Alla fortezza di Harren il Nero

Robert si presentò all'ingresso della fortezza di Harrenhal.
Si sentì piccolo davanti a quella immensità e non capitava spesso al Lord della Tempesta di sentirsi piccolo.
I segni della furia dei draghi erano ben visibili anche dopo tutti i decenni trascorsi. Una folata di vento proveniente dal lago attraverso il maniero che parve gemere.
"La voce dello spettro di Harrenall" pensò Robert tra sè e sputò per terra in segno di scongiuro.
"Chi e là?" domandò un soldato che montava la guardia all'ingresso.
"Sono Robert di Casata Baratheon, vorrei incontrare Lord Tully se fosse possibile"
Robert desiderava incontrare il suo Ospite così prima di girovagare tra il caos dei campi in allestimento delle varie casate, al suo arrivo si era diretto qui pensando che il Lord del Tridente avesse insediato i propri appartamenti all'interno del castello.

Lord Hoster stava scendendo le scale che dai suoi alloggi nella Torre della Vedova conducevano al cortile delle vicine stalle. Era stanco di controllare registri, vagliare progetti e leggere resoconti dei magazzinieri: ora voleva proprio uscire a prendere un po' d'aria e fare una bella cavalcata.

Insieme a lui anche suo fratello Brynden e la figlia Catelyn; Lysa aveva addotto una indisposizione, ma lui sapeva che in realtà lei preferiva rimanere negli agi delle sue stanze invece di mischiarsi nella caotica attività che pervadeva Harrenhal e le campagne circostanti, dove ormai si erano accampate tutte le famiglie dei Sette Regni.

Arrivati nel cortile, trovarono ad attenderlo Lord Whent e il mastro delle stalle che, con i vari scudieri al seguito, avevano già fatto preparare e condotto le cavalcature per tutti.

Lord Hoster, il fisico ancora asciutto fasciato in una leggera corazza di cuoio, salì abbastanza agilmente sul suo cavallo, bordato con i colori blu e rosso dei Tully.
Al paggio che gli porgeva l'elmo fece un breve segno di diniego, mentre si sporse quando questi gli allungò spada e lancia.
Quando tutti si furono equipaggiati, la comitiva si avviò al passo verso il portone principale della città.

Erano quasi giunti quando si trovarono di fronte un soldato piuttosto trafelato che si dirigeva nella loro direzione. Affiancatosi al castellano di Harrenhal riferì il suo messaggio, e questi bisbigliò qualcosa nell'orecchio di Lord Whent, che assentì col capo.

"Mio signore, il mio uomo mi comunica che ser Ryger ha ricevuto da un messo Arryn l'invito per Voi a visitare l'accampamento della Valle.

"Molto gentile da parte di Lord Arryn, per non perdere troppo tempo mi recherò direttamente da lui senza troppi preamboli" - Lord Hoster diede di sprone e si pose alla testa della comitiva.

Quando ebbe attraversato il portone di ingresso alla città notò poco distante una figura conosciuta e si avvicinò:

Mio carissimo Lord Robert, ci chiedevamo quando vi avremmo finalmente visto.
Siete, per ovvie ragioni, uno dei favoriti del torneo e, volendo partecipare io stesso, mi avrebbe fatto piacere scambiare con Voi due parole sui rispettivi avversari. Magari potreste dare qualche consiglio ad un vecchio cavaliere un po' arrugginito.
Ho però appena saputo che Lord Arryn vorrebbe incontrarmi per cui, visto che ero diretto verso l'Occhio degli Dei, magari per una veloce battuta di caccia, quale migliore occasione per unirVi a noi e convincere lo stesso Jon a partecipare? Sono sicuro che non si negherà ad uno dei suoi pupilli.
Fatemi dunque strada verso il campo Arryn, sono sicuro che sappiate dove si trova

A Robert parve incredibile, quella che sarebbe potuta essere una noiosa mattinata passata a parlare di politica e di quale fosse il miglio modo di governare le proprie terre o di rendere più efficiente la coltivazione del grano così da aumentare gli introiti di casata, si era trasformata in un interessante battuta di caccia.

