E' da un po' di tempo che mi chiedo cosa animi il centrosinistra nostrano. Mi spiego meglio.
Dei giorni sembra che facciano di tutto per vincere. Attaccano Berlusconi, il suo governo, le leggi
ad personam, mettono in luce contraddizioni, sfornano dati, parlano all'unisono.
Ma il giorno successivo sembra facciano di tutto per perdere. Unipol e finanza rossa, candidano magistrati e procuratori (a proposito, chi ha vinto le primarie a Milano?) offrendo il fiano alle accuse del centrodestra, si dividono praticamente su tutto (dall'Irak ai Pacs), litigano dalle prime pagine dei giornali, si fanno gli sgambetti.
Questa dualità ormai continua da mesi (e, a mio avviso, continuerà fino alle elezione) e sinceramente mi ha stufato. Allora mi sono chiesto: cosa porta così tanti politici ad ondeggiare come pendoli di un vecchio cucù?
La risposta che mi sono dato è che siano mossi da una voglia ed una paura. La prima è la voglia di togliere Berlusconi da Palazzo Chigi (cosa del tutto legittima visto che l'Unione si fonda sull'anti-berlusconismo). La seconda è la paura di governare. Ed anche questa è legittima. E' sempre troppo comodo stare all'opposizione e criticare (D'Alema da questo punto di vista è il migliore) ma quando si tratta di
fare, beh, qui casca l'asino (ho già parlato di D'Alema?
).
Il governo Prodi è andato tutto sommato bene finché c'era un obbiettivo comune (entrare in Europa) ma quando l'obbiettivo è stato raggiunto l'allora maggioranza si è sfaldata a causa delle diverse idee dei vari pariti.
Adesso come adesso l'obbiettivo del centrosinistra è di scalzare dal governo il centrodestra. Una volta che dovesse accadere, che ne sarà dell'Unione?