Iscrizione autoclub - obbligatoria?

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pwalteralex
00venerdì 23 dicembre 2011 17:06
Mi sorge un dubbio e forse la risposta alla mia domanda può essere utile a chi, come me, si è appena approcciato o si vuole avvicinare al mondo delle auto storiche.

Il dubbio in questione riguarda i privilegi dell'iscrizione della propria auto al registro storico ASI.

E' obbligatorio essere iscritti ad un autoclub?
Per essere più specifici, è obbligatorio iscriversi quando si è in possesso di auto considerata storica? (magari anche solo per accedere ai benefici fiscali - Vedi esenzione del bollo in Lombardia per auto certificate ASI).

Volevo iscrivermi a SC - per pura stima e orgoglio per la stella - non per accedere a benefici di altro tipo - ma mi hanno detto che non sono riconosciuti dall'ASI.

Senza iscrizione ad un club (riconosciuto dall'ASI), a cosa di va incontro? Si possono perdere benefici come ad esempio il certificato ASI stesso?
racunis
00venerdì 23 dicembre 2011 18:56
Un po' d'ordine...


... perché di carne al fuoco ne hai messa parecchia... :-D

In primo luogo: un'auto ultraventennale, ma anche ultratrentennale, non è obbligatorio sia storica. Puoi gestirla come auto normale: l'unico motivo per cui conviene iscriverla ad un club è di tipo economico, perché così costa meno di bollo (se ventennale, perché per le trentennali è automatico il decadimento al 30° anno della tassa di possesso, trasformata in tassa di circolazione forfettaria di 25-30 €) e di assicurazione. A tal proposito, va detto che alcune persone, specie anziani con vetture fino a 1.2-1.3 litri, non la fanno storica perché - essendo in 1^ classe con tutti i benefici - pagano un premio molto basso, praticamente quello che costerebbe la polizza e l'iscrizione ad un club: magari è l'unico contratto assicurativo che hanno e non vogliono perdere la 1^ classe qualora decidessero di acquistare una nuova auto (o anche una usata moderna).

Chiaramente, se si vuol godere dei benefici fiscali per quelle comprese tra i 20 ed i 30 anni d'età, occorre l'ASI: è sufficiente l'iscrizione (più esattamente, l'Attestato di storicità), mentre più nebulosa è la questione del CRS (Certificato di Rilevanza Storica) che - IMHO - non serve per auto tra i 20 ed i 30 se non in casi particolari (auto reimmatricolata, auto importata, auto demolita e restaurata, etc.); l'Attestao costa 20 €, il CRS altri 20 €. Se l'auto è in buone/ottime condizioni, conviene però, per una cifra poco più che doppia (105 €) ottenere la Certificazione dell'ASI (che tra l'altro implica gratis l'ottenimento del CRS e dell'Attestato): dico conviene perché, IMHO, in un futuro più o meno prossimo sarà l'unica documentazione valida, essendo ormai l'orientamento di molti club volto a mettere molti vincoli a coloro che - privi di ogni passione - considerano l'auto storica come esclusivo veicolo da normale uso a costi ridotti (peraltro abbastanza inverosimile, specie se si considerano i costi di manutenzione).

Infine, un'informazione importante: all'ASI non ci si può iscrivere direttamente, ma tramite club federato. Per vedere quelli che sono federati ASI, il link è quello ufficiale: www.asifed.it . Tieni comunque presente che, qualora hai una trentennale, in pratica l'ASI ancora non porta alcun beneficio: ci sono club non-ASI che hanno convenzioni con Compagnie assicurative altrettanto valide sia economicamente che come tipologia di polizza, compreso anche SC (vedi home del nostro sito).

pwalteralex
00sabato 24 dicembre 2011 00:55
Ringrazio Racunis per la risposta molto completa.

