Espulsione !

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Bl@CkBoY
00giovedì 15 maggio 2008 17:40

Hanno perso la testa, loro. Lei, Lorena, ha perso la vita. Se era davvero incinta, o se lo temeva soltanto, lo stabilirà l’autopsia. Magari esagerava la portata di quei pochi giorni di ritardo in un flusso mensile a cui non aveva ancora avuto il tempo di abituarsi. Magari voleva soltanto chiedere di non essere trattata come un pezzo di carne in cui scaricare a turno le proprie tempeste ormonali, i propri «bisogni» sessuali. Voleva parlare e voleva essere ascoltata. Infatti ci è andata volontariamente, in motorino con quello dei tre che si faceva passare per il suo ragazzo, sul luogo delitto, gli altri due erano su un altro motorino. Come le altre volte? Avrebbe detto: oggi no, oggi non si fa, oggi vi devo dire una cosa importante. Si aspettava, magari, perfino, finalmente, un po’ di considerazione. In quella sub-cultura, fra i maschi siculi, si sa, le donne valgono come orifizi che forniscono piacere. Contano come madri. Rompono se restano gravide e nessuno le vuole. Se rischiano di produrre bambini non voluti, se svelano la tresca con una pancia che cresce, diventano un peso, vanno scaricate. Tali i padri tali i figli: vergini o mignotte, tutte puttane tranne mia madre. Tutte troie tranne mia sorella. È questo il brodo di coltura in cui nuotano i giovani maschi dell’entroterra siciliano. Certo, ci saranno delle eccezioni, ma la maggioranza si forma lì. Nel più perfetto e stagnante maschilismo troglodita.

Ma, naturalmente, si tratta pur sempre di ragazzi italiani, ragazzi nati in Sicilia, la nostra bella isola, culla di civiltà e generosa riserva di voti per il centrodestra. Così nessuno arma battaglie, chiede la pena di morte, marcia armato sui luoghi dove vivono gli assassini, propone espulsioni. Così i titoli dei giornali non escono a caratteri di scatola, anzi, la notizia dell’orrendo crimine (una ragazzina violentata ripetutamente, strozzata, bruciata e buttata in un pozzo) incomincia in prima e finisce in cronaca (pagina 18), senza eccessivo clamore, un fatto di nera, come tanti. Così i colpevoli vengono chiamati «balordi», che è un modo minimalista di nominare i criminali. E c’è da aspettarsi tutta la clemenza che riserviamo ai nostri figli: che sono pur sempre dei minorenni... che sono esseri umani ancora in via di formazione... che vanno puniti, ma per educarli... che magari la ragazza era anche consenziente... E comunque sono nati in provincia di Caltanissetta. E le donne le violentano e le ammazzano a casa loro. Quindi fanno meno paura?

Bl@CkBoY
00giovedì 15 maggio 2008 17:42
Non soltanto nella Trinacria ci sono portatori della subcultura per cui le donne sono soltanto orifizi. Nevvero, [SM=x584493]ioli ?
Conte Von Stauffemberg
00giovedì 15 maggio 2008 20:09
Re:
Bl@CkBoY, 15/05/2008 17.40:


Hanno perso la testa, loro. Lei, Lorena, ha perso la vita. Se era davvero incinta, o se lo temeva soltanto, lo stabilirà l’autopsia. Magari esagerava la portata di quei pochi giorni di ritardo in un flusso mensile a cui non aveva ancora avuto il tempo di abituarsi. Magari voleva soltanto chiedere di non essere trattata come un pezzo di carne in cui scaricare a turno le proprie tempeste ormonali, i propri «bisogni» sessuali. Voleva parlare e voleva essere ascoltata. Infatti ci è andata volontariamente, in motorino con quello dei tre che si faceva passare per il suo ragazzo, sul luogo delitto, gli altri due erano su un altro motorino. Come le altre volte? Avrebbe detto: oggi no, oggi non si fa, oggi vi devo dire una cosa importante. Si aspettava, magari, perfino, finalmente, un po’ di considerazione. In quella sub-cultura, fra i maschi siculi, si sa, le donne valgono come orifizi che forniscono piacere. Contano come madri. Rompono se restano gravide e nessuno le vuole. Se rischiano di produrre bambini non voluti, se svelano la tresca con una pancia che cresce, diventano un peso, vanno scaricate. Tali i padri tali i figli: vergini o mignotte, tutte puttane tranne mia madre. Tutte troie tranne mia sorella. È questo il brodo di coltura in cui nuotano i giovani maschi dell’entroterra siciliano. Certo, ci saranno delle eccezioni, ma la maggioranza si forma lì. Nel più perfetto e stagnante maschilismo troglodita.

