autoritarismo e violenza

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eptadone
00domenica 25 maggio 2008 03:17
chiaramente ci troviamo di fronte a una bella gatta da pelare...


Ecco il racconto di una docente di Storia testimone oculare
degli scontri dell'altra sera davanti alla discarica di Chiaiano
"Così ho visto i poliziotti scatenati
picchiare donne e persone anziane"
"Ho avuto la netta sensazaione che tutto fosse preordinato. Una carica non motivata
La gente aveva le braccia alte, quelli strappavano gli orologi per farle abbassare"



NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza suglia scontri di ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto".

Ecco il racconto della professoressa Di Guida

"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra".

"Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare".

"Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".

Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)

(24 maggio 2008)


eptadone
00domenica 25 maggio 2008 03:19
così si risolvono i problemi - mi sa che faccio meglio a restarmene in Germania....

Mentre ancora si fanno i conti con le violenze di ieri e c'è chi denuncia la mano pesante della polizia, la tensione si rialza improvvisamente. Accade quando si diffonde la notizia che nell'elenco delle discariche da aprire c'è anche quella di Chiaiano. Il passaparola raduna decine di persone che si attestano dietro un autobus messo di traverso sulla strada. Alcuni tecnici dell'Anm tentano di spostarlo senza successo. I disordini cominciano verso le 11, la polizia carica, bersagliata da pezzi di legno, sassi e alcune bombe carta. Un ragazzo resta ferito. La tensione è altissima. "Assassini" è l'urlo che si alza alla volta dei poliziotti. Dai manifestanti parte un nuovo lancio di bombe carta verso le forze dell'ordine in assetto antisommossa che non reagiscono e indietreggiano. Altri due manifestanti rimangono lievemente feriti cadendo. Dall'altra parte un agente rimane ustionato da una bottiglia molotov. Un altro funzionario resta contuso.

Poi la situazione si calma, anche perché si viene a sapere che il sottosegretario Guido Bertolaso incontrerà a partire da domani le autorità locali dei comuni dove dovranno essere realizzate le discariche. I manifestanti, però, non abbassano la guardia e creano una barriera con cassonetti della nettezza urbana lungo la strada che porta alla discarica. Intorno stendono decine di metri di catene e di filo spinato. Un modo d'agire che fa dire al pm Mario Di Iorio quanto quella di questi giorni "sia una vera e propria guerriglia".

Nel tardo pomeriggio parte il corteo, pacifico. In prima fila c'è anche una bimba ferita al braccio negli scontri di ieri sera: per tutti e cinquemila il grido di battaglia è uno solo: 'Resistenza, resistenza".

Ma a Roma, Berlusconi e Maroni si telefonano: "Non si torna indietro, non si cede, il problema va risolto". Dietro le barricate i manifestanti si apprestano ad un'altra notte di veglia.

(24 maggio 2008)



la fonte è qui
eptadone
00domenica 25 maggio 2008 03:23
cosa ne pensa l'Europa

La Commissione Europea vigila sulle decisioni prese ieri a Napoli
"Vedremo se sono compatibili con il diritto comunitario"
Ue, misure d'emergenza sui rifiuti
ma il problema strutturale resta
Pd e ex Sinistra Arcobaleno si schierano contro l'uso dell'esercito

Guido Bertolaso e Gianni De GennaroBRUXELLES - Per la Commissione europea le decisioni prese ieri dal governo italiano sul caso rifiuti in Campania sono "misure d'emergenza", ma "i problemi strutturali non sono ancora risolti". Lo ha detto a Bruxelles Barbara Hellferich, portavoce del commissario europeo all'Ambiente, Stavros Dimas. "Speriamo - ha aggiunto - che i provvedimenti adottati ieri dal Consiglio dei ministri a Napoli abbiano un effetto positivo anche se non sta a noi giudicare se funzioneranno". In ogni caso "vedremo se sono compatibili con il diritto comunitario". E nel frattempo da parte del Pd e dall'ex Sinistra Arcobaleno arrivano critiche all'uso dell'esercito a presidio delle discariche.

Hellferich sottolinea che "il problema strutturale non è ancora risolto" e auspica che "l'Italia adotti al più presto misure di gestione dei rifiuti e "applichi il più rapidamente possibile le norme Ue" in materia.

La portavoce ricorda che il 6 maggio scorso la Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte europea di giustizia per non aver rispettato la legislazione comunitaria sulla gestione e sullo smaltimento dei rifiuti.