Spiego meglio il mio problema:
Ho acquistato da poco un 300 CE-24 provvisto di certificato ASI. L'auto ha 22 anni (quindi rientra nella casistica tra 20 e 30 descritta nella tua mail).
Dietro il certificato c'è scritto che in caso di vendita del veicolo bisogna dare tempestiva notifica all'ASI: qual'è la ratio?

Premetto che ho acquistato l'auto per pura passione e non per godere degli incentivi. Tant'è che l'auto è in garage mentre la mia VW di "tutti i giorni" è in strada.
Tuttavia gli incentivi mi allegiriscono il peso di mantenere un'auto del genere e visto che non sono milionario questo mi agevola parecchio l'esistenza.

Sono riuscito ad ottenere un'assicurazione ridotta (molto vantaggiosa) semplicemente presentando il certificato ASI, senza peraltro essere iscritto ad alcun club.

Domande:
Stando a queste condizione, ovvero senza iscrivermi ad un club e senza fare alcunchè, non avrò problemi di pagamento di bollo (Regione Lombardia)?

Devo comunicare in qualche maniera all'ASI il cambio di propietà? In caso di risposta affermativa suppongo sia necessario iscriversi ad un club, visto che il contatto diretto con l'ASI è "off limits"!

Il certificato ASI è valido "a vita" (dell'auto?) o deve essere rinnovato periodicamente?


racunis
00sabato 24 dicembre 2011 12:20
Re:
La legge regionale lombarda esclude ogni problema sul bollo. L'auto è iscritta ASI, quindi è a tutti gli effetti tale finché non viene revocata. Quindi, non serve fare null'altro, neanche il CRS perché immagino sia ASI già da 2 anni. Il tutto, in teoria.

Dico in teoria perché ci sono due elementi che potrebbero far cambiare la situazione in un tempo più o meno lungo:

|> le Compagnie assicuratrici cambiano le modalità di anno in anno, per cui il numero di quelle che concedono polizza senza alcuna iscrizione a club sono sempre di meno: a me per esempio, per la 528i, pur con AS (Attestato di Storicità), hanno anche chiesto la tessera di iscrizione al club federato ASI, dato che l'Attestato di Storicità ha solo valore fiscale. Al limite, per il momento puoi iscriverti ad un club federato ASI, però senza fare iscrizione ASI (risparmi qualche decina di €), rimandandola al momento in cui le cose dovessero cambiare;

|> il discorso sulla circolazione. Sono tra coloro che ritengono il CRS (Certificato di Rilevanza Storica) non necessario ai fini della circolazione, a meno di non avere un'auto in particolari condizioni (senza alcuni dispositivi previsti dal CdS, oppure reimmatricolata, etc.) che non credo si applichino nel tuo caso. Però, a qualcuno potrebbe venire in mente di collegare l'agibilità dei centri cittadini alle vetture con CRS, AS e C ed interdirlo agli altri: questa idea fu evocata tempo addietro, è sempre stata rigettata con forza da tutti gli appassionati, ma non è escluso che ritorni insieme alla legge dei 25 anni (la ex-Berselli) perché magari è interesse di molti (non solo di Loi) che sia così;

|> Allo stesso modo, considerando la crisi attuale, potrebbe anche, magari in contemporanea con un'eventuale promulgazione della legge dei 25 anni, che la Regione Lombardia possa modificare la sua legge, portando a 25 anni il beneficio: questo è il rischio meno probabile, dato che con i grattacapi attuali del Governo certo non c'è tempo per discutere della legge dei 25 anni, per cui se ne riparla non prima del 2013, ma a quel punto la tua auto avrà 24 anni, quindi...

A questo punto, valuta tu: in pratica, non hai nessuna necessità al momento, puoi rimanere così come oggi e può andare benissimo l'iscrizione ad un club come SC (che consiste in soli 20 € annui).

pwalteralex, 24/12/2011 00.55:

Ringrazio Racunis per la risposta molto completa.