"Sarà un piacere accompagnarvi questa mattina Lord Tully. Il campo dei cavalieri della valle è poco distante, come son certo saprete, vi faccio strada. Prima però avrei una cortesia da chiedervi, si da il caso che io sia giunto qui al Torneo con il necessario per andare a caccia, L'occhio è un rinomato territorio dove praticare l'arte venatoria, e non posso negarvi che tra le discussioni di questa mattina sarebbe stata mia premura chiedervi la possibilità di cacciare in quelle terre durante la mia permanenza qui.
A tal proposito se poteste mandare un messo al mio accampamento per chiedere che mi venga fatto pervenire il necessario al campo di Jon Arryn ve ne sarei grato. Credo sarete piacevolmente impressionato dalla mai Tess."
Uno ragazzo delle stalle giunse in quel momento con il cavallo di Robert. la sua cavalcatura stonava con il purosangue del Lord del Tridente, ma Robert ne era certo lo avrebbe portato ovunque desiderasse.
"Allora Lord Tully" continuò appena salito a cavallo, "la sorte ha voluto che la mia strada e quella di vostro fratello si incrociasse spesso durante il torneo, non è vero "pesce nero"?"

Hoster sapeva bene che una delle passioni preferite da Robert, e da molti altri grandi lord o anche semplici ser, era proprio la caccia per cui era sicuro di quella proposta.
Quello che invece distingueva il signore di Capo Tempesta da molti altri era che, oltre a cinghiali e selvaggina varia, Robert non disegnava la caccia alle figlie delle nobili famiglie, e neppure di quelle meno nobili a dire il vero.
Con un sorriso appena accennato, voltò lo sguardo verso Catelyn che non sembrava minimamente interessata al baldanzoso ragazzo che aveva di fronte.
Hoster ne fu rincuorato perché temeva che la donna che fosse andata in sposa a Robert non avrebbe avuto un matrimonio tranquillo, a maggior ragione se possedeva un carattere forte come quello di sua figlia.
Al torneo sia lei che Lysa avrebbero fatto molte conoscenze e forse ricevuto perfino qualche proposta, ma Hoster avrebbe fatto in modo che trovassero un pretendente che fosse almeno di loro gradimento.
Prima o poi avrebbe dovuto affrontare l'argomento, ma per ora era preso da altri impegni.

"Lord Robert, fateci pure strada intanto verso le tende Arryn, poi saremo lieti di unirci a Voi, e magari allo stesso Jon, per una veloce battuta nei boschi sulle sponde dell'Occhio degli Dei.
Ma prima che il mio pensieroso fratello risponda alla vostra domanda, toglietemi una curiosità. Che tipo di cavaliere è il vostro Richard Horpe? Lo dovrò affrontare presto, ma non conosco bene la sua famiglia né tanto meno il suo modo di combattere.
In fondo credo che lui sia ampiamente favorito nella tenzone e qualche suggerimento da parte Vostra potrebbe riequilibrare un po' la sfida

"E' un giovane che si è fatto un nome nelle terre della tempesta mentre io ero lontano per essere educato nella Valle. Mio Fratello Stannis lo considera un buon guerriero, ma questo è in dubbio, infatti ha servito quale scudiero proprio di Ser Oswell Whent durante la lunga battaglia contro i fuorilegge di Bosco del Re, ritornando a casa con il titolo di cavaliere e reclamando le terre della sua famiglia.
Credo Lord Tully se mi permettete di essere sincero che il vostro sara uno scontro tra esperienza e vitalità. Voi non credo possiate competere con l'energia di Ser Horpe, mentre allo stesso tempo lui non può competere con la vostra esperienza e la vostra maestria.
Quel ragazzo si è fatto sul campo di battaglia non su quello da torneo e come sapete le due cose sono ben diverse."
Il racconto di Robert coprì la distanza che intercorreva tra il castello e l'accampamento degli Arryn.
Robert si schermo gli occhi dal sole con la mano destra.
" inoltre mi sono dimenticato di dirvi che Richard ama la caccia, infatti se non mi sbaglio quello che tiene al guinzaglio Tess deve essere proprio lui."
Così dicendo indicò l'uomo che li attendeva all' ingresso del campo della Valle.
Il ragazzo era seduto su di una cassa che stava coccolando un cane dal pelo fulvo, appena vide il gruppo di cavalieri arrivare si mise rapidamente in piedi.
"Sarà ben difficile riuscire a prendere qualcosa quest'oggi. visto quanti siamo le bestie ci sentiranno arrivare un miglio di distanza."