"Le montagne di spazzatura non raccolte, accumulate per le strade" aveva detto il commissario Ue all'Ambiente motivando il deferimento, "illustrano emblematicamente le minacce per l'ambiente e per la salute umana risultanti da una gestione inadeguata.

Occorre che l'Italia dia priorità all'elaborazione di piani efficienti di gestione dei rifiuti in Campania e nel Lazio, nonché alla realizzazione delle infrastrutture di raccolta e di trattamento necessarie per attuarli correttamente".

Anche se l'emergenza si era ridotta, grazie alla nomina di un nuovo commissario di governo, l'Europa riteneva che le misure adottate "non siano adeguate per risolvere nel lungo periodo la questione dei rifiuti nella regione e impedire il ripetersi dei fatti inaccettabili verificatisi lo scorso anno".

No all'esercito, stop da D'Alema e dalla Sinistra. Bene l'incarico di sottosegretario ad hoc a Guido Bertolaso e bene il coinvolgimento dei sindaci. No all'uso dell'esercito. Pd ed ex Sinistra Arcobaleno giudicano così il piano rifiuti varato dal governo. "Non so bene - spiega Massimo D'Alema - cosa possa fare l'esercito. Anzi, ho l'impressione che la sua evocazione abbia un valore più propagandistico che effettivo perchè non spetta all'esercito garantire l'ordine pubblico non avendone le specifiche competenze". Dubbi anche da parte dell'Idv, categorico il commento di Sandra Lonardo, moglie di Clemente e presidente del Consiglio regionale della Campania: "Temo ci si possa avviare verso un regime". Secco l'altolà dell'ex Sinistra Arcobaleno. Quello adottato dal governo per affrontare l'emergenza rifiuti, taglia corto Pino Sgobio della segreteria del Pdci, "è un modello parafascista", "autoritario e dispotico". L'unico obiettivo delle misure adottate dal Consiglio dei ministri, incalza il Verde Paolo Cento, "è quello di criminalizzare cittadini, movimenti e associazioni che vogliono essere consultati sul futuro del territorio in cui abitano".

(22 maggio 2008)




Vi prego vi prego fate l'opposizione e fatela bene
perchè non voglio dover restare in Germania tutta la vita !
[SM=x584475]
eptadone
00domenica 25 maggio 2008 03:23
cosa ne pensa l'Europa

La Commissione Europea vigila sulle decisioni prese ieri a Napoli
"Vedremo se sono compatibili con il diritto comunitario"
Ue, misure d'emergenza sui rifiuti
ma il problema strutturale resta
Pd e ex Sinistra Arcobaleno si schierano contro l'uso dell'esercito

BRUXELLES - Per la Commissione europea le decisioni prese ieri dal governo italiano sul caso rifiuti in Campania sono "misure d'emergenza", ma "i problemi strutturali non sono ancora risolti". Lo ha detto a Bruxelles Barbara Hellferich, portavoce del commissario europeo all'Ambiente, Stavros Dimas. "Speriamo - ha aggiunto - che i provvedimenti adottati ieri dal Consiglio dei ministri a Napoli abbiano un effetto positivo anche se non sta a noi giudicare se funzioneranno". In ogni caso "vedremo se sono compatibili con il diritto comunitario". E nel frattempo da parte del Pd e dall'ex Sinistra Arcobaleno arrivano critiche all'uso dell'esercito a presidio delle discariche.

Hellferich sottolinea che "il problema strutturale non è ancora risolto" e auspica che "l'Italia adotti al più presto misure di gestione dei rifiuti e "applichi il più rapidamente possibile le norme Ue" in materia.

La portavoce ricorda che il 6 maggio scorso la Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte europea di giustizia per non aver rispettato la legislazione comunitaria sulla gestione e sullo smaltimento dei rifiuti.

"Le montagne di spazzatura non raccolte, accumulate per le strade" aveva detto il commissario Ue all'Ambiente motivando il deferimento, "illustrano emblematicamente le minacce per l'ambiente e per la salute umana risultanti da una gestione inadeguata.

Occorre che l'Italia dia priorità all'elaborazione di piani efficienti di gestione dei rifiuti in Campania e nel Lazio, nonché alla realizzazione delle infrastrutture di raccolta e di trattamento necessarie per attuarli correttamente".