Ma, naturalmente, si tratta pur sempre di ragazzi italiani, ragazzi nati in Sicilia, la nostra bella isola, culla di civiltà e generosa riserva di voti per il centrodestra. Così nessuno arma battaglie, chiede la pena di morte, marcia armato sui luoghi dove vivono gli assassini, propone espulsioni. Così i titoli dei giornali non escono a caratteri di scatola, anzi, la notizia dell’orrendo crimine (una ragazzina violentata ripetutamente, strozzata, bruciata e buttata in un pozzo) incomincia in prima e finisce in cronaca (pagina 18), senza eccessivo clamore, un fatto di nera, come tanti. Così i colpevoli vengono chiamati «balordi», che è un modo minimalista di nominare i criminali. E c’è da aspettarsi tutta la clemenza che riserviamo ai nostri figli: che sono pur sempre dei minorenni... che sono esseri umani ancora in via di formazione... che vanno puniti, ma per educarli... che magari la ragazza era anche consenziente... E comunque sono nati in provincia di Caltanissetta. E le donne le violentano e le ammazzano a casa loro. Quindi fanno meno paura?




ragazzi nati in Sicilia, la nostra bella isola, culla di civiltà e generosa riserva di voti per il centrodestra


adesso mi spieghi che cazzo c'entra la Sicilia,al centro e al nord,non succedono queste cose?

si sa, le donne valgono come orifizi che forniscono piacere


con te gli orfizi non mancano mai,sono come il peperoncino in cucina


eptadone
00venerdì 16 maggio 2008 01:31
da il manifesto
Lorena
L'ordine di uccidere dato via sms

L'ordine di uccidere Lorena Cultraro sarebbe stato dato da Domenico, 16 anni, con un sms inviato agli altri due ragazzi accusati dell'omicidio. A confessare il particolare è stato uno dei tre giovani indagati, Alessandro, 15 anni, che ha aggiunto di conoscere Lorena da cinque mesi e di aver avuto con lei un rapporto sessuale. I tre complici avrebbero progettato l'omicidio il 30 aprile scorso.



[SM=x584445]

Ma come si fa a 15 anni ? ma , e poi, dico , anche pensare di farla franca !
Sono rimasta allibita , non ho parole .
eptadone
00venerdì 16 maggio 2008 02:09
ogni articolo che leggo divento di sale un po' di più...
da il manifesto ancora :



POLITICA & SOCIETÀ

pagina 07
apertura
Niscemi, fermati tre minorenni
Sarebbero gli assassini di Lorena Cultraro, 14 anni. La ragazza avrebbe detto ai tre amici di essere incinta di uno di loro. Legata e colpita prima di essere strangolata. Uno dei ragazzi era seguito dagli assistenti sociali
Alfredo Marsala
Niscemi (Caltanissetta)

