fonte ANSA:
COSSIGA: MOMENTO TRAGICO, ORA BERLUSCONI SI DIMETTA
Francesco Cossiga torna a chiedere a Berlusconi "un grande gesto di coraggio, nell'interesse del paese". Quello di accettare la vittoria di Prodi, dimettendosi da presidente del Consiglio. E consentendo così "ad un purtroppo tentennante e incerto capo dello Stato" di nominare premier il leader dell'Unione e di varare il suo governo. Il senatore a vita sottolinea che "nei momenti tragici" la democrazia "non si gioca sul filo di qualche centinaio di voti, ma sulla voce del popolo e sul giudizio della società internazionale". E sollecita la Corte di Cassazione ad "avere coraggio" e dare "forza giuridica al sentimento popolare e al giudizio internazionale". Quanto a Berlusconi, Cossiga si attende da lui "questo grande atto di generosità, pacificazione e coraggio".
Vi dirò, nella battaglia terzomondista postelettorale mi sembra che il Cossiga, quantomeno, abbia presente il significato della necessaria integrità istituzionale.
Rimane un destrissimo, questo è certo, ma almeno nelle sue parole odierne mantiene l'idea di una democrazia che, in questi momenti, deve evitare di divenire populismo rabberciato.
Tipo quello di Calderoli, per intenderci.