Anche se l'emergenza si era ridotta, grazie alla nomina di un nuovo commissario di governo, l'Europa riteneva che le misure adottate "non siano adeguate per risolvere nel lungo periodo la questione dei rifiuti nella regione e impedire il ripetersi dei fatti inaccettabili verificatisi lo scorso anno".

No all'esercito, stop da D'Alema e dalla Sinistra. Bene l'incarico di sottosegretario ad hoc a Guido Bertolaso e bene il coinvolgimento dei sindaci. No all'uso dell'esercito. Pd ed ex Sinistra Arcobaleno giudicano così il piano rifiuti varato dal governo. "Non so bene - spiega Massimo D'Alema - cosa possa fare l'esercito. Anzi, ho l'impressione che la sua evocazione abbia un valore più propagandistico che effettivo perchè non spetta all'esercito garantire l'ordine pubblico non avendone le specifiche competenze". Dubbi anche da parte dell'Idv, categorico il commento di Sandra Lonardo, moglie di Clemente e presidente del Consiglio regionale della Campania: "Temo ci si possa avviare verso un regime". Secco l'altolà dell'ex Sinistra Arcobaleno. Quello adottato dal governo per affrontare l'emergenza rifiuti, taglia corto Pino Sgobio della segreteria del Pdci, "è un modello parafascista", "autoritario e dispotico". L'unico obiettivo delle misure adottate dal Consiglio dei ministri, incalza il Verde Paolo Cento, "è quello di criminalizzare cittadini, movimenti e associazioni che vogliono essere consultati sul futuro del territorio in cui abitano".

(22 maggio 2008)




Vi prego vi prego fate l'opposizione e fatela bene
perchè non voglio dover restare in Germania tutta la vita !
[SM=x584475]
zobmie
00domenica 25 maggio 2008 12:07
Lacrime inzuppate in un mare di merda.

E per la Sinistra-Arcobaleno lacrime di coccodrillo.

Cara la mia Eptadone! Che ti spaventi più dei poliziotti (birilli azionabili secondo volontà o circostanze) che del merdume che avanza inesorabile ed è arrivato fin nella tua Germania!

[SM=x584423]
eptadone
00lunedì 26 maggio 2008 01:04
beh, usare la violenza non è la soluzione.
Non puoi pensare di risolvere con due o tre discariche in più un problema che risale al fatto che a Napoli non ci sono i contenitori per la raccolta differenziata.
Qui ce ne sono ogni condominio, ogni casa ha il suo spazio per la raccolta differenziata,
e anche al nord magari non ogni casa ma almeno ogni circondario e la gente puà separare la plastica dal vetro e dalle ramaglie e dal cartone. A Napoli si butta tutto assieme e così ovvio che ci vogliono i termovalorizzatori. Ma se non si spiega alla gente come funzionano le cose penso che sia tirannico pensare di imporre soluzioni. Bisogna responsabilizzarei i cittadini, non menarli. Questo è il fatto.
Se fanno così per la monnezza poi possono fare la stessa cosa per qualunque questione e allora sarà reato semplicemente manifestare una opinione opposta a quella del governo.
Aspetta e vedrai....
[SM=x584439]

zobmie
00lunedì 26 maggio 2008 13:37
Re: beh, usare la violenza non è la soluzione.
eptadone, 26/05/2008 1.04:


Se fanno così per la monnezza poi possono fare la stessa cosa per qualunque questione e allora sarà reato semplicemente manifestare una opinione opposta a quella del governo.






Il problema non mi sembra proprio sia la mancanza di contenitori: è la mancanza di educazione civica all'origine del tutto!
Ed una politica preoccupata solo di non andare contro i desiderata di tanti irresponsabili.
Se poi blocchi l'accesso alle discariche, contrasti gli inceneritori, impedisci la raccolta, bruci il tutto, eccetera che soluzione lasci se non quella di ricorrere alla forza?Visto anche che tempo per ragionare ne è stato lasciato a iosa?

Insomma, tra le tante colpe della politica, dei napoletani e del governo non si sembra che il nocciolo risieda nella soppressione o meno della libertà di opinione ma nella ribadita non libertà di fare quello che pare e piace.

Quindici giorni fa ho notato ai lati dell'autostrada Avellino-Caserta (addirittura!) un lungo puzzolente accavallamento di rifiuti .Evidentemente abusivi.
Pensi che qualche campano avrà protestato?Che qualcuno avrà fatto blocchi per impedire questo scempio?Che ci sarà stata qualche denuncia delle autorità o dei cittadini?