Spiego meglio il mio problema:
Ho acquistato da poco un 300 CE-24 provvisto di certificato ASI. L'auto ha 22 anni (quindi rientra nella casistica tra 20 e 30 descritta nella tua mail).
Dietro il certificato c'è scritto che in caso di vendita del veicolo bisogna dare tempestiva notifica all'ASI: qual'è la ratio?

Premetto che ho acquistato l'auto per pura passione e non per godere degli incentivi. Tant'è che l'auto è in garage mentre la mia VW di "tutti i giorni" è in strada.
Tuttavia gli incentivi mi allegiriscono il peso di mantenere un'auto del genere e visto che non sono milionario questo mi agevola parecchio l'esistenza.

Sono riuscito ad ottenere un'assicurazione ridotta (molto vantaggiosa) semplicemente presentando il certificato ASI, senza peraltro essere iscritto ad alcun club.

Domande:
Stando a queste condizione, ovvero senza iscrivermi ad un club e senza fare alcunchè, non avrò problemi di pagamento di bollo (Regione Lombardia)?

Devo comunicare in qualche maniera all'ASI il cambio di propietà? In caso di risposta affermativa suppongo sia necessario iscriversi ad un club, visto che il contatto diretto con l'ASI è "off limits"!

Il certificato ASI è valido "a vita" (dell'auto?) o deve essere rinnovato periodicamente?






pwalteralex
00sabato 24 dicembre 2011 12:44
Sei un mito!
La mia stellina dovrebbe essere ASI dal 2010.


Secondo quanto mi dici potrei fare così: mi iscrivo ad un club in modo da organizzare la comunicazione di cambio proprietario al''ASI. Taglio la testa al toro.
Al termine del primo anno decido cosa fare.

Intanto vorrei iscrivermi a SC per simpatia.

In tutta onestà non credo che cambino la legge così in fretta e comunque non sarebbe corretto farla in maniera retroattiva.
Un veicolo che oggi gode dei benefici non può diventarne escluso in forza di una nuova legge. O meglio, non è che non può ma solitamente il legislatore tenda a tutelare i casi come questi. E poi di cassa se ne farebbe relativamente poca.
Se dovessero cambiare la regola (supponiamo nel 2012), IMHO, sarà applicabile alle auto immatricolate dal 92 (20 anni dalla legge) così che potranno ritenersi storiche solo dal 2017 (25 anni!).

Per le compagnie assicuratrici: a loro basta avere la propria fetta di torta. Peccato che la vogliono sempre più grande quindi non ci metterei la mano sul fuoco che non comincino a chiedere iscrizioni e altri documenti.

A presto e grazie ancora...
pwalteralex
00sabato 24 dicembre 2011 12:46
Dimenticavo: buon Natale!

Felice.Terlizzi
00sabato 24 dicembre 2011 13:09
Re:
pwalteralex, 24/12/2011 12.44:

Sei un mito!
La mia stellina dovrebbe essere ASI dal 2010.





Allora vai tranquillo perchè la tua C124 è già in esenzione perchè riconosciuta storica dall'ASI. L'attestato di storicità ce l'hai e non ti serve altro per il momento... Anzi, una cosa ti serve: la tessera Stelle Cadenti! [SM=g27988]



pwalteralex
00sabato 24 dicembre 2011 14:30
Re: Re:
Felice.Terlizzi, 24/12/2011 13.09:




Allora vai tranquillo perchè la tua C124 è già in esenzione perchè riconosciuta storica dall'ASI. L'attestato di storicità ce l'hai e non ti serve altro per il momento... Anzi, una cosa ti serve: la tessera Stelle Cadenti! [SM=g27988]







Hai ragione! [SM=g28002]
Da gennaio mi organizzo anche per quello...

Ero un pò perso tra le varie regole.
Curiosità: può l'ASI revocare il certificato? sulla base di quali presupposti (a parte la rottamazione come suppongo)?

