Poesia Mortale

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themonster91
00giovedì 13 gennaio 2005 18:20
Non ti temo, o Morte
Signora nera che s'aggira per ogni luogo
Con l'oscura falce in mano
Non temo la tua falce
Non il tuo venire
So che ci osservi
E stai solo aspettando il momento giusto
Per tagliare la nostra spiga
Dal tua giardino
Prova a chiudere gli occhi
Mentre leggera la falce taglia la spiga
Potrai vedere la persona morire
La vedrai in tutta la sua malattia
O il suo stupore
O rassegnazione...
Non temo la tua mano
La fredda mano di Morte
La gelida mano che ti prenderà l'anima
Mi prenderai per mano
E mentre il mio corpo cadrà a terra senza vita
Mentre ricadrà vuoto e inutile su se stesso
La mano incorporea della mia anima
Resterà salda alla tua
E allora chissà dove mi porterai
Chissà cosa ci sarà dopo
Ci sarà memoria?
Ci sarà rancore?
Ci sarà odio?
O ci sarà amore?
Io non ti temo, oscura signora,
Ma non ti aspetto
Finchè avrò motivi per cui vivere
Vivrò
Ma quando i miei motivi non ci saranno più
Quando non vorrò più vivere
Allora sarò io a cercarti
Aspettami!



Gli uomini mi temono
Hanno paura di me
Solo Sofferenza viene temuta più di me
Eppure alcuni vengono a me
E lo fanno di loro iniziativa
Ma se qualcuno non riesce a venire a me
Se lo “salvano” prima
Lo rinchiudono in un ospedale
Per “guarirgli” la mente
Perché?
Che c’è di male nel preferire me
A una vita di sola sofferenza?
Perché mi odiate?
La colpa non è mia
Non sono io che vi uccido
E’ l’uomo
E’ la malattia
Siete voi stessi
Io non faccio niente
Mi limito semplicemente a tagliare
La vostra spiga vuota dal mio giardino
Io vi libero l’anima
Siete voi uomini che vi uccidete
Da soli



Uno strillo acuto mi assorda le orecchie
Non sento altro che quello
La mia vista è offuscata
Mi gira la testa
Il proiettile deve essermi passato molto vicino
Devo raggiungere al più presto quella trincea
E’ la mia unica salvezza
Ahia…
Mi sento bruciare terribilmente lo stomaco
I miei nervi sono come impazziti
Che mi sta succedendo?
Ormai non vedo quasi più niente
Il bruciore mi confonde
Non capisco più niente
Mi accascio a terra
La trincea è così vicina
Ma presto non vedo più neanche quella
Non vedo niente
Sento, però
Sento il freddo vessillo di Morte
Che mi viene a prendere
Per portarmi via da quest’ inferno
Viene a salvarmi
Vedo una figura scura che si avvicina
Mi porge la mano fredda
Il poco sangue che mi è rimasto in corpo
Si gela in un momento
Un vento gelido mi taglia il volto
Le prendo la mano
La mia guerra è finita, ora.
Quando finirà la vostra?
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