Ser Richard chinò il capo in cenno di saluto e sorrise "è proprio in questi boschi che ho imparato a cacciare quando ero un paggio al servizio di Lord Whent, la caccia è un passeggiata... che può finire con del sangue, queste terre sono splendide Lord Robert e in ogni caso ci farà bene cavalcare un po prima del Torneo"

Lord Hoster era un uomo nel peno del vigore, forte e nodoso come una quercia , lo stesso Lord Whent ne aveva sempre parlato come un lottatore nato << non sarà uno scontro facile >>.
Non aveva mai partecipato ad un torneo al contrario del suo avversario anche se Horpe era un ottimo cavallerizzo , cosa fondamentale nella giostra, ma con la lancia non era mai stato particolarmente abile.

Ser Richard montò a cavallo lasciando Tess ai serventi , il suo guardo non potè non posarsi su Catelyn Tully mentre Robert dava istruzioni alla servitù per la caccia.
Occhi azzurri come il cielo e capelli color del rame scuro , erano raccolti e tenuti insieme da un fermaglio d'argento a forma di trota,
"" non ho il piacere di conoscervi mia signora, sono ser Richard Horpe, ci accompagnerete per la caccia?""

Lord Hoster osservò attentamente il giovane che si era appena alzato per salutarli.

Avete sicuramente ragione, Lord Robert, quello che mi manca in prestanza e forza fisica cercherò di compensarlo con la maggiore esperienza, ma sarà difficile per me avere la meglio su di lui. Spero che i trucchi di un vecchio cavaliere possano bastare ad evitagli una brutta figura.

Hoster voltò il suo cavallo verso i suoi uomini:

Bando alle chiacchiere, la giornata si sta facendo sempre più corta e non vorrei far perdere a Lord Robert e a ser Richard la possibilità di catturare qualche preda, sempre che appunto non siano scappate tutte di fronte a tanta confusione.
Lord Robert, siate così gentile da mandare qualcuno ad avvisare Lord Arryn ed invitarlo a raggiungerci appena può. Se non riuscisse a farlo, lo incontreremo in un altro momento.

"Son certo che lord Arryn non rifiuterà l'invito ad una caccia, sopratutto dal signore del Tridente"
così dicendo scese da cavallo e ordinò al ragazzo che gli stava consegnando Tess.
"Va ad avvertire Lord Arryn del invito mio e di Lord Tully ad una caccia e digli che lo aspettiamo entro una mezz'ora al limitare del bosco."
Le sue parole si persero un po' nelle gioiose feste che la cagna gli stava facendo, mentre Robert la grattava con forza alla base del collo.
Il ragazzo però probabilmente aveva sentito perché partì immediatamente verso la tenda del Falcone.

Erano da poco giunti al limitare del bosco quando da nord apparve la figura a cavallo di Jon Arryn scortata da un altro uomo.
"Ecco il protettore della Valle, state attento a lui Lord Hoster, anche se si sminuirà di certo, invero è un ottimo cacciatore."