[SM=x584439]







Bl@CkBoY
00lunedì 26 maggio 2008 17:59
Re: Re: beh, usare la violenza non è la soluzione.
zobmie, 26/05/2008 13.37:




Il problema non mi sembra proprio sia la mancanza di contenitori: è la mancanza di educazione civica all'origine del tutto!
Ed una politica preoccupata solo di non andare contro i desiderata di tanti irresponsabili.
Se poi blocchi l'accesso alle discariche, contrasti gli inceneritori, impedisci la raccolta, bruci il tutto, eccetera che soluzione lasci se non quella di ricorrere alla forza?Visto anche che tempo per ragionare ne è stato lasciato a iosa?

Insomma, tra le tante colpe della politica, dei napoletani e del governo non si sembra che il nocciolo risieda nella soppressione o meno della libertà di opinione ma nella ribadita non libertà di fare quello che pare e piace.

Quindici giorni fa ho notato ai lati dell'autostrada Avellino-Caserta (addirittura!) un lungo puzzolente accavallamento di rifiuti .Evidentemente abusivi.
Pensi che qualche campano avrà protestato?Che qualcuno avrà fatto blocchi per impedire questo scempio?Che ci sarà stata qualche denuncia delle autorità o dei cittadini?


[SM=x584439]





Bisognerebbe anche trovare il modo di farsi chiarire come mai per l'emergenza sicurezza si sono focalizzati i ROM ma non si è fiatato sulla camorra e le altre organizzazioni criminali che tengono sotto un tallone di ferro una parte importante del paese.

Rileggetoevi L'Inferno di Giorgio Bocca, 1992. n.b. 1992.


eptadone
00martedì 27 maggio 2008 00:39
Re: Re: beh, usare la violenza non è la soluzione.
zobmie, 26/05/2008 13.37:




Il problema non mi sembra proprio sia la mancanza di contenitori: è la mancanza di educazione civica all'origine del tutto!
Ed una politica preoccupata solo di non andare contro i desiderata di tanti irresponsabili.
Se poi blocchi l'accesso alle discariche, contrasti gli inceneritori, impedisci la raccolta, bruci il tutto, eccetera che soluzione lasci se non quella di ricorrere alla forza?Visto anche che tempo per ragionare ne è stato lasciato a iosa?

Insomma, tra le tante colpe della politica, dei napoletani e del governo non si sembra che il nocciolo risieda nella soppressione o meno della libertà di opinione ma nella ribadita non libertà di fare quello che pare e piace.

Quindici giorni fa ho notato ai lati dell'autostrada Avellino-Caserta (addirittura!) un lungo puzzolente accavallamento di rifiuti .Evidentemente abusivi.
Pensi che qualche campano avrà protestato?Che qualcuno avrà fatto blocchi per impedire questo scempio?Che ci sarà stata qualche denuncia delle autorità o dei cittadini?


[SM=x584439]







Ti faccio presente che la coscienza civica si COSTRUISCE !
Come mai a noi a scuola alle elementari ( e ti parlo già della fine degli anni 70 - primi anni 80 ) ci insegnavano come si faceva la raccolta differenziata e anche perché la si faceva, mentre al Sud no ?
E' evidente anche che non c'è stata la volontà politica.
I contenitori, se ci fossero, la gente si abituerebbe a usarli.
Il senso civico non cade dal cielo come la benedizione dello spirito santo.
Il senso civico si costruisce e non certo con il dispiegamento delle forze dell'ordine,
marionette pronte a menare anche gli inermi.
Io a Napoli non ne ho visti molti di container per la differenziata.
Ho visto solo dei cumuli che si formavano e a sera raggiungevano l'altezza di uomo, per poi sparire la mattina.
L'enorme quantità di immondizia prodotta non è solo colpa dei Naploetani, ma anche del fatto che la popolazione di trova davvero ammassata (guarda la densità!) e che non c'è organizzazione. La camorra inoltre ci campa , sopra questo degrado !