Nel casolare ci sono molti schizzi di sangue sui muri, frammenti di indumenti, un reggiseno bruciacchiato. Descrivendo la scena del delitto, i Ris di Messina parlano di un massacro. Sul pavimento ci sono anche delle impronte, forse dell'omicida. Anzi degli assassini. Lorena Cultraro, 14 anni, è stata massacrata da più persone, che l'hanno presa a calci e pugni prima di ucciderla e gettarla in una cisterna, nelle campagne di Niscemi.
Dopo un lungo interrogatorio tre ragazzi avrebbero confessato. Sono accusati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere e oggi il gip si pronuncerà sulla richiesta di convalida del fermo avanzata dalla procura presso il tribunale dei minori di Catania. Ai carabinieri, che indagano sull'assassinio di Lorena che era scomparsa da casa quindici giorni fa, i tre indagati hanno ricostruito le fasi del barbaro delitto.
E' il 30 aprile. Lorena esce di casa. «Vado dalla nonna», dice alla madre Lidia. In realtà si incontra con i tre amici: Domenico, 17 anni, Giuseppe, 16 anni, e Alessandro di 15. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i quattro raggiungono un casolare. Lorena si spoglia, cominciano dei giochi erotici. La ragazza probabilmente non sospettava che quel gioco la porterà alla morte. Secondo l'accusa, mentre a bordo dei motorini si dirigevano nel casolare i tre ragazzi avevano già preparato il piano omicida. Lorena doveva essere zittita. «Ho ritardi e forse sono incinta, il figlio appartiene a uno di voi tre», avrebbe detto ai ragazzi, secondo quanto ricostruito dagli stessi indagati ai carabinieri, che erano sulle loro tracce dopo avere esaminato il traffico telefonico e di sms dei loro telefoni cellulari. Oggi i medici legali effettueranno l'autopsia sul cadavere della giovane per stabilire se era effettivamente incinta. La ragazza inoltre avrebbe manifestato a due degli amici l'intenzione di raccontare alle rispettive fidanzatine i rapporti particolari che c'erano tra loro. A introdurla in questo giro di sesso sarebbe stato il suo fidanzatino, uno dei tre presunti assassini. Nel casolare durante il gioco erotico, Domenico, Giuseppe e Alessandro legano Lorena con una corda e cominciano a prenderla a calci e a pugni, procurandole diverse ferite. La strangolano con la fune e la gettano nella cisterna. A trovarla, due giorni fa, è stato un contadino. Gli assassini prima di disfarsi del corpo, l'hanno legato a una grossa pietra, in modo che non potesse riaffiorare dall'acqua.
L'efferatezza del delitto e il fatto che siano protagonisti dei ragazzi non ancora maggiorenni ha gettato nello sconforto un intero paese. A Niscemi, 28mila abitanti, tutti parlano dell'omicidio, dei minorenni lasciati troppi liberi, del degrado sociale. C'è chi critica persino Lorena, «una ragazza molto vivace e disinvolta», dice il sindaco Giovanni Di Martino, che si farà carico delle spese per il funerale e che ha proclamato per quel giorno il lutto cittadino. La madre, Lidia, è distrutta dal dolore, il padre Giuseppe, imbianchino e vigile del fuoco volontario per racimolare qualche soldo in più, chiede «giustizia» e non si dà pace «per questa storia terribile».
Gli insegnanti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci e dell'Istituto tecnico commerciale, la scuola di Lorena, sono scesi in piazza, dando vita a un corteo per le strade della città, con gli studenti che gridavano «fuori i mostri da Niscemi». Non c'erano i compagni di classe di Lorena, che hanno preferito restarsene in casa. «Si circondava di ragazzi più grandi, che facevano gli sbruffoni davanti la scuola, ma lei era una brava ragazza», dice una compagna. Il professore di religione, padre Rosario Di Dio, racconta che il giorno della scomparsa Lorena aveva detto una frase che lo aveva raggelato: «Morirò come Samara». Samara è il nome dell'inquietante bambina del film horror «The Ring»; Lorena lo aveva visto insieme con i compagni di classe e ne era rimasta molto colpita, tanto da pronunciare quella che ora l'insegnante definisce una profezia. «Sono rimasto impressionato - dice padre Di Dio - anche dal disegno che Lorena aveva fatto e che é stato appeso in classe: una ragazza impiccata». Angosciati e pieni di dolore anche i genitori dei tre minorenni indagati, i quali prima di confessare avrebbero cercato di depistare gli investigatori dicendo di aver visto Lorena salire su una golf in compagnia di un uomo il giorno della scomparsa. «Se dovesse essere accertata la sua responsabilità, è giusto che paghi», dice il padre di Domenico, che esprime parole di cordoglio ai familiari della vittima, «perché sono loro che stanno soffrendo di più». Solo uno dei tre ragazzi andava a scuola, ma per le troppe assenze l'istituto si era rivolto al comune, che aveva incaricato gli assistenti sociali di seguire il giovane.