L'invito alla battuta di caccia era arrivato inaspettato a Jon, che stava scrivendo in quel momento una lettera a Maestro Colemon per riferirgli come stavano procedendo i colloqui con gli altri Lord del Regno. Pur essendo ormai un uomo saggio, il vecchio Lord della Valle gradiva sempre un consiglio dal suo Maestro, anche via missiva.
Lasciò la lettera a metà sul suo scrittoio, indossò velocemente il corpetto di cuoio e saltò in groppa al suo cavallo. Un po' goffamente a dire il vero, ma ci era abituato.
Diede infine ordine alla servitù di portare le armi da caccia e una piccola muta di cani.

Arrivato al limitare della foresta, salutò con gioia tutti i presenti.
"Lord Hoster, che bello rivedervi! Vedo che avete deciso di sorprendermi e di invitarmi ad una battuta di caccia, invece di restare rinchiusi nelle quattro tende del nostro accampamento! Ne sono assolutamente lieto." Fece un cenno con la testa verso l'amico del Tridente.
"E Robert, ci vediamo ancora una volta!" Era chiaro che l'avrebbe abbracciato se avesse potuto, ma non voleva scendere da cavallo per non dover affrontare la risalita. "In questi giorni ci vediamo spesso quasi quanto quando eri al Nido, il che mi riempie di felicità."
Poi si rivolse agli altri astanti: "Ser Brynden, vi vedo in forze come sempre! Ma quanta gioventù tra noi. Siete Ser... Horpe, giusto? Mi sembra di riconoscervi dalle fugaci descrizioni che ho letto sul vostro conto." Poi posò gli occhi sulla dolce fanciulla che li accompagnava alla caccia. "Voi invece non avete bisogno di alcuna presentazione, Lady Catelyn. Avessi qualche anno in meno, i miei commenti sulla vostra grazia sarebbero difficili da contenere. Vedo che siete cresciuta in bellezza ed educazione come poche ragazze sanno fare."
Mentre i cani scodinzolavano attorno a Tess, contenti di essere all'aria aperta, proseguì sfregandosi le mani: "Direi che è ora di avviarci, i cinghiali di certo non aspettano i nostri sorrisi. Chissà se l'esperienza fatta alle pendici delle Montagne della Luna saprà colmare la mia poca agilità!" E rise, pregustando la battuta di caccia.

Mio carissimo Jon, ero stanco di stare seduto ad una scrivania a controllare i conti e gli elenchi delle provviste, e volevo fare un po' di movimento. Quale occasione migliore di una veloce battuta di caccia per ritrovare vecchi amici e magari conoscere qualcosa di più sui probabili avversari nel torneo.

Hoster mise al trotto il suo cavallo, seguendo il suo mastro dei canili che faticava a trattenere la muta di cani, già sulle tracce di qualche preda.

Ma vedo che i nostri cani sono ancora più impazienti - disse rivolgendosi a Robert, dato che anche la sua Tess sembrava molto su di giri - Le foreste intorno ad Harrenhal sono piene di cinghiali ed altra selvaggina dal momento che Lord Whent ha dovuto abbandonare molte delle coltivazioni. Sono quindi sicuro che, per quanto improvvisata, la nostra sarà un'ottima caccia. Presto Paul, libera pure i cani.

A quell'ordine, lo scudiero di Hoster fece sciogliere i cani, che immediatamente si gettarono nel folto della boscaglia in cerca di preda.

Andiamo amici miei, ci sarà da divertirsi oggi.

Il gruppo si addentrò nel sottobosco.
Tess che stava da parte rispetto alla muta degli altri cani, si infilò in un folto gruppo di rovi che dava sul greto di un piccolo ruscello.
"Clap Clap Clap" Un beccaccino sbucò dai cespugli attraversando in diagonale il sentiero davanti ai cavalli.
Il tipico rumore del battito di ali giunse all'orecchio attento di Robert che però non interruppe il suo discorso. prede ben più interessanti interessavano il cavaliere.
"Allora miei lord, come dicevamo sembra che il torneo abbia messo la casata della trota contro quella del cervo...non voglia che questo sia un segno di cattivo auspicio."
Un colpo di balestra colpì in pieno il volatile che cadde a terrà morto.
Tess corse in contro alla preda e una volta recuperata la portò a Robert.
"Brava piccola" Robert buttò 'l'uccello ad un servo e diede una piccolo pezzo di pane raffermo al cane " va ora, e portami qualcosa di più grosso ah ah ah"

Il fervore della caccia porto i presenti sulle sponde dell'occhio degli dei e la, avvolta dalle nebbie, si stagliava l'isola dei Volti!

