Ognuno ha il suo punto di vista su questa faccenda e nn voglio entrare nel merito dei pareri "molto personali" che avete.
Questi "signori" fanno del ricatto la loro arma, si sottraggono al confronto.............
ma noi siamo andati in casa loro e l'America con le sue bombe ha distrutto il paese, quello era confronto
Somalia: la giornalista uccisa!.......... ancora un mistero....forse aveva fatto un servizio "scottante" ed.....è stata uccisa
Come detto mi spiace per l'italiano ucciso, ma nn parlatemi di "eroismo" xchè è tutt'altra cosa. Era in Iraq x fare la guerra a modo suo. con una paghetta di appena 2000$ al giorno, assoldato da una società di sicurezza(
)americana, e ancora nn si sa che ruolo aveva in questa guerra, certo nn stava con la croce rossa.
Gli "eroi" nn sono questi, ma chi ha veramente dato la propria vita x salvare gli altri
SALVO D'ACQUISTO, carabiniere,
Medaglia d'Oro al valor militare alla memoria.
Il giovane appena 23 enne, era nato a Napoli nel 1920.
Come tanti meridionali, si era arruolato nei Carabinieri nel 1939. L'anno successivo, aggregato alla 608a Sezione dell'Aeronautica, era stato trasferito in Africa settentrionale. Era tornato in Italia, nel 1942, per
seguire un corso per sottufficiali a Firenze. L'8 settembre 1943 lo colse a Roma, dove con il grado di vicebrigadiere, fu assegnato alla caserma dei carabinieri di Torre in Pietra.
In quella località, la sera del 22 settembre, un'esplosione, avvenuta in una vicina caserma abbandonata dalle Guardia di Finanza, uccise due militari tedeschi e ne ferì alcuni altri che vi si erano acquartierati. L'esplosione fu considerato un attentato, mentre invece sembra che alcune bombe a mano, dimenticate dalle "Fiamme gialle" in una cassa, erano esplose quando i tedeschi vi si erano messi a curiosare.
Con la tesi dell'attentato, nello stesso giorno fu organizzato un rastrellamento e il mattino dopo i tedeschi si presentarono alla Stazione dei carabinieri trascinandovi 22 civili, fermati casualmente nei dintorni: per dare una sembianza di legalità a quello che si proponevano di fare, chiesero la presenza del comandante della Stazione.
Il maresciallo non c'era e il vice brigadiere D'Acquisto fu costretto a seguire i tedeschi con i loro prigionieri sino a Palidoro. Dopo un sommario interrogatorio, durante il quale ciascuno professò la propria estraneità al fatto, l'ufficiale che comandava il drappello tedesco ordinò che a tutti i 22 civili fosse data una pala perché si scavassero la fossa. Il triste compito fu iniziato a mezzogiorno, alle ore 17 era terminato. A questo punto il vice brigadiere, comprese che i tedeschi avrebbero veramente ucciso tutti i prigionieri, e per salvare i 22 innocenti si accusò del preteso attentato.
D'Acquisto fu fucilato sul posto. I civili vennero tutti rilasciati."" (Nota di Antonio Gaito)
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