Buon Natale!
racunis
00sabato 24 dicembre 2011 14:39
Re: Re: Re:
pwalteralex, 24/12/2011 14.30:




Hai ragione! [SM=g28002]
Da gennaio mi organizzo anche per quello...

Ero un pò perso tra le varie regole.
Curiosità: può l'ASI revocare il certificato? sulla base di quali presupposti (a parte la rottamazione come suppongo)?

Buon Natale!



Può farlo. I requisiti sono opposti a quelli che ne hanno permesso il rilascio: iscrizione a club ASI, carrozzeria in ordine e conforme all'originale, motore originale o compatibile con quelli previsti per quello specifico modello, interni decorosi e compatibili con un uso diligente in 20 anni di vita. Chiaro che se il Commisario di Club riceve dall'ASI una richiesta per controllo, non si può esimere e vorrà vedere la vettura per confermare i requisiti. In teoria.

Perché nella pratica i casi sono molto, molto rari (ai clubs non paice perdere quote di iscrizione...).




pwalteralex
00sabato 24 dicembre 2011 15:16
Re: Re: Re: Re:
racunis, 24/12/2011 14.39:



Può farlo. I requisiti sono opposti a quelli che ne hanno permesso il rilascio: iscrizione a club ASI, carrozzeria in ordine e conforme all'originale, motore originale o compatibile con quelli previsti per quello specifico modello, interni decorosi e compatibili con un uso diligente in 20 anni di vita. Chiaro che se il Commisario di Club riceve dall'ASI una richiesta per controllo, non si può esimere e vorrà vedere la vettura per confermare i requisiti. In teoria.

Perché nella pratica i casi sono molto, molto rari (ai clubs non paice perdere quote di iscrizione...).









Se non leggo male, tra le righe sembri dire che l'iscrizione ad un autoclub sia obbligatoria per mantenere il certificato ASI.
Altrimenti quale canale utilizzerebbe l'associazione per comunicare la revoca?

Alla fine mi sembra di capire che l'iscrizione ad un'autoclub collegato all'ASI non è strettamente obbligatoria ma da consigliare vivamente.

Mi informerò a Gennaio per l'iscrizione.
Peccato che SC non sia riconosciuta dall'ASI.



Felice.Terlizzi
00sabato 24 dicembre 2011 16:43
Re: Re: Re: Re: Re:
pwalteralex, 24/12/2011 15.16:





Se non leggo male, tra le righe sembri dire che l'iscrizione ad un autoclub sia obbligatoria per mantenere il certificato ASI.
Altrimenti quale canale utilizzerebbe l'associazione per comunicare la revoca?

Alla fine mi sembra di capire che l'iscrizione ad un'autoclub collegato all'ASI non è strettamente obbligatoria ma da consigliare vivamente.

Mi informerò a Gennaio per l'iscrizione.
Peccato che SC non sia riconosciuta dall'ASI.





Che io sappia, l'ASI può rilasciare l'attestato di storicità anche ai non soci, dietro pagamento di una somma forfettaria.

Il certificato di storicità è valido ai fini fiscali (esenzione pagamento della tassa di proprietà, ipt ridotta, ecc.), la tessera del club federato ASI è solitamente richiesta dalle compagnie assicurative ogni anno, in aggiunta al certificato di storicità, ovviamente, per ottenere una polizza a condizioni vantaggiose anche se questa non è la regola, la mia compagnia assicurativa, infatti, non mi ha mai richiesto la tessera del club.




Stoccarda.
00sabato 24 dicembre 2011 17:07
Re: Un po' d'ordine...
racunis, 23/12/2011 18.56:


...
A tal proposito, va detto che alcune persone, specie anziani con vetture fino a 1.2-1.3 litri, non la fanno storica perché - essendo in 1^ classe con tutti i benefici - pagano un premio molto basso, praticamente quello che costerebbe la polizza e l'iscrizione ad un club: magari è l'unico contratto assicurativo che hanno e non vogliono perdere la 1^ classe qualora decidessero di acquistare una nuova auto (o anche una usata moderna).