"Ha! Trota contro cervo insomma... Sarà di certo uno scontro coi fiocchi, tra Brynden e Robert avete combattenti molto abili da entrambe le parti!" disse agli altri guardandosi intorno in cerca di qualche preda.
"Guardate qui, signori! Orme di cinghiale... Forse a breve troveremo ciò che cerchi, Robert." Il gruppo iniziò a seguire le orme trovate da Jon, ma per un po' della bestia nessuna traccia.
"Comunque il mio intuito mi dice che Hoster sarà fortunato! Magari sia trota che falco riusciranno a passare il primo turno, già questa sarebbe una grande vittoria!" disse strizzando un occhio ad Hoster.
Di colpo, i cani iniziarono a sbraitare. Forse il cinghiale era vicino.

Improvvisamente la boscaglia si aprì, ed ecco comparire l'isola dei Volti. Forse la preda si stava abbeverando.

Ser Richard Horpe scrutò nella bianca foschia, di rado si riusciva a vedere distintamente l'isola, perennemente ammantata dal silenzio.

Parlando a bassa voce , Horpe si accostò a Catelyn Tully

""
Conoscete la storia?
Nel corso della guerra contro i Primi Uomini, i Figli della Foresta si servirono del Martello delle Acque, un oggetto presente sull'isola, per disintegrare il Braccio di Dorne.
Al termine dell'Età dell'Alba, dopo secoli di conflitti, i Primi Uomini e i Figli della Foresta conclusero sull'isola il cosiddetto Patto, un armistizio che pose fine alla guerra. In occasione di tale evento, viene intagliato un volto nella corteccia di ogni albero-diga, cosicché gli Antichi Dei possano assistere al suggello del patto e conferirvi sacralità.

In seguito al Patto, venne costituito l'ordine degli Uomini Verdi, che ha il compito di difendere gli ultimi alberi-diga presenti nel Sud. Nemmeno gli Andali riuscirono ad assoggettare gli Uomini Verdi e, per questo motivo, alcuni maestri ipotizzano che alcuni Figli della Foresta siano sopravvissuti all'invasione rifugiandosi sull'isola, e che ancora li vivano.

Si racconta che, durante la Danza dei Draghi, Ser Addam Velaryon atterrò sull'Isola dei Volti in groppa al drago Mare Infuocato e che, una volta sul posto, chiese il consiglio degli Uomini Verdi. ""


Horpe sorrise osservando affascinato l'Occhio degli Dei.

Una leggera brezza si sollevò e la nebbia che circondava l'isola scomparve.

Per un momento Robert smise di parlare e di prestare attenzione ai rumori del sottobosco.
Quale spettacolo magnifico aveva davanti a sé. I suoi antenati nelle Terre della Tempesta avevano combattuto per intere generazioni contro i figli della foresta strappando palmo a palmo i territori alle foreste lussureggianti per trasformarli in capi da coltivare.
Solo l'avvento degli Andali aveva fatto si che per far fronte ad un implacabile nemico comune le due popolazioni firmassero un patto proprio su quell'isola, ma ormai era troppo tardi, la fine dei figli della foresta era stata scritta ed essi scomparvero dai Sette Regni.
"Miei Lord, è possibile interrompere la caccia per recarci sull'isola? In cuor mio sento il forte desiderio di osservare da vicino quei volti."
persino alle sue orecchi quelle parole suonavano strane. Interrompere una caccia? Non credeva alle proprie orecchie.

