Catastrofe ecologica nel Golfo del Messico

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giambo64
00giovedì 29 aprile 2010 22:57
Quello che sta avvenendo nel Golfo del Messico è la più grande catastrofe ecologica mai avvenuta in mare.
La follia dell'uomo sta distruggendo quanto ancora è rimasto di intatto sulle coste di Louisiana, Mississipi e Alabama, i danni sono incalcolabili.
Io per primo avevo esultato alla elezione di Obama, simbolo di una grande speranza in campo ambientale, e non solo.
Qualche mese fa lo stesso presidente, in barba a quanto detto in campagna elettorale, aveva rilanciato la costruzione di reattori nucleari, pochi giorni fa aveva dato il via a nuove trivellazioni in mare, alla ricerca di nuovo petrolio.
Nemmeno Bush c'era riuscito, un vero pugno nello stomaco per tutti coloro che sperano in un mondo migliore.
Dopo pochi giorni questa catastrofe ci ha rivelato quali disastri portano queste scelte scellerate.
Ora Obama tace, per fortuna non tacciono tutti gli sventurati che abitano in quelle zone e che chiedono il ritiro del via libera alle trivellazioni.
Ma quando finirà questa maledetta era del petrolio?
giambo64
00domenica 30 maggio 2010 13:20
E' passato un mese dal post precedente, il petrolio continua ad uscire incessantemente e tutti i tentativi di fermarlo sono falliti.
Un mare meraviglioso sta morendo, insieme alle speranze di un mondo migliore nate con l'elezione di Obama.
Maledetta la BP, maledetti TUTTI i petrolieri, maledetti TUTTI coloro che lucrano su questa follia.
Lollo_amt
00domenica 30 maggio 2010 20:54
Hai ragione!
Come se non bastasse quell'acqua finirá anche in Nord Europa con la corrente del Golfo! [SM=g27996] ..
ralco
00domenica 30 maggio 2010 22:58
La vergogna non sta tanto nel fatto che si succhi del petrolio, che di quello, rassegnamoci, per un bel po' non potremo fare a meno, almeno sino a quando non avranno inventaro la fusione controlata, quanto nel fatto che non era stato previsto assolutamente nulla su come far fronte ad un evento del genere, peraltro assolutamente prevedibile, e si va ad improvvisazione.

E questo è veramente irresponsabile, infame e vergognoso. [SM=g27996]
giambo64
00lunedì 31 maggio 2010 09:17
Belin Ralco, se dobbiamo aspettare la fusione per liberarci dalla merda nera, allora facciamo prima ad aspettare che finisca!
Io non ci voglio credere!
Dobbiamo invece puntare sulle rinnovabili, l'energia disponibile è migliaia di volte quella di cui abbiamo bisogno.
Obama aveva promesso un grande piano in questo senso, ma un conto è dire, un altro è scontrarsi con i bastardi che governano l'economia mondiale.
Per fortuna, però, qualcosa si muove, vedi il progetto Desertec, che punta a realizzare una grande rete energetica tra impianti solari a concentrazione in nord Africa e eolico del nord, fortemente voluto da grandi aziende europee, tra cui Siemens:

www.desertec.org/

Se è vero che l'età della pietra non è finita quando sono terminate le pietre, io spero che questa maledetta era del petrolio finisca prima possibile.
papupi
00martedì 8 giugno 2010 14:33
da Repubblica

Il nuovo tappo funziona ma Obama attacca la Bp sui dividendi agli azionisti
Repubblica — 05 giugno 2010 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA

NEW YORK - «Spendono 50 milioni di dollari in uno spot per difendere la loro immagine e distribuiscono 10 miliardi di dividendi: non voglio che per la gente e i pescatori di qui rimangano solo gli spiccioli». Barack Obama atterra per la terza volta in un mese nel Golfo e sferra a sorpresa un duro attacco alla Bp. «Il tappo sembra che funzioni» dice «ma è presto per essere ottimisti». Aveva già detto di essere «infuriato» e ieri ha nuovamente annullato il viaggio in Asia: non può lasciare l' America che affonda nel petrolio. Sa di essere sotto accusa per avere delegato a Bp l' emergenza e così fa la voce grossa: «Hanno degli obblighi morali». Qui nell' aria «ci sono anche delle diossine» dice «e potrebbero nascere problemi di salute per la gente». Poi si rivolge al popolo della Lousiana che attraverso il giornale di New Orleans lo invitava «a rispondere alle domande» oltre a esibirsi nelle visite. E al governatore Bobby Jindal preoccupato per i 20mila posti di lavoro a rischio per la moratoria sulle trivellazioni dice che i sei mesi di stop previsti potrebbero anche essere meno: «Dipende dalle conclusioni sulla sicurezza». Obama atterra sul Golfo nel giorno in cui, al quinto tentativo, i tecnici per la prima volta raccolgono il petrolio che dal 20 aprile sgorga a un chilometro e mezzo di profondità. È l' operazione Lmpr: un sistema di contenimento sul tubo della perdita che è stato precedentemente tagliato prima con una sega, che si è bloccata, e poi con un paio di megacesoie. Da lì un altro tubo porta il petrolio su a galla fino alla Discovery Enterprise che armeggia dove è affondata la Deepwater. L' ammiraglio Thad Allen dice che il petrolio sale alla velocità di mille barili al giorno. Una minuzia se rapportata alla quantità stimata, 19mila barili. E poi lo dice lo stesso Ceo Tony Hayward: è solo una soluzione provvisoria in attesa dei pozzi che servirannoa intercettare il flusso e «uccidere» definitivamente la falla con una colata di cemento. Ad agosto. Nel Golfo stiamo lavorando come gli astronauti dell' Apollo 13, dice, che dovettero trovare una soluzione mentre la tragedia avanzava. Peccato che mentre si fa bello con un articolo sul Wall Street Journal venga fatto a pezzi sul New York Times: «C' è un altro flusso che la Bp deve tappare: il suo amministratore». Hayward è accusato di aver gestito malamente l' emergenza negando il disastro con una serie di gaffe: «L' impatto ambientale sarà modesto». L' ultima smentita sono le immagini di quei pellicani incatramati. A Fort Jackson hanno portato una sessantina di uccelli trovati sulle spiagge di Queen Bess Island. Ma questa è ancora la Louisiana: il petrolio ha già invaso nell' ordine il Mississippi, l' Alabama, la Florida e si appresta a sfociare direttamente nell' Atlantico. Speriamo solo che non abbia ragione l' ex first lady Laura Bush: «Obama fa il possibile» dice «proprio come il mio George con Katrina». Appunto
papupi
00domenica 8 agosto 2010 11:09
dai che forse sono riusciti a concludere l'attività per fermare le perdite ...
Flavio4687
00venerdì 3 settembre 2010 02:03
papupi
00venerdì 3 settembre 2010 09:41
da La repubblica.it