Scusa Racunis, perché dovrebbero perdere la classe di merito?
Facciamo l'esempio della persona che abbia un'auto non storica assicurata in 1^ classe.
Nel momento in cui il veicolo diventa storico e cambia il tipo di assicurazione dovrebbe mantenere sempre la 1^ classe.
Se poi vuole acquistare una seconda automobile non storica, la classe di merito non sarebbe sempre la 1^?
Grazie,
racunis
00sabato 24 dicembre 2011 18:27
Re: Re: Un po' d'ordine...
Stoccarda., 24/12/2011 17.07:




Scusa Racunis, perché dovrebbero perdere la classe di merito?
Facciamo l'esempio della persona che abbia un'auto non storica assicurata in 1^ classe.
Nel momento in cui il veicolo diventa storico e cambia il tipo di assicurazione dovrebbe mantenere sempre la 1^ classe.
Se poi vuole acquistare una seconda automobile non storica, la classe di merito non sarebbe sempre la 1^?
Grazie,



Non tutte le Compagnie che praticano polizze per vetture d'epoca applicano il sistema Bonus-Malus, pertanto in tal caso perderesti la classe... inoltre, per converso, non è detto che se tu volessi ritornare ad una moderna, la Compagnia a cui ti rivolgi (non necessariamente la stessa) ti riconosca la classe di polizza storica, sapendo bene che ha una valenza diversa.




racunis
00sabato 24 dicembre 2011 18:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Felice.Terlizzi, 24/12/2011 16.43:



Che io sappia, l'ASI può rilasciare l'attestato di storicità anche ai non soci, dietro pagamento di una somma forfettaria.

Il certificato di storicità è valido ai fini fiscali (esenzione pagamento della tassa di proprietà, ipt ridotta, ecc.), la tessera del club federato ASI è solitamente richiesta dalle compagnie assicurative ogni anno, in aggiunta al certificato di storicità, ovviamente, per ottenere una polizza a condizioni vantaggiose anche se questa non è la regola, la mia compagnia assicurativa, infatti, non mi ha mai richiesto la tessera del club.




Scritto così, IMHO, può generare confusione in un neofita: io ho compreso che dicendo certificato di storicità intendi dire Attestato di Storicità (AS), ma potrebbe essere confuso col Certificato di Identità, ovvero la ex-Omologazione.

Ricapitolando in sintesi:

|> Attestato di Storicità: valido ai fini fiscali (sostanzialmente inutile per la Lombardia ed altre Regioni), costo 20 €;

|> Certificato di Rilevanza storica: valido ai fini circolatori (utilità a seconda dei casi), costo 20 €;

|> Certificato di Identità: ha sostituito l'Omologazione, è superiore agli altri due e li rende di fatto inutili (tanto che l'ASI li concede gratuitamente su richiesta), costo 105 €.

Quest'ultimo richiede necessariamente l'iscrizione ad un club federato ASI, perché sono questi ad organizzare le sedute di certificazione ed i Commissari di club lavorano insieme ai Commissari ASI.




pwalteralex
00domenica 25 dicembre 2011 01:53
Anche a me l'assicurazione ha chiesto solo il certificato ASI, oltre ovviamente ai documenti dell'auto (libretto, CDP, etc.). Nessuna richiesta di iscrizione a club.
Per ottenere una tariffa ancora più vantaggiosa mi ha richiesto invece l'attestato di rischio della mia auto (1ma classe).

Per quanto al certificato ASI, sul sito asifed.it si viene rimandati ai club riconosciuti.
Ho letto anch'io che si può fare da soli (con tempistiche mediamente più lunghe).

Di nuovo: sembra che l'associazione ad un club riconosciuto non sembra essere obbligatoria ma fortemente consigliata.