"" da che io ricordo , c'è un villaggio a circa un miglio da qui sulle rive del lago , credo non sarà un problema trovare un'imbarcazione, ma non so se gli abitanti saranno disposti a guidarci""

"Non credo di perdermi Richard ah ah ah!!" commentò Robert, " e poi questo lago, con tutti i rispetti non mi pare impegnativo come le nostre acque. Mi basta una piccola barca, se lor signori me lo permettono vorrei lasciarvi qualche ora, così anche da darvi un piccolo vantaggio nella caccia, al mio ritorno benedetto dagli antichi Dei son certo riuscirò ad impalare la più grossa bestia dell'intero bosco, sia un cervo, un cinghiale o un lupo."
Così dicendo attese licenza da parte di Lord Hoster il Lord Protettore di quelle terre.
Robert si rendeva conto che era una scortesia abbandonare l'incontro proprio quando era stato lui a chiederlo, ma sentiva un richiamo ancestrale per quel luogo e lui solitamente faceva affidamento sul proprio istinto.

Horpe guardò Robert stupito ma con intesa, "" permettimi di accompagnarti, ho sempre desiderato esplorare l'isola dei Volti.... infine potrebbe essere pericoloso mio Lord , gli Uomini Verdi sono un'incognita ...... certe leggende del popolino parlano persino di cannibalismo""

Ser Richard aveva la sua spada al fianco e lo scudo appesi alla sella oltre ad una corta lancia da cinghiale, era però privo di elmo << un buon giorno per beccarmi una freccia in un occhio>>

Eppure forse non avrebbe mai più avuto occasione di mettere piede su quella terra sconosciuta che tanto aveva solleticato la sua curiosità, nei suoi anni come paggio e poi scudiero ad Harrnehal.

Ebbene si, Horpe era pessimista per natura , anche le sue speranze di poter bucare l'armatura di cortesia di cui si era vestita lady Catelyn andavano scemando er quel giorno, essa aveva occasionalmente sorriso e risposto alle sue battute, ma la ragazza manteneva la massima formalità, com'era il motto dei Tully ? << Famiglia, Dovere e Onore>>

Era una caccia un po' strana quella.
Sulle sponde dell'Occhio degli Dei il tempo si era improvvisamente incupito e una fitta nebbia si alzò sulle acque del lago, scure come la notte, salvo poi diradarsi alla prima brezza, rivelando in lontananza l'Isola dei Volti.
Hoster inconsciamente provò una certa inquietudine, ma scacciò subito quei pensieri dalla sua testa, visto che non si addicevano al suo carattere.

Nonostante Robert avesse già messo da parte qualche preda, ora aveva deciso, in maniera insolita, di sospendere la battuta per visitare l'isola.

Ser Lord Robert ha desiderio di attraversare il lago per recarsi sull'Isola dei Volti, non vedo perchè dovrei oppormi.

Mentre parlava diede di sprone al suo cavallo e si avviò verso Est, immediatamente seguito dai suoi uomini:

In quella direzione c'è un piccolo insediamento di pescatori e non credo ci siano difficoltà a trovare una imbarcazione. Ma credo che vi accompagnerò io stesso fino sull'isola. Sono diversi anni che non ci vado e lo spettacolo degli alberi diga è sempre impressionante.
Sono sicuro che con il mio permesso, nessuno ci negherà un trasbordo, anche se devo dire che la gente di qui è molto superstiziosa a riguardo. Anche se magari non incontreremo uomini verdi ,ma suppongo che anche laggiù si possa comunque trovare qualcosa da cacciare.

Sentendo che sia Robert che Hoster volevano visitare l'isola, Jon pensò di unirsi a loro. In fin dei conti era partito per quella battuta di caccia più che altro per la compagnia, non di certo per avere qualche lepre in più per l'accampamento.

"Miei signori, sarà un piacere per me unirvi a voi in questa visita dell'Isola. Ho già avuto la fortuna di visitarla, ma mai in vostra compagnia. Sono soprattutto curioso di vedere la reazione di Robert davanti allo spettacolo che si troverà di fronte."
Le rughe sul suo viso si incresparono in un sorriso, e li seguì.