disinvolta ? per il sindaco è colpa sua se si è scelta un fidanzato assassino, ovviamente. bahh...

i genitori dei tre minorenni indagati, i quali prima di confessare avrebbero cercato di depistare gli investigatori dicendo di aver visto Lorena salire su una golf in compagnia di un uomo il giorno della scomparsa falsa testimonianza . che bastardi.

sono loro che stanno soffrendo di più ma che si facciano inc****e


Il professore di religione, padre Rosario Di Dio una nota folcloriostica - nomen est omen - che si occupa di profezie, ma un allievo ti dice così e tu manco gli chiedi "perchè ?" anche solo per curiosità ?

A fare in culo tutti, valà.
Da una parte una subcultura nazi
dall'altra una subcultura misogina
se questa è l'Italia del terzo millennio,
tantovaleva restare all'epoca delle glaciazioni.

[SM=x584452]




Bl@CkBoY
00venerdì 16 maggio 2008 18:10
Re: Re:
Conte Von Stauffemberg, 15/05/2008 20.09:



ragazzi nati in Sicilia, la nostra bella isola, culla di civiltà e generosa riserva di voti per il centrodestra


adesso mi spieghi che cazzo c'entra la Sicilia,al centro e al nord,non succedono queste cose?

si sa, le donne valgono come orifizi che forniscono piacere


con te gli orfizi non mancano mai,sono come il peperoncino in cucina





Ho riportato uno stralcio di articolo perchè mi sembrava interessante.
Concordo che la cultura della donna-orifizio non sia una peculiarità sicula, infatti tu sei la prova vivente della sua diffusione anche al centro-nord. E' inutile precisare che è tradizionalmente radicata ovunque il sesso è merce.

E' il radicamento in Sicilia che semmai dovrebbe sorprendere: la cultura della famiglia è colà particolarmente radicata e il consenso ai portatori dei valori della famiglia raccolgono consensi plebiscitari.



stella rossa
00venerdì 16 maggio 2008 19:52
bah...non vedo cosa ci sia di sorprendente nel fatto che in sicilia la donna sia considerata un pertugio. è una riduzione tipica delle società maschiliste, maggiore è la repressione sessuale e il culto della famiglia, maggiore è la bassa considerazione della donna.
nella mente del maschio tipico siciliano l'unica differenza tra la madre e le altre donne è che la madre è un pertugio sacro, le altre un pertugio pubblico [SM=x584433]

poveri ingenuotti [SM=x584469]





Gordon Bennett
00venerdì 16 maggio 2008 23:21
Il padre di Lorena:

"Non era una ragazza facile. Era una bambina, come lo devo dire? Non era mai andata in discoteca, non faceva cose strane. Voleva fare la parrucchiera e si era fatta regalare la piastra con cui allisciava i capelli a tutte le amiche. Studiava per il patentino, ascoltava Laura Pausini e vedeva in tv O.C, il Grande Fratello e Amici. Mi chiedeva anche il permesso di partecipare."

Forse e' per la parte in grassetto che l'hanno massacrata?
eptadone
00sabato 17 maggio 2008 00:58
Stella,
io sapevo che era così fino verso la seconda metà del secolo scorso,
ma insomma, forse che io vivo sulla Luna....
...o forse che vivo in Germania e molte cose le ho dimenticate.

[SM=x584437]

Ultimo Username Libero
00sabato 17 maggio 2008 02:16
sono episodi al limite dell'umana concezione, privi di collocazione

in austria, ultimamente, abbiamo visto forse di peggio... segregazioni e violenze nei confronti di consanguinei e non, perpetrate per decenni. ad opera di adulti. questi sono sicuramente ragazzini deviati ma forse incapaci di capire la natura del loro misfatto.

