l'exploit estero di STELLECADENTI
Mi accodo, c'è davvero di che esser grati al Rag. Filini. Tutta la combriccola - tre eroiche ragazze comprese - se l'è cavata. Tollerate le scorregge della compagna di viaggio di Dante, e la diarrea/emorroidi della mia (LEGGASI : la 300 TD turbodiesel che sfumacchiava e la mia che perdeva olio presumibilmante da qualche paraolio difettoso dalle parti della coppa o del radiatore olio : 2 litri in 1500 km i biberon che si è ciucciata). A parte questo dettaglio, Gio ha a lungo guidato la SLC, ricavandone sensazioni DINAMICHE davvero entusiastiche sullo stato meccanico del mezzo, in ogni senso, e rincuorandomi molto. Io gongolavo per il gran caldo, che non mi infastidisce, anzi mi piace; il presidente, con scuse diplomaticissime, s'è trasferito su più fresco carriaggio, all'altezza di Schonbuch, all'andata, resistendo invece stoicamente per tutto il ritorno, coda al Gottardo compresa ...
Per i predetti problemi, Dante ed io, appena piazzate (come da invito di autoritari personaggi dal camice bianco, che sembravano usciti da un romanzo di Aldous Huxley o da un remake di METROPOLIS di Fritz Lang, la scenografia era perfetta peraltro) le auto in bella mostra nel piazzale megagalattico antistante l'ingresso del Museo, SIAMO STATI CACCIATI come Adamo ed Eva dall'EDEN perchè le nostre amiche non riuscivano a trattenere qualche goccina di pipì. Oddìo, due mattonelle (su circa un milione) di cemento della pavimentazione della piazza si erano macchiate d'olio ! Ignominia ed esilio (in attiguo posteggio, all'ombra
). Detto questo, e tralasciandovi il lubricoso gongolante Filini alla guida (sì, eppur si muoveva... ciuff ciuff scramble ciuff ciuff) della replica del triciclo Benz 1886 (il tutto sarà immortalato nella galleria foto ... il segretario ne ha fatte + di un giga), davvero tutto bellissimo nel complesso. Il Museo, non mancando di pezzi d'assoluto interesse come il trattore agricolo MB, PER LA GIOIA DI LUCA FRANCESCO (SI VEDA IL POST "MB PER CIELO, PER TERRA E PER MARE"), peccava della mancanza di alcune pietre miliari : a parte quella da Rally, NON VI ERA NEMMENO UNA SLC (
!), nè w111 cabrio o coupè (?) per esempio ! Altre auto, per altri versi, non erano certo le migliori che potessero reperire. Certo, la Mercedes Simplex, la 540k Spezial Roadster, la SLR del '52 con la livrea messicana non potevano mancare... Tutto questo era imputabile, secondo me, alla necessità di "raccontare una storia" con un preciso fil rouge socio-culturale, che ha suscitato - ovviamente - grossi appetiti intellettuali nel segretario, che ha letto avidamente tutti i pannelli, compreso quello dedicato all'inventore dell ARBRE MAGIQUE (non sto scherzando : c'è
, con una collezione di alberelli d'epoca). Una 500sl r107 era nella sezione "Mercedes-Benz Center" (non nel museo, ma adiacente) dedicata a tutta la produzione corrente, con una mostra temporanea in tema mondiali di calcio : a ciascun mondiale dove la Germania fosse stata protagonista, era affiancata una MB di prestigio. 1954 (Svizzera, Germania vincente) --> 220 cabriolet A ; 1974 (GERMANIA OSPITE e VINCENTE) ---> 500sl r107 ; 199O (ITALIA, Germania vincente) ---> SL R129 . Peccato che la r107 FOSSE dell'89... ma la gente cosa volete che capisca !!! Accanto, 3 calciobalilla con la ricostruzione delle azioni dei gol (si poteva provare a rifarle !). Uno di noi, naturalmente, s'è fregato la pallina, marchiata con la stella. Non vi dico chi, vi dico solo che s'erano preparati lo spazio da dedicare alla finale 2006... quindi se lo sono meritato.
Comunque una esposizione impeccabile e studiatissima dal punto di vista museografico, architettonico e storico. Il sottoscritto ha pure provato - unico del gruppo - il simulatore di guida (con tutte le dinamiche mozzafiato che ne conseguono) delle MB da corsa : dalle "frecce d'argento" alla SLR della Mille Miglia 1955, dalla SLC da Rally sulle strade (strade?) della Costa d'AVORIO ai mostri del DTM.. PER ARRIVARE alle attuali MB di Formula 1: entrati in un guscio, su uno schermo che copriva totalmente il campo visivo apparivano le strade, e poi si veniva virtualmente proiettati ai posti di guida dei vari mostri, il percorso era obbligato. Incredibili le sensazioni nella schiena: gli sterrati delle corse anni'30, le dinamiche paurose della guida in notturna alla Mille Miglia, i salti della SLC di Waldegaard, le accelerazioni delle MB da corsa alla 24 ore di Les Mans, i "G" che si subiscono, anche lateralmente, sulle formula 1... per non parlare di quando passi sui cordoli... mentre ti vedi passare - a quelle velocità - tutto il circuito di Montecarlo ! Anche i suoni, che riproducevano esattamente le percezioni dei piloti di "quei" motori (straordinario il rombo della slc 5.0 da rally), erano all'altezza.
