Riforma dei municipi

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marcox2110.
00mercoledì 23 novembre 2011 20:33
tocca anche a Genova?
A Roma hanno appena approvato la riforma dei municipi, a Genova inizia a parlarsene oggi, io proporrei:

crearne 5

Ponente, ca. 120.000 abitanti: formato dagli attuali municipi VI° ponente + VII° medio ponente, sopprimendo l'assurdo comune di Mele, staccando la zona da Crevari compresa a Vesima cedendola al comune di Arenzano e cedendo Campi al municipio Val Polcevera

Val Polcevera , ca. 100.000 abitanti: attuale municipio V° acquisendo l'unità urbanistica di Campi, quella di Campasso e sopprimendo accorpando a se i cinque assurdi comuni cintura Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Serra Riccò e Sant'Olcese


Centro ca. 160.000 abitanti: costituito dagli attuali municipi I° centro est e II° centro Ovest con la differenza che il primo acquisirebbe l'unità urbanistica della Foce (che ormai indiscussamente è centro a tutti gli effetti) e il secondo cederebbe Campasso al municipio Val Polcevera

Val Bisagno ca. 140.000 abitanti: attuali municipi III Media e IV Bassa Val Bisagno fondendo a sè i comuni di Davagna e Bargagli

Levante ca.125.000 abitanti: aggregando gli attuali municipi VIII Medio Levante e IX Levante, il primo cederebbe il quartiere della Foce al municipio Centro



A Levante si potrebbe creare il municipio del Golfo Paradiso da Bogliasco a Camogli circa 35.000 abitanti e a Ponente quello della Riviera Genovese, Cogoleto + Arenzano + Vesima/Crevari, circa 25.000 abitanti.

titoit
00giovedì 24 novembre 2011 09:19
Mi sembra che tu stia un po’ confondendo le cose.
Un conto sono i Municipi, entità di suddivisione di un Comune di grandi dimensioni (le ex Circoscrizioni per intenderci). Non mi pare che abbia senso ridurli ancora a Genova. Andrebbero riformati nella sostanza, ovvero dovrebbero essere eliminati gli organi politici (Presidente, consiglio) e lasciati solo come apparato amministrativo-gestionale aventi competenza su specifiche squadre di manutenzione (ASTER) o igiene urbana (AMIU). Questo per facilitare interventi di manutenzione ordinaria che è lasciata totalmente allo sbando ed è paralizzata dall’intreccio di incapacità e incompetenza.
Altra cosa sono i Comuni piccoli, per i quali nella riforma di quest’estate si vagheggiava la soppressione. Pare che questo disegno sia tramontato. E meno male, visto che i piccoli Comuni sono un presidio del territorio soprattutto per le piccole comunità che altrimenti sarebbero lasciate a sé stesse.
marcox2110.
00giovedì 24 novembre 2011 19:18
L'obiettivo è proprio quello di ridurre gli enti amministrativi semplificando la struttura governativa del territorio.
Succede così in tutta europa, da anni.
Qui hai anche la pecuiliarità che i municipi, che io ho disegnato sulla base dell'orografia, hanno nella configurazione proposta caratteristiche omogenee all'interno di esse.
Per esempio il riviera genovese o il golfo paradiso potrebbero puntare sul "turismo balneare/escursionistico", il valpolcevera sulle "strutture produttive", il levante sulla "residenzialità", il ponente sulla "logistica", il valbisagno su "servizi e terziario". Mi rendo conto che detta così è molto semplice ma il concetto da perseguire credo sia questo.
Non ha assolutamente senso frazionare ulteriormente i già piccoli municipi che abbiamo oggi, bisogna andare nella direzione contraria accorpando laddove possibile per ridurre le poltrone e allo stesso tempo avere un ente che, annullando il comune centrale, semplifichi la gestione di ciascuna sua macro-area (o distretto, o circondario, ognuno li chiama come vuole) sulla base delle peculiarità socio-economiche e strutturali dello stesso.
giambo64
00giovedì 24 novembre 2011 19:23
Accorpare i piccoli comuni è ottimo, dividere quelli grandi è assurdo.
Le municipalità o circoscrizioni che siano vanno cancellate, non sono solo inutili, sono dannose.
A Genova sono responsabili dello sfacio del trasporto pubblico, se le corsie gialle sono sparite è grazie a loro.
Se una città viene divisa in tanti governi non potrà mai avere una politica coerente in settori come il TPL, una giunta sola deve decidere in base al programma che l' ha fatta eleggere.
marcox2110.
00giovedì 24 novembre 2011 19:28
Re:
giambo64, 24/11/2011 19.23:

Accorpare i piccoli comuni è ottimo, dividere quelli grandi è assurdo.
I municipi o circoscrizioni che siano vanno cancellati, non sono inutili, sono dannosi.




Se ho capito bene dici proprio quello che penso io.
Va vista la riforma complessiva del territorio.
Accorpare Arenzano e Cogoleto. Accorpare mele all'area sestri-voltri.
Accorpare i 5 assurdi piccoli comuni di cintura a bolzaneto rivarolo e pontedecimo. Così come Davagna e Bargagli alla valbisagno tutta.
E staccare queste macro aree dal centro con sistemi di governo territoriali snelli e il più possibile vicini ai cittadini.
Il golfo paradiso per me potrebbe essere un comune unico, da bogliasco ad avegno fino giù a punta chiappa.

Stesso discorso anche per le vallate di cintura, valle stura, valle scrivia e val trebbia.

Per questo dico una decina di grandi comuni e basta. La provincia avrebbe un ruolo semplicemente di tenere insieme l'intera suddivisione, magari coordinare i temi più di vasta scala (trasporti e rifiuti per esempio) ma i compiti di amministrazione, governo e gestione rimarrebbero delegati ai municipi/distretti.

E smettiamola di parlare di città metropolitana che genova di metropolitano come intendono loro non ha nulla.
giambo64
00giovedì 24 novembre 2011 19:33
Pensa la difficoltà di fare un tram in val Bisagno se le competenze sono di due comuni invece che uno!
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