è pochezza attribuirli come usanza ad un paese o ad un altro... l'unico commento è che non ci sono parole per commentare [SM=x584475]
eptadone
00sabato 17 maggio 2008 02:26
sì però....
...quelli che dicono "tutte le donne sono puttane tranne mia madre" (o mia moglie o mia sorella)...

forse forse stella ha ragione, ce ne sono molti che la pensano così.
magari non arrivando a uccidere, questo sì.
è un caso limite ma la connivenza dei genitori dei ragazzi,
le parole degli adulti, insomma, l'ambiente non è dei più adatti a far nascere
idee sulla giustizia e sulla parità...

...in Austria pure un caso limite ma anche lì la dittatura patriarcale che comunque
deriva da una tradizione antica di soprusi e di sopraffazioni... sono residui di un passato
che pensiamo remoto ma che ha ancora degli strascichi nel nostro tempo....

abbiamo gridato vittoria troppo presto e adesso ce ne accorgiamo.

o forse aveva ragione la Firestone , biologicamente siamo proprio in una situazione svantaggiosa e questa sfortuna viene usata contro di noi.

mah [SM=x584437]
Ultimo Username Libero
00sabato 17 maggio 2008 02:49
Re: sì però....
eptadone, 17/05/2008 2.26:

...quelli che dicono "tutte le donne sono puttane tranne mia madre" (o mia moglie o mia sorella)...

forse forse stella ha ragione, ce ne sono molti che la pensano così.
magari non arrivando a uccidere, questo sì.
è un caso limite ma la connivenza dei genitori dei ragazzi,
le parole degli adulti, insomma, l'ambiente non è dei più adatti a far nascere
idee sulla giustizia e sulla parità...

...in Austria pure un caso limite ma anche lì la dittatura patriarcale che comunque
deriva da una tradizione antica di soprusi e di sopraffazioni... sono residui di un passato
che pensiamo remoto ma che ha ancora degli strascichi nel nostro tempo....

abbiamo gridato vittoria troppo presto e adesso ce ne accorgiamo.

o forse aveva ragione la Firestone , biologicamente siamo proprio in una situazione svantaggiosa e questa sfortuna viene usata contro di noi.

mah [SM=x584437]



stiamo parlando del fatto di niscemi o della cultura maschilista?

sul fatto di cronaca, giuro, non riesco a commentare.

circa il maschilismo, fatta salva la questione musulmana, non riesco ad immaginare un paese al mondo totalmente immune da siffatta cultura retrograda. ma il mondo è retrogrado di suo, non va oltre il passo successivo a quello in corso.

eptadone
00sabato 17 maggio 2008 02:55
può darsi

ma niente nasce da niente

quindi anche quei ragazzi

se si sono comportati in un modo anzichè in un altro
i motivi ci saranno pure ! non si diventa assassini per puro caso
secondo me.
[SM=x584438]

Ultimo Username Libero
00sabato 17 maggio 2008 03:05
Re: può darsi
eptadone, 17/05/2008 2.55:


ma niente nasce da niente

quindi anche quei ragazzi

se si sono comportati in un modo anzichè in un altro
i motivi ci saranno pure ! non si diventa assassini per puro caso
secondo me.

[SM=x584438]





forse no, ma andare a ricercare i motivi per cui l'hanno fatto mi sembra un pò presuntuoso. un caso limite non è alla portata del raziocinio di due bloggers, per quanto ci si possa speculare su...
avranno avuto i loro bei problemi o deficit che si vogliano definire, e io non credo di poterli comprendere e/o diagnosticare.

sai, ho trascorso metà della mia vita cercando di non cadere in luoghi comuni e debolezze varie. non ho avuto molto tempo per studiare il diavolo. [SM=x584468]

eptadone
00sabato 17 maggio 2008 03:13
il diavolo
si studia nei ritagli di tempo

i ritagli sono dappertutto
Ultimo Username Libero
00sabato 17 maggio 2008 03:20
Re: il diavolo
eptadone, 17/05/2008 3.13:

si studia nei ritagli di tempo

i ritagli sono dappertutto




buono a sapersi, me lo segno e appena rinasco mi applico.

se nel frattempo tu volessi segnarmi il percorso...

eptadone
00sabato 17 maggio 2008 03:30
il metodo è
random.
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