LOUISIANA
Esplode un'altra piattaforma nel Golfo
"Ma non ci sarà una nuova Marea Nera"
L'incidente a largo di Vermilion Bay, in Louisiana. Timore per i danni ambientali. I proprietari assicurano: "Il pozzo non era attivo". La Guardia Costiera rileva una macchia di petrolio sul mare, poi la rassicurazione: "Non ci sono perdite". Quattro mesi fa il disastro della Bp
dal nostro inviato ANGELO AQUARO

WASHINGTON - "Le fiamme sono spente e non ci sono perdite di petrolio". Le parole della Guardia Costiera giungono come un sospiro di sollievo al termine di un'altra giornata di passione nel Golfo del Messico, dopo che un'altra piattaforma petrolifera è esplosa a largo della Lousiana. Ma l'episodio getta nuove ombre sulla gestione degli impianti, in una zona che impiegherà anni per risollevarsi completamente dal disastro della Deepwater Horizon.

L'incidente di oggi è avvenuto 80 miglia a sud di Vermilion Bay. Tredici persone sono finite in acqua e sono state tratte in salvo dagli elicotteri. C'è almeno un ferito, secondo il sito della rete locale Wafb è stato trasportato al Terrebonne General Medical Center a Houma, in Louisiana.

Quattro mesi dopo il disastro della DeepWater Horizon, 20 aprile, 11 morti, la più grande tragedia ambientale d'America, l'incubo della macchia nera che soltanto poche settimane fa è scomparsa si è riaffacciato drammaticamente, aiutato anche da un susseguirsi di voci contraddittorie: al momento dell'esplosione, intorno alle 9 americane, la piattaforma Vermilion Oil 380 non stava lavorando petrolio. "Dai primi rilevamenti non risultano perdite", ha comunicato in un primo momento la Mariner Energy, proprietaria del pozzo. Pochi minuti dopo, la doccia fredda: nell'acqua si comincia a osservare una chiazza di petrolio, comunica la Guardia Costiera, una scia di greggio di quasi 2 chilometri. Passano ore prima della rassicurazione definitiva sull'assenza di inquinamento.

Il lieto fine non cancella tutte le ombre proiettate da questo nuovo incidente nelle acque della Louisiana, proprio dove il presidente Barack Obama era sbarcato domenica scorsa per celebrare i cinque anni dalla tragedia di Katrina e assicurare la popolazione che un'altra vergogna come l'esplosione nel Golfo, che ha piegato ancora una volta questa terra, non si sarebbe ripetuta più. Spiega Gene Beck della Texas A&M University che probabilmente la piattaforma sarebbe esplosa per una fuga di gas: si tratterebbe di una struttura che era al lavoro su un pozzo già funzionante. Le nuove trivellazioni sono state sospese dalla moratoria contestatissima - alcuni stati come la Lousiana spingono per la cancellazione per far ripartire l'occupazione - che Barack Obama ha imposto nell'attesa che le cause del disastro della DeepWater Horizon vengano definitivamente accertate. Ma i lavori naturalmente continuano sulle piattaforme già in funzione.

"Non si tratta di una piattaforma che trivellava in profondità", dice il portavoce Robert Gibbs nella prima dichiarazione della Casa Bianca, quasi a sfatare il fantasma della Deepwater Horizon che riaffiora. Ma l'imbarazzo e la preoccupazione per il nuovo, clamoroso incidente è palpabile.

L'incubo del Golfo sembra davvero senza fine. La Bp nei giorni scorsi ha dovuto rimandare la chiusura definitiva di quel pozzo maledetto per le condizioni meteo: gli uragani che stanno sferzando gli Usa non si erano mai visti così forti come in questa stagione. L'allarme continuerà fino a metà ottobre. E le piattaforme petrolifere fanno sempre più paura.

giambo64
00venerdì 3 settembre 2010 23:15
Spero che almeno i miei figli vedano la fine di questa merdosa era del petrolio.
Io ormai ci ho rinunciato.
Questi bastardi petrolieri trivelleranno ancora per molti decenni, con il silenzio colpevole di tutti quelli (tanti) che se ne infischiano del futuro dei loro stessi figli.


papupi
00domenica 5 settembre 2010 10:37
perchè rinunciare Giambo.
prima o poi vedrai che si cambierà fonte di energia ... [SM=g27988]
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