Mentre l'imbarcazione procedeva sulle acque del lago l'unico suono che si sentiva era il salmodiare del barcaiolo che tra una sequela di scongiuri e una di benedizioni, non aveva praticamente mai alzato lo sguardo dal fondo della barca.
Quando la prua raggiunse la nave Robert fu il primo a saltare sulla terra ferma e a calcare il suolo sacro dell' Isola dei Volti.
Sembrava di essere giunti in un altro regno, l'aria, il rumore, il colore del cielo e delle piante sembrava diverso, mutato, tutto sembrava allo stesso tempo immensamente antico ed estremamente vivo.
Mentre anche gli altri sbarcarono Robert avanzò con passo deciso in cerca di uno di quegli alberi leggendari. La sua ricerca non fu molto lunga, un enorme albero bianco si stagliava davanti a lui, le foglie rosse color del sangue, un folto scolpito nel tronco, dagli occhi colavano due lucenti lacrime di linfa.
Il Lord di Capo Tempesta come rapito fissò il proprio sguardo in quello dell'antico volto dell'albero.

"Guarda quel bestione!"
"Zitto!"
"Ghghgh è grosso!"
"Ho detto zitto!"
"Poi ci sono due vecchi e un giovane... anche quello è messo benino... ma è davvero Giovane!".
"Zitto diamine!".

Vedendo che il gruppetto era sbarcato e non vi era anima viva oltre a loro quattro si prese coraggio. Non farti vedere mai, era la regola che gli avevano insegnato. E aveva funzionato... per 987 anni.

Il figlio della foresta si fece avanti, arrivando di lato ai quattro uomini, senza essere visto.

"Robert Baratheon di casa delle tempeste, Hoster Tully di crocevia delle correnti, Jon Arryn della valle degli Andali e tu giovane Horpe, dalle preghiere facili e il cuore nobile. Io sono Foglia, veglio su questo Tempio prima che venissero al mondo i padri dei vostri padri. Ho visto il mio popolo soccombere, i Primi uomini soccombere, i draghi soccombere... e ora i miei fratelli mi han fatto vedere che tutto soccomberà se non ci aiutate. Siamo rimasti pochi e deboli. Aiutateci o moriremo tutti. Il muro di ghiaccio ha bisogno di voi, la magia è forte, ma il nemico di più... giorno dopo giorno..." e inchinandosi arretrò velocemente fino a scomparire. I quattro uomini si misero alla ricerca di quella creatura ma non trovarono nulla, neanche le impronte nel terreno fangoso.

<< Che sia stato un sogno ? >> ,non c'era alcuna traccia di quella creatura, era scomparsa, evaporata come le nebbie dell'Isola.

Eppure Horpe e gli altri sapevano che era stato tutto reale , come il pallido sole che li osservava sornione dall'alto e gli sguardi tristi degli Alberi Diga.


Non c'erano dubbi , un Figlio della Foresta, storia di un tempo così remoto da essere diventata prima leggenda e poi mito.


I quatto si ritrovarono dopo le loro ricerche in riva al lago presso la barca, i loro sguardi si incontravano con quasi imbarazzo, fu Richard alla fine ad rompere per primo il silenzio "" e adesso? Le sue parole.... intendeva la Barriera per certo"".

"Avete visto ciò che ho visto io? Ma soprattutto avete sentito ciò che ho sentito io?" chiese Robert rivolgendosi agli altri Lord presenti. "Ora si spiega quella voce che sentivo nella testa e nel cuore che mi spingeva calcare il suolo sacro di quest'isola.
Questo non può essere che un presagio di una sventura imminente. Grandi mutamenti che dovremmo cercare di impedire sentendo ciò che ci ha sussurrato Foglia nel vento. Un pericolo futuro che viene da Nord. Voi osa ne pensate miei signori?"