Buon Natale a tutti [SM=g27985]
Stoccarda.
00domenica 25 dicembre 2011 02:28
Re: Re: Re: Un po' d'ordine...
racunis, 24/12/2011 18.27:



Non tutte le Compagnie che praticano polizze per vetture d'epoca applicano il sistema Bonus-Malus, pertanto in tal caso perderesti la classe... inoltre, per converso, non è detto che se tu volessi ritornare ad una moderna, la Compagnia a cui ti rivolgi (non necessariamente la stessa) ti riconosca la classe di polizza storica, sapendo bene che ha una valenza diversa.







Purtroppo, confermi un sospetto che avevo da tempo.
Bisogna documentarsi per bene prima di passare dall'assicurazione "ordinaria" a quella storica!
Suppongo, comunque, che non ci sia alcun problema ad assicurare un'automobile d'interesse storico con una polizza "ordinaria".
Buona notte,
racunis
00domenica 25 dicembre 2011 09:03
Re: Re: Re: Re: Un po' d'ordine...
Stoccarda., 25/12/2011 02.28:



Purtroppo, confermi un sospetto che avevo da tempo.
Bisogna documentarsi per bene prima di passare dall'assicurazione "ordinaria" a quella storica!
Suppongo, comunque, che non ci sia alcun problema ad assicurare un'automobile d'interesse storico con una polizza "ordinaria".
Buona notte,



Non ho un contratto "moderno" dal 2008: in quell'anno, finita l'estate, ho disdetto il contratto dell'Alfa Spider (ero in 9^ classe, avendolo stipulato ex-novo nel 2002, quando ho acquistato l'auto). La disdetta è stata fatta dopo che all'Agenzia mi hanno risposto che non avrebbero mai riconosciuto un contratto storico come classe (volevo fermare la 450SE per restaurarla e trasferirne il contratto sull'Alfa) e che quindi mi avrebbero reinserito in 14^ oppure, se avessi conservato il contratto in essere per la Spider, me ne avrebbero fatto un secondo per altra auto sempre in 9^ classe.

Quest'ultima risposta è stata la cartina di tornasole dell'atteggiamento delle Compagnie: esse non preferiscono gli utenti in 1^ classe. Il cliente preferito è colui che OBBLIGATO (PER SVARIATI MOTIVI) A STIPULARE UN NUOVO CONTRATTO, ENTRA IN CLASSI DI MERITO ELEVATE PUR ESSENDO UN CLIENTE DA 1^ CLASSE. In poche parole, non provoca sinistri, ma paga premio da sinistrato: è questo cliente-tipo che le Compagnie cercano sempre, disposte persino a disdettare le polizze a clienti in 1^ classe da secoli pur di far posto a clienti come questi!! In alternativa all'ottimo - cioé il precedente - è gradito anche il cliente-multi, cioé colui che, pur in 1^ classe, stipula altri contratti familiari: sono tutti in 1^, è vero, ma sono più di uno, il che li paragona ad un contratto in classe molto più elevata.

Insomma, questo è lo scenario. Una sola scusante alle Comapgnie: l'entità delle truffe. Ma è scusa relativa, dato che la loro banca dati è sufficiente per individuare i trasgressori... solo che manca il senso di responsabilità.

Concludo dicendo che il sistema si può efficenziare in un solo modo: polizze con franchigia elevata, diciamo tra i 5-10mila € (secondo la potenza/kg dell'auto. Potenza effettiva - s'intende - non fiscale, quest'ultimo è parametro obsoleto, ma piace molto alle Compagnie perché sale continuamente con l'incremento medio delle cilindrate). Con questo espediente si ridurrebbero molto le truffe, specie quelle di basso-medio livello (sono la stragrande maggioranza), sarebbe un vantaggio per chi ha nulla o bassa incidentalità (risparmia la discesa di 14 anni da classe 14^ a classe 1^), sarebbe un forte deterrente per chi ha invece incidentalità media ed elevata, perché a forza di pagare di tasca propria forse imparerà a guidare più responsabilmente. Certo, gli Agenti delle Compagnie dovranno cercare il "business" in altre tipologie di polizze... forse così diventeranno veri iprenditori, non dei "parastatali" ai quali il grosso del portafoglio è costituio da RC obbligatoria (che per giunta non è molto appetibile dalle Compagnie per via dei bassi guadagni o perdite rispetto ai ricavi).



