Einstein, la relatività del DEJAVU

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Jojen Reed
00venerdì 4 giugno 2004 03:05
dunque, in primis in che modo potrebbe esservi una relazione tra la fisica quantistica e relativistica di Einstein con lo studio del Dejavu?

..forse con gli studi del professor R. Penrose? nella sua "applicazione della coerenza quantistica alla mente"??


..fisica quantistica e la relativita di Einstein, ...gli effetti della dilatazione e contrazione del tempo e dello spazio...
Sarebbe credibile l'ipotesi dell'esistenza di mondi paralleli? teoricamente le leggi delle fisica negli altri mondi, non dovrebbero essere uguali alle nostre, inoltre noi siamo in questo universo per caso giusto?, quindi, negli altri non è detto che esistiamo.
Come rappresentare in sostanza i quanti??: gli stati futuri e passati delle cariche che interagendo, producono le coesioni tra le realtà.
I dejavu si spiegano realmente in questo modo?

..il Dejavu si è spiegato filosofeggiando alla fine dell'800, oltre che in letteratura (Marcel Proust , Joyce) senza dimenticare i più recenti studi neurologici...e addirittura nell'arte è stato sempre oggetto di attenzioni (de chirico, goya, klimt e chi più ne ha più ne metta!) ma che relazione può avere con la fisica? come spiegarlo scentificamente?

'SOMMA..... :Sm1:
Carturello
00venerdì 4 giugno 2004 13:28
emmmm io sono una "soppa" a riguardo...ma non ho capito che centra questo con la biblioteca...magari dovevi postarlo nella valirya...
Doran Martell
00venerdì 4 giugno 2004 14:09
Bè Beric, credo l'abbia postato qua perchè si tratta di un libro...
In ogni caso lo leggerò sicuramente perchè questo argomento mi ha sempre interessato, però per i novizi della relatività consiglio la lettura degli stessi scritti di Einstein sulla relatività ristretta...

Lord Nestor Royce
00venerdì 4 giugno 2004 15:04
Re:
A suo tempo lessi un libro (di cui purtroppo non ricordo autore e titolo, era il liceo ^_^) Dove veniva esposta una interessante teoria sul concetto di tempo. Secondo questa teoria si poteva applicare l'idea degli universi paralleli al concetto di tempo,inteso come unità di misura che viene misurata dall'uomo,ma non ha senso applicandolo ad una universalità di concetti. Per cui il tempo scorre nel nostro universo ad una velocità relativa che in realtà è una nostra invenzione, poichè tutti gli accadimenti sono in realtà proiezioni del passato o del futuro in senso assoluto, considerando l'universalità dello scorrere del concetto realtivo di tempo.

Non so se sono stato chiaro. Nel libro, d'altra parte, ci mettevano circa 300 pagine per spiegare a fondo questo concetto, ed io stesso non sono ancora certo di averlo compreso appieno.

Ad ogni buon conto, riprendendo il post di Jojen, Questa teoria risulta interessante anche per spiegare il fenomeno dei deja vu, per cui ritengo che la risposta alla domanda iniziale di jojen sia che una teoria relativistica sia più idonea per relazionarsi con un fenomeno come il deja vu, rispetto a quella quantistica che, maqui non sono ferrato, mi sembra si riferisca principalmente a coordinate spaziali che poi possono essere computate anche come temporali.

Merda!!! Mi sono un pò intrecciato. Se ho detto boiate fatemelo sapere, l'argomento mi interessa, e visto che il mio amico fisico che studia i quanti lo fa ad Amburgo da circa 2 anni,io ho perso un pò di smalto, non potendone più discutere con lui, che era sempre illuminante sull'argomento. ^_^

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