E infatti Blackboy ha proprio beccato il punto dolente !!! [SM=x584460]
Chiediti perché : perché hanno scelto di agire così, i nostri politici ?
E perchè l'Unione Europea dice che comunque non basterà.
E chiaro, no ? E' una operazione "di facciata" .
Facciamo le discariche dove ci pare e sennò vi meniamo.
Ti pare il modo di affrontare dei problemi così profondi e annosi ???
E la soluzione di Alì Babà , apriti sesamo, caccia dentro la monnezza, chiusiti sesamo.
Insomma, una fola.
[SM=x584464]



eptadone
00martedì 27 maggio 2008 02:05
anche questo è autoritarismo :
ARTICOLO


in questo campo l'Italia non è ancora molto diversa dai paesi arabi. [SM=x584437]


zobmie
00martedì 27 maggio 2008 13:30
Re: Re: Re: beh, usare la violenza non è la soluzione.
eptadone, 27/05/2008 0.39:




Ti faccio presente che la coscienza civica si COSTRUISCE !






Si costruisce ma fino ad un certo punto.
Certe cose elementari le capiscono tutti, anche i napoletani ai quali a scuola i loro docenti (compaesani [SM=x584425] ) non hanno insegnato nulla.
Solo che soprattutto laggiù prevale enormemente il "mio vantaggio" rispetto al "vantaggio di tutti".
Ed a proposito di scuola, fin da ragazzino mi dicevano che la sinistra in genere privilegiava il diritto ed benessere collettivo rispetto a quelli individuali.
A Napoli e dintorni, però, la sinistra liscia il pelo agli "individualisti", tradendo la sua missione: anche per questo m'incazzo.
Eppure ci vuol poco a capire che, come in qualunque opera pubblica, qualcuno ci dovrà pur rimettere qualcosa.
E' quindi tutto da dimostrare che 4 gatti possano bloccare gli interessi di una collettività intera.
Se aspettiamo che nessuno pianga e che tutti dicano "sì, grazie" per le misure necessarie a sistemare un poco la vergogna stiamo freschi, anzia stiamo nel pattume a vita.

Napoli è la punta di un iceberg ma in Italia situazioni di stallo simili e per qualunque problema se ne contano a iosa.
Lo strillo di una sparuta minoranza prevale sulla volontà di tutti gli altri.
E subito questi protestatari trovano una parte politica che li adotta e se ne fa portavoce anzi portastrilli.E le cose si bloccano.
Con questo andazzo c'è poco da essere ottimisti.


[SM=x584438]




eptadone
00martedì 27 maggio 2008 14:59
Scusa, ma ...
...anzichè fare una discarica dove la gente non la vuole,
non potrebbero trovare una zona adatta ad installare un termovalorizzatore,
una zona per il riciclo e delle strutture un po' più avanguardistiche che una
fossa per interrare le scorie ?

Io qui nella Industriegelände vado a lezione di batteria e ogni volta passo davanti
a una discarica - che puzza un po' è vero - dove degli operai lavorano per non so
come utilizzare 'ste scorie. E' una zona dove non abita nessuno, dove ci sono sì delle
sale prove dove i ragazzi suonano ma ti assicuro che nè odori nè rumori raggiungono
le sale prove, insomma, da fastidio solo al naso quando ci passi davanti.

Ora , dico, non possono trovare delle zone in cui non vi siano controindicazioni?
Non possono speigare ai cittadini esattamente che cosa verrà fatto e come ?
Non possono chiedere ai cittadini una coopartecipazione democratica per rendere
la scelta una scelta comune ? Non possono cercare di responsabilizzare la popolazione,
spiegando le cose come stanno ?

No, perchè sono degli incompetenti.

E prova a dimostrarmi il contrario.



zobmie
00martedì 27 maggio 2008 17:21
Re: Scusa, ma ...
eptadone, 27/05/2008 14.59:

...anzichè fare una discarica dove la gente non la vuole,
non potrebbero trovare una zona adatta ad installare un termovalorizzatore,.........................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................

No, perchè sono degli incompetenti.

E prova a dimostrarmi il contrario.







Non sono incompetenti.
Sono (colposamente o dolosamente, non è mai chiaro) degli incapaci o si comportano come tali.
Il che è peggio.


Per il termovalorizzatore, premesso che nessuno lo vuole, bisogna osservare che occorrono anni per costruirlo.
E intanto dove sbattiamo la rumenta?