Stoccarda.
00domenica 25 dicembre 2011 09:39
Dammi ancora alcuni chiarimenti.
L'auto storica si può assicurare con una polizza "ordinaria"?
Quali sono i contratti "familiari"?
Grazie,
racunis
00domenica 25 dicembre 2011 09:56
Re:
Stoccarda., 25/12/2011 09.39:

Dammi ancora alcuni chiarimenti.
L'auto storica si può assicurare con una polizza "ordinaria"?
Quali sono i contratti "familiari"?
Grazie,



Perché no? Basta non mostrare alcuna certificazione/attestazione/iscrizione: la Compagnia non può reclamare in quanto basta che uno dichiara di non farne uso storico, ma quotidiano... per la Compagnia questo è il contrario di ciò che normalmente temono.

Le polizze familiari sono quelle per cui se tu hai un contratto pre-esistente in classe n^ e vuoi assicurare un'ulteriore auto (nuova o usata) per l'uso a qualche familiare (moglie, figlio, etc.), questa sarà inserita nella stessa classe n^. Non tute le Compagnie la fanno e non tutte hanno le stesse condizioni... ma sono arretrato al 2008, poi non mi sono più interessato (anche perché sono single, mia madre non ha la patente da parecchio tempo, mio padre è morto quasi 20 anni fa e mia sorella è sposata da quasi altrettanto...:-D).


Stoccarda.
00domenica 25 dicembre 2011 10:26
Re: Re:
racunis, 25/12/2011 09.56:



Perché no? Basta non mostrare alcuna certificazione/attestazione/iscrizione: la Compagnia non può reclamare in quanto basta che uno dichiara di non farne uso storico, ma quotidiano... per la Compagnia questo è il contrario di ciò che normalmente temono.

Le polizze familiari sono quelle per cui se tu hai un contratto pre-esistente in classe n^ e vuoi assicurare un'ulteriore auto (nuova o usata) per l'uso a qualche familiare (moglie, figlio, etc.), questa sarà inserita nella stessa classe n^. Non tute le Compagnie la fanno e non tutte hanno le stesse condizioni... ma sono arretrato al 2008, poi non mi sono più interessato (anche perché sono single, mia madre non ha la patente da parecchio tempo, mio padre è morto quasi 20 anni fa e mia sorella è sposata da quasi altrettanto...:-D).





Esaustivo!

Ho capito, concluso il corso di studi per il rilascio del CRS, dovrò rimettermi a studiare e conseguire anche la specializzazione in "diritto delle assicurazioni". [SM=g28000]

Quante complicazioni [SM=g28001]
pwalteralex
00domenica 25 dicembre 2011 11:46
Re: Re: Re: Re: Re: Un po' d'ordine...
racunis, 25/12/2011 09.03:



Non ho un contratto "moderno" dal 2008: in quell'anno, finita l'estate, ho disdetto il contratto dell'Alfa Spider (ero in 9^ classe, avendolo stipulato ex-novo nel 2002, quando ho acquistato l'auto). La disdetta è stata fatta dopo che all'Agenzia mi hanno risposto che non avrebbero mai riconosciuto un contratto storico come classe (volevo fermare la 450SE per restaurarla e trasferirne il contratto sull'Alfa) e che quindi mi avrebbero reinserito in 14^ oppure, se avessi conservato il contratto in essere per la Spider, me ne avrebbero fatto un secondo per altra auto sempre in 9^ classe.

