“E' evidente che Polimetys non ha mai dato un esame universitario di "antropologia biblica", altrimenti conoscerebbe la corretta concezione sulla natura umana!”
Veramente sono interi post che spiego qual è l’antropologia veterotestamentaria, e la mia discussione con Primula ne è un’abbondante documentazione. Il problema è se questa sia anche l’antropologia del NT, o per meglio dire dei suoi autori. Infatti ho scritto in relazione a Mt: “Questo ovviamente è un uso possibile del versetto, non l'unico, c'è anche chi in "anima" legge un "vita spirituale", nel senso che le persone non possono privarti della tua fede se non vuoi.” (Questa è proprio la lettura di Ravasi, molto semplificata, nel suo libro intitolalo “Breve storia dell’anima”) Non so cosa tu ti illuda di sapere, conosco le letture alterative di questo passo, e anzi, come sa ogni buon cattolico, Ravasi ha riproposto quella lettura di Mt da te citata proprio due settimane fa su Famiglia Cristiana nella pagina di lessicologia biblica (sta tenendo una serie di articoli settimanali dove viene commentata una parola del lessico biblico ogni volta diversa). Ora, appurato il fatto che tutte le presunte rivelazioni che credi di darmi in realtà sono semplicemente pareri che qualunque antichista conosce perfettamente, è altrettanto ovvio che non sono il parere di una realtà unanime in quanto il dibattito sull’antropologia neotestamentaria è vastissimo, e non sarai certo tu a risolverlo. In questo caso trovo le letture che schiacciano il testo neotestamentario sull’antropologia veterotestamentaria del tutto insufficienti, soprattutto alla luce di quel nuovo contesto antropologico del giudaismo del II tempio. Ad ogni modo vediamo perché ritengo insufficienti le interpretazioni alternative:
““L’interpretazione di Matteo 10:28 conferma anche questo. Il cristiano, dice Gesù, non teme la morte, poiché la sua psyche vivrà nell’era messianica”. (R. Laurin, ‘The Concept of Man as a Soul’, ET, 72 (1961), p. 133)”
Gesù non dice che la sua psychè rivivrà, ma che gli uomini non la possono uccidere, se la psychè è la persona allora la si può uccidere eccome, inoltre non si spiegherebbe il parallelo con “corpo”, anch’esso è resuscitabile infatti.
“Anche Matteo 10:28 non insegna l’immortalità dell’anima, ma sottolinea che non é l’uccisione del corpo a determinare il destino ultimo dell’uomo, bensì Dio”.”
E’ evidente che non è l’uccisione del corpo a determinare il destino dell’uomo, ma questa non è una risposta a quanto dice il versetto. Si dice che gli uomini possono uccidere il corpo e non l’anima, ma se l’anima è la persona, perché si dice che gli uomini non la possono uccidere? Qui non c’è scritto “la uccidono, ma poi si può resuscitare”, c’è scritto “non la possono uccidere”, il che non ha senso se psychè è la persona. Da capo: perché c’è la contrapposizione con “corpo”? Perché si dice si può uccidere il corpo e non l’anima?
““Matteo 10:28 non insegna l’immortalità potenziale dell’anima, bensì il carattere irreversibile del giudizio di Dio sull’impenitente”.
La prima parte della frase fa un’affermazione ma non la argomenta, la seconda parte dice una cosa giusta, cioè che si parla anche del giudizio di Dio irreversibile che può far perire corpo e anima nella Geenna. Ma ricordando cosa dice questa seconda parte, non si è ancora commentata la prima.
“Effettivamente, la tesi dualistica non può stare in piedi”
Nessuno qui è dualista, neppure i cattolici. Crediamo che l’anima sia la forma del corpo, il che è ilemorfismo, di scia aristotelico-tomista, il che non c’entra nulla col dualismo platonico-agostiniano. Ma suppongo che sto parlando arabo dunque mi fermo.
“poiché gli scrittori del Nuovo Testamento “non considerano l’anima come qualcosa d’intrinsecamente immortale, dal momento che essa può essere distrutta da Dio (Matteo 10:28 cfr. Luca 12:4-5)”. (J. Osei-Bonsu, ‘Anthropological Dualism in the NT’, SJT, 40 (1987), p. 590).”
Una scoperta sconvolgente visto che come ripeto da 20 post neppure i cattolici considerano l’anima intrinsecamente immortale, cioè immortale per essenza come fa Platone, bensì immortale perché Dio vuole che lo sia, cioè non per essenza intrinseca ma per concessione divina che la fa sussistere nell’essere.
“L’uccisione ad opera degli uomini non fa che togliere temporaneamente la vita, poiché Dio può restituirla.”
Da capo, non c’è scritto “possono ucciderti temporaneamente la psychè”, c’è scritto “non la possono uccidere”, ergo qui non è la persona.
“chiudo con questa ciliegina. Anche il noto biblista cattolico Gianfranco Ravasi concorda su questo punto dicendo:”
Il quale è l’unico a dire cose sensate, il problema è che voi non le potete comprendere perché non avete ancora capito un tubo di quello che sostengono i cattolici circa l’anima. Per l’ennesima volta: noi non siamo dualisti, c’è un intero capitolo del catechismo che si intitola “Corpore et anima unus”, ma, come già detto, non siamo neppure monisti. Non avete le categorie mentali per poter inquadrare il nostro pensiero, le pacchiane semplificazioni che vi ha messo in testa la WTS; sia sulla trinità sia sull’escatologia cattolica, sono un grosso impiccio di cui dovrete liberarvi se corrette capire cosa affermino i testi cattolici che leggente. Siccome non avete ancora capito un tubo, ve lo faccio dire dal papa cosa pensano i cattolici, e badate che sono parole di quarant’anni fa, tanto per farvi capire come le questioni che voi pensiate siano chissà che cosa sono nel dibattito accademico da decenni: “Oggi abbiamo riscoperto l’indivisibilità dell’uomo; viviamo con rinnovata intensità la nostra corporeità e la sperimentiamo come necessaria modalità per realizzare l’unico essere dell’uomo. Da qui possiamo comprendere in un modo nuovo il messaggio biblico, che non promette l’immortalità dell’anima separata dal corpo, ma a tutto l’uomo”(Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Brescia, 2005, Queriniana, pag 337)
Ora, siccome sono persuaso del fatto che avrai capito ben poco delle tre righe sopra riportate, magari addirittura pensando che il papa parli come la WTS dell’anima, ti dirò solo che finché non capirai la differenza tra ilemorfismo e dualismo sei destinato ad equivocare questa e mille altre affermazioni cattoliche anti-dualistiche. E per carità, invece di buttarti su un motore di ricerca internettiano per tentare di capire quello che ti ho scritto (onde evitare di prendere altri abbagli visto che in rete può scrivere qualsiasi incompetente che non sa una parola di greco), comprati un manuale universitario di antropologia teologica cattolica al fine di illuminarti su cosa credano i cattolici dell’anima.
“Ti invito caldamente anche a leggere il libro La Tua Parola è verità,
www.vegragraph.net che dedica un lungo capitolo alla questione antropologica dell'anima e dell'inferno, oltre ad altri importanti soggetti (trinità, nome divino, escatologia...)”
Io non leggo pubblicazioni stampate da case editrici non scientiche, non ho tempo da perdere con un miscuglio di semplificazioni spacciate per aggiornamento filologico. Questi sono problemi che si dibattono da un secolo, e non sarà certo una pubblicazione della mitica vegragraph ad illuminarmi sui termini del dibattito.
Ad maiora