"Ho visto quell'essere quanto voi e sono pronto a giurarlo sulla mia testa canuta. Questo è poco ma sicuro."
Jon era sconvolto da quella visione, mai nella sua lunga vita aveva visto qualcosa di simile.
"O siamo pazzi tutti e quattro oppure le leggende erano vere. Dobbiamo scoprire cosa intendeva."
Forse ne ne avessero parlato ad altri sarebbero stati giudicati dei pazzi. Forse, se non l'avessero fatto, solo sarebbero stati per davvero.

"I figli della foresta esistono davvero, allora forse dovremmo temere il ritorno dei draghi e anche gli estranei, i giganti e tutti quelle creature che sino ad ora erano state bollate come leggenda potrebbero essere vere."
Un altro pensiero attraversò la mente di Robert.
"Come stramaledizione faceva quella canzone?" l'aveva cantata mille volte giocando al Il principe delle libellule per conquistare la ragaza di turno nella sua gioventù nella valle. "...Su nelle sale dei re scomparsi, Jenny danzava con i suoi fantasmi..." ecco Jenny di Vecchie pietre, lei era l'ultima degli uomini verdi a memoria d'uomo o così lei diceva."
Robert aveva sempre pensato che fosse una leggenda ma a questo punto le leggende camminavano tra loro.
Una volta diretto ad Ashemark aveva attraversato Cuore Alto, e gli pareva di ricordare, ascoltando le storie dei cacciatori e degli avventori della locanda, che raccontassero di un fantasma bianco che viveva tra i boschi e che poteva essere evocato solo cantando la "canzone di Jenny", c'era chi sosteneva che fosse Jenni stessa, chi la sua amica nanna e chi addirittura la La Regina Verde è una strega dei boschi che contrastò il suo antenato Re Durwald I Durrandon."

Robert non sapeva come la sua mente fosse riuscita a collegare tutte queste cose, ne dove volesse condurlo. Il torneo era ormai alle porte, ma ora sembrava non contare più nulla, la sua mente era un turbinio di pensieri, il suo cuore una burrasca di emozioni.

"Bisogna ritrovare Foglia e chiedere spiegazioni. Non credo che cercarla nella foresta porterà a qualcosa. Abbiamo bisogno di un Maestro, o di un uomo del Nord, insomma di qualcuno che sa come parlare agli antichi Dei, di come si parla agli alberi, quali sacrifici bisogna fare. Qualcuno che sappia qualcosa di più di noi sui figli della foresta"

A quel punto il pensiero corse a Fantasma di Cuore Alto. " Avrebbe mandato un suo uomo a seguire questa pista, magari "Septon" Wotan. Avrebbe chiesto mandato subito i corvi a Capo Tempesta perchè il partisse subito, avrebbe potuto incontralo sulla strada del Re cos da ragguagliarlo sulla situazione.

Quello che era accaduto aveva dell'incredibile, e lo stesso Hoster era ancora scosso, tanto che si guardò in giro più e più volte per cercare di capire dagli altri compagni di avventura se si fosse trattato di una visione o della realtà.

Tutti sembravano molto scossi, ma era chiaro che l'apparizione del Figlio della Foresta era stata reale e le sue parole riecheggiavano ancora nelle orecchie di tutti.

Nonostante la mia età non avevo mai incontrato uno dei mitici Uomini Verdi, tanto che ero sempre stato convinto fossero una leggenda.
Le sue parole annunciano eventi funesti al Nord, come lo stesso ser Horpe ha appena ribadito.
Il Nord è una terra di antiche tradizioni, molte delle quali impregnate di magia e di oscure minacce che si nascondono nel gelo.
Siamo stati scelti per ricevere questo messaggio ed è un segnale che non possiamo trascurare.
Direi che dobbiamo rientrare ad Harrenhal ed approfondire meglio questa profezia. - mentre parlava si diresse decisamente verso le vicine imbarcazioni - Lord Jon, Lord Robert se avete qualche idea da dove cominciare sarò lieto di mettere le mie risorse a Vostra disposizione, dato che l'età ed il mio ruolo qui ad Harrenhal mi impediscono di agire personalmente.