Quest'ultima risposta è stata la cartina di tornasole dell'atteggiamento delle Compagnie: esse non preferiscono gli utenti in 1^ classe. Il cliente preferito è colui che OBBLIGATO (PER SVARIATI MOTIVI) A STIPULARE UN NUOVO CONTRATTO, ENTRA IN CLASSI DI MERITO ELEVATE PUR ESSENDO UN CLIENTE DA 1^ CLASSE. In poche parole, non provoca sinistri, ma paga premio da sinistrato: è questo cliente-tipo che le Compagnie cercano sempre, disposte persino a disdettare le polizze a clienti in 1^ classe da secoli pur di far posto a clienti come questi!! In alternativa all'ottimo - cioé il precedente - è gradito anche il cliente-multi, cioé colui che, pur in 1^ classe, stipula altri contratti familiari: sono tutti in 1^, è vero, ma sono più di uno, il che li paragona ad un contratto in classe molto più elevata.

Insomma, questo è lo scenario. Una sola scusante alle Comapgnie: l'entità delle truffe. Ma è scusa relativa, dato che la loro banca dati è sufficiente per individuare i trasgressori... solo che manca il senso di responsabilità.

Concludo dicendo che il sistema si può efficenziare in un solo modo: polizze con franchigia elevata, diciamo tra i 5-10mila € (secondo la potenza/kg dell'auto. Potenza effettiva - s'intende - non fiscale, quest'ultimo è parametro obsoleto, ma piace molto alle Compagnie perché sale continuamente con l'incremento medio delle cilindrate). Con questo espediente si ridurrebbero molto le truffe, specie quelle di basso-medio livello (sono la stragrande maggioranza), sarebbe un vantaggio per chi ha nulla o bassa incidentalità (risparmia la discesa di 14 anni da classe 14^ a classe 1^), sarebbe un forte deterrente per chi ha invece incidentalità media ed elevata, perché a forza di pagare di tasca propria forse imparerà a guidare più responsabilmente. Certo, gli Agenti delle Compagnie dovranno cercare il "business" in altre tipologie di polizze... forse così diventeranno veri iprenditori, non dei "parastatali" ai quali il grosso del portafoglio è costituio da RC obbligatoria (che per giunta non è molto appetibile dalle Compagnie per via dei bassi guadagni o perdite rispetto ai ricavi).







Posso dirvi con una certa sicurezza che se si vuole stipulare una polizza "standard" e si possiede già un'altra assicurazione per auto non storica, ci si può avvalere della legge Bersani. Si mentiene così la stessa classe di merito e ottenere tariffe decisamente più basse.
Io pur essendo il classe 1ma, ho fruito di una polizza per autoveicolo storico che ho trovato decisamente più vantaggiosa rispetto alla standard.

Non sono invece sicuro, e Racunis conferma, che si possa utilizzare la classe di merito di un contratto storico per accendere una polizza standard.
Però se la polizza è storica è di tipo bonus malus, non credo che alle compagnie sia ammesso non concedere la legge Bersani.
Sarei cusrioso di sapere quali scuse sarebbero pronti ad utilizzare...

Merry Christmas
Felice.Terlizzi
00lunedì 26 dicembre 2011 11:04
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
racunis, 24/12/2011 18.39:



Scritto così, IMHO, può generare confusione in un neofita: io ho compreso che dicendo certificato di storicità intendi dire Attestato di Storicità (AS), ma potrebbe essere confuso col Certificato di Identità, ovvero la ex-Omologazione.





Hai ragione, hai fatto bene a fare questa precisazione. [SM=g28002]





Stoccarda.
00lunedì 26 dicembre 2011 23:11
Occorre la testimonianza di qualche forumista che sia passato dalla polizza storica a quella "ordinaria".
Grazie,
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