Interessante, e sorprendentemente "calda" (grazie a buoni e servili uffici di Filini e - pare - a massoniche telefonate di "referenza" intercorse tra il PadreternGranDirNaturale del Classic Center e un GranLupMannarLicioGellDucaContGrand'UffCav del Registro che ci ha generosamente sponsorizzato ... torno a dire : non sto scherzando) l'accoglienza nella Clinica di Fellbach (appena dietro la NeuroDeliri e il reparto Cardiopatici... Eh sì, Andrea : per certi versi, più giustificabile lì l'infarto, rispetto che al museo): visitato, con doviziosa spiegazione, anche uno dei "caveau" dove vengono custoditi mezzucci accatastati quà e là, tipo la SLR Uhlenhaut coupè 8cil. in linea da 300 kmh, w196 a go-go piuttosto che pezzi unici come la Ali di Gabbiano sperimentale con cambio transaxle o la Adenauer Pulmann Limousine blindata e rialzata del ministro delle finanze della Germania dell'epoca + svariate particolarissime auto appartenute a monarchi o dittatori assortiti (altre invece - in officina - spedite da monarchi e/o dittatori attuali per farsele riparare...), un'altra SLC di Waldegaard e soci ... e quel famoso taxi di Salonicco...
Di quisquilie come w111 coupè e cabriolet come nuovi non è nemmeno il caso di parlare...
La visita all'officina, poi, dove il segretario ha fotografato uno ad uno anche i quadri con le chiavi inglesi e gli strumenti chirurgici vari, un motore di 770 "grosser mercedes" smontato fino all'ultima vite e catalogato pezzo per pezzo... Sui ponti (alcuni enormi... ragazzi, per tirare su una 770 ...) di tutto, compresa una 600 pullmann landaulet (Gio ci ha girato intorno un'oretta) ed un'altra, SWB, completamente smontata (su cui - orrore - vi era un sofisticato impianto DVD), vari pezzi anni 30 in restauro, e un motore in totale ricostruzione - dai disegni originali salvati in archivio e lì appesi in bella mostra - di una belva anni 30 blindata enorme (oltre 7 tonnellate, vetri spessi un palmo, lamiere da 8 millimetri minimo). Il differenziale era + grosso di una damigiana da 54 litri... Origine ? Il garage di Saddam !
Poi le auto in vendita, le foto di rito, il direttore mammasantissima - davvero cordiale - che s'è fatto immortalare con addosso la nostra magliettà, testè regalatagli.
All'uscita dal museo, invece, uno degli addetti alle Pubbliche Relazioni è venuto a chiedermi le mie impressioni: gli rispondo facendogli presenti - al di là di una grande soddisfazione - le osservazioni e le pecche di cui sopra. Nel frattempo, per tutta la durata della vista, le nostre auto in bella mostra - monumento non statico all'utilizzabilità e affidabilità di parte di ciò che c'era (fermo) dentro - erano state continuamente "gironzolate" dai visitatori che entravano, con evidente interesse. L'addetto alle pubbliche relazioni se ne era compiaciuto e mi ha invitato a scrivere in un email le mie eventuali criticità.
Simpatico lo Shop, ricchissimo di merchandising vario, abbastanza di modellini e libri celebrativi; deludente la sezione documentazione (purtroppo eravamo arrivati troppo tardi il giorno prima per trovare aperto le casse dello shop del Classic Center... anche se qualcuno - ahem
- è riuscito ad ovviare).
CARINA LA SERATA DI IERI NEL CENTRO STORICO DI TUBINGA... E PER NON SMENTIRCI ... siamo andati a cena in un ristorante italiano.
Lambendo Zurigo oggi (per un tratto si deve uscire di autostrada) Bayerische m'ha fatto cenno di accostare, usciva da sotto il mio anteriore un po' di fumo (rivelatosi poi qualche goccia d'olio che si depositava caldo su qualche superficie rovente dell'impianto di scarico). Al primo posto utile, accosto : un parcheggio condominiale VUOTO (di un modesto condominio di periferia). SI SENTE UN PO' DI PUZZA D'OLIO BRUCIATO, MA CI RASSICURIAMO DI COSA FOSSE e rabbocchiamo un kg (era poco sopra il minimo). Tempo 15 secondi esce la svizzerotta-bionda-trentenne-standard che dicendoci qualcosa di ostrogotico ci fa' cenno di sloggiare. Io le dico, tirando fuori la testa dal mio motore, "eine momente, bitte", e quella ripete il concetto a Dante, che risponde "un minuten". Quella continua e il Tagliabue si trattiene a stento dal mandarla "a fanculen". Dico io, se di fronte allo spiazzo - FOSSE, COME ERA, l'unico punto in cui si poteva accostare - di casa mia, accosta un'auto IN UN GIORNO DI CALDO SOFFOCANTE, seguita da due di amici, senza intralciare minimamente i condomini, cofano aperto per vedere se c'è qualcosa di grave che non va, IO (e molti italiani, credo) SCENDO E CHIEDO SE HAN BISOGNO di FAR UNA TELEFONATA, DI BERE UNA COSA FRESCA ecc...
Ritengo invece che la vacca locale rappresentasse - appunto - lo standard medio delle vacche locali.
Decisamente meglio il tedesco medio che lo svizzero, è la mia impressione. Anche per la cena di Venerdì sera siamo stati accolti con molta simpatia in una birreria/ristorante del paesello ove pernottavamo.
LA FLOTTA INVITTA (in ordine di anzianità)
280 SE W108 di Andrea (da Roma) : 2 menzioni speciali
- la + antica
- quella che veniva da + lontano
450 slc mia
280s w116 di Giovanni "Bayerische"
due w123 T di Dante (300 td) e Lorenz (200) e la 500 sl r107 di Filini
500 SEC del Pianaz
Ospiti appiedati accosciati da sinistra : il Presidente, Frovalta, Gibondio
[Modificato da sportlightcoupe 18/07/2006 1.04]