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«Camere con vista» e vecchi tralicci per Francesco Renga
Dodici «tracce» da un diario di maturazione e crescita, una dedica di «buona vita» alla piccola Jolanda, e
un rigido bianco e nero di copertina letteralmente rubato in una «location» che i bresciani conoscono molto bene: il monte Maddalena. Si presenta così il nuovo album di Francesco Renga «Camere con vista», da oggi nei negozi di tutta Italia. Un disco tutto da ascoltare e anche da raccontare, a partire proprio dall’artwork scelto per il libretto del cd. «Quelle foto,
scattate fra i tralicci in disuso delle vecchia funivia della Maddalena, sono nate davvero per puro caso - racconta Francesco -. Ero da qualche giorno in giro per la città alla ricerca di un posto curioso dove scattare qualche foto, ed un giorno con il mio fotografo siamo saliti a pranzo in una trattoria del monte. Al ritorno, abbiamo intravisto questi vecchi tralicci, un posto di grande fascino. Ci siamo inseriti davvero da abusivi, e lui ha cominciato a scattarmi foto, così com’ero, complice un cielo davvero magnifico. Quando ho visto quegli scatti in bianco e nero, nati quasi casualmente da quella giornata, ho subito deciso che quelle sarebbero state le immagini della copertina dell’album. Quel bianco e nero ha qualcosa che mi ricorda «8 e mezzo» di Fellini, e in qualche modo credo di aver intravisto qualche similitudine tra le atmosfere malinconiche di quel grande film e quelle del mio disco».
Terzo lavoro solista, annunciato da qualche settimana nelle radio dal singolo «Ci sarai» (già nella top ten di Music Control, la classifica che monitorizza i brani più trasmessi dalle emittenti fm nazionali), l’album rappresenta per Renga il definitivo step per l’ingresso nell’olimpo della moderna canzone pop italiana, preannunciandosi come una delle uscite più attese della stagione. c.a.