[SM=x584438]






zobmie
00martedì 27 maggio 2008 17:50
"""

Una «colossale opera di inquinamento del territorio, posta in essere anche grazie a connivenze presenti ai più alti livelli e perseguita anche confidando nella possibilità di nascondere, proprio sotto le tonnellate di quei rifiuti che si dovrebbero smaltire correttamente, la pessima gestione degli stessi». I pubblici ministeri della procura di Napoli Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo descrivono così quanto emerso dall’operazione Rompiballe. Un nome ripreso da un’intercettazione telefonica in cui il nome delle ecoballe veniva storpiato così.

Nel giro «fraudolento» ci sarebbe anche lo smaltimento dei rifiuti in Germania,
"""

(da UOL)


Epta, se difenderai ancora i Rompiballe tra un pò arriveranno anche a te!

[SM=x584425]


eptadone
00martedì 27 maggio 2008 23:18
Un esempio...
QUI

puoi vedere come sia possibile trovare soluzioni alternative e futuribili....

io non sono un'esperta di riciclaggio di monnezza, ma c'è chi se ne intende e credo
che si debba aprire un dibattito pubblico in modo da coinvolgere i comitati cittadini
(non i camorristi, ovviamente).
Se poi tu mi rispondi che tutti i cittadini laggiù sono pro- camorra, io penso che ti sbagli.

eptadone
00mercoledì 28 maggio 2008 01:20
da Il manifesto

Sindaco di Marano
«Cave inadatte, il risultato non può che essere negativo»

«Siamo convinti che le cave siano luoghi geologicamente inadatti alla realizzazione di una discarica. Per questo, e per lasciar decantare il clima di esasperazione prodotto dalle cariche della polizia nei giorni scorsi, abbiamo condiviso l'opportunità di lasciar effettuare i carotaggi, a condizione che al tavolo tecnico collaborassero anche tecnici di fiducia del Comune». Così il sindaco di Marano, in provincia di Napoli a un passo da Chiaiano, Salvatore Perrotta. «In queste condizioni il risultato non potrà che certificare l'inadeguatezza del sito sotto il profilo idrogeologico. Ma noi siamo e resteremo comunque al fianco della nostra gente, che si batte contro una scelta sbagliata a prescindere, come quella di collocare una discarica in mezzo a un abitato di molte decine di migliaia di persone, e nell'unico vero polmone verde dell'area metropolitana di Napoli», ha proseguito.




Intervista
«Che follia, i veleni finirebbero nelle acque»
Il geologo Franco Ortolani, nel comitato dei tecnici che dovrà monitorare il sito scelto dal governo
Secondo l'esperto nel napoletano è impossibile costruire discariche. «Bisogna guardare al resto della Campania»

ILARIA URBANI
Napoli

Il professore Franco Ortolani è uno scienziato dell'ambiente, non improvvisa di certo e ad ogni inesattezza risponde con dati alla mano. Lo studioso che dirige il dipartimento di pianificazione e scienza del territorio all'università Federico II di Napoli è convinto che la discarica a Chiaiano non si può fare. Il suo non è certo un capriccio, così come non lo è per il resto dei componenti del tavolo tecnico scelto dai residenti della zona collinare della città e composto da Giovanni De' Medici, Aldo Loris Rossi, Cosimo Barbato e Angelo Spizzuoco.

- Professore, ci risiamo. Così come a Pianura e Serre, secondo voi, la scelta del governo è ancora una volta sbagliata...

Ci tengo a precisare che il nostro non è un tavolo di parte, noi redigeremo una relazione istituzionale insieme ai tecnici dell'Arpac, della Seconda Università e ai tecnici del commissariato per l'emergenza.

- E qual è la vostra posizione?

Prima di scegliere un sito si deve fare un'istruttoria tecnica, cosa che non è stata fatta. Ora si deve procedere subito alle rilevazioni, in ogni caso io ho provveduto già a documentare con un reportage fotografico che le fratture all'interno della cava di tufo sono tali da mettere in pericolo la falda acquifera.

- Vuole dire che le foto riescono a mostrare che la cava di tufo non è integra?

Certo, sono lesioni macroscopiche. Si tratta di blocchi instabili. Ho già scritto tutto nell'indagine che ho presentato al sindaco di Napoli un mesetto fa.
Il decreto del governo dice che la discarica verrebbe messa in sicurezza.
Due teli e uno strato di argilla assicurano forse per una decina d'anni o forse anche meno. E comunque l'intera falda verrebbe messa in pericolo. Il sottosuolo si ricarica in corrispondenza della collina dei Camaldoli che fa defluire l'acqua in tutte le direzione. L'acqua piovana che si infiltra arriva nelle acque utilizzate per le irrigazioni. Il fondo di questa cave non si riempie mai, sono dotate di notevole permeabilità. Quindi l'acqua scorre velocemente. La falda si trova a 150 metri di profondità, ma la frattura permette una facile trasferibilità. Riempire questo fossato di sessanta, settanta metri di rifiuti, tra cui anche rifiuti pericolosi e non differenziati come avverrebbe a Chiaiano, avvolti da un pacchetto molto fragile, fa sì che il percolato aggressivo vada molto giù in profondità. E' ingovernabile ciò che a accade a tanti metri di profondità.

- Oltre ai miasmi che si espanderebbero tra le abitazioni, in un'area che conta quattro ospedali, quali sarebbero i danni per il sottosuolo?

I cattivi odori per oltre 120 mila famiglie sono poco in confronto agli inquinamenti dei terreni. Ma questa non è una novità, anche se ci sono studi che dimostrano come i venti spirano proprio in questa zona collinare. Mentre al Nord si istituisce un commissariato per l'emergenza siccità sul Po, qui andiamo a contaminare acque pulite e zone con produzioni agricole pregiate. Nella zona tra Chiaiano e Marano si produce la ciliegia della Recca. I biogas che produrrebbe una discarica di questo tipo andrebbero oltre i 15 anni come si dice. Basta vedere a Contrada Pisani dove da quando è stato chiuso l'invaso nel '95 continuano ad esalare gas come prima.

- C'è uno spazio a Napoli e dintorni dove è possibile costruire una discarica da proporre come alternativa a quella di Chiaiano?

Direi sicuramente di no. Studio il territorio napoletano da decenni, qui non ci sono le caratteristiche. Si possono fare aree di stoccaggio provvisorio, di compostaggio e di riciclo, ma non invasi per il talquale. Nel resto della Campania invece si possono trovare altre centinaia di aree più sicure e integre, basterebbe fare un'analisi a tappeto della regione per rendersene conto. Siamo all'abc di quello che significa governare.

- Qual è stato l'atteggiamento del commissariato quando avete avanzato le vostre perplessità su Chiaiano?

Durante la riunione in Prefettura ieri i rapporti sono stati cordiali. Di solito invece non esistiamo. Vedremo...





eptadone
00mercoledì 28 maggio 2008 01:21
VEDI...
gli esperti confermano quello che io immaginavo con il solo uso del buon senso.
mi pare che i forzisti siano proprio degli imbecilli.
amen.
[SM=x584482]

eptadone
00mercoledì 28 maggio 2008 01:55
ultime news...



Napoli, 23:02
RIFIUTI: SINDACO MARANO, ARRESTI SONO PUGNO ALLO STOMACO
"Raccolgo con rispetto l'appello del presidente Napolitano a non abbandonarsi ai localismi, ma le notizie che provengono dal fronte giudiziario rappresenta o l'ennesimo pugno nello stomaco per chi vive sui territori ed e' costretto continuamente a sentirsi catechizzare sulla non nocivita' dei rifiuti". Lo dice il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta. Marano e' il comune napoletano confinante con il quartiere di Chiaiano, dove dovrebbe essere allestita una discarica per il fabbisogno di Napoli per due anni. "il quadro che emerge dalle indagini - aggiunge - e' inquietante ed e' la spiegazione del disorientamento che i cittadini si trovano a dover fronteggiare sentendosi accusare di essere affetti dalla sindrome dei nimby". Perrotta sottolinea che i comitati, l'amministrazione sua e quella di Mugnano hanno "fatto un investimento di fiducia su Bertolaso, persona saggia e di coscienza" e per questo la comunita' locale ha tolto i blocchi e reso possibile avviare i rilievi tecnici nella cava 'Poligono' prescelta. "Confidiamo che con l'ausilio dei nostri tecnici ci sia finalmente un risultato netto e chiaro che scongiuri la disastrosa realizzazione della discarica", conclude




da Repubblica
eptadone
00mercoledì 28 maggio 2008 02:01
per Zobmie



CRONACA

L'operazione 'Rompibale' travolge il Commissariato per l'emergenza
Ecoballe in discariche anziché bruciate. Ai domiciliari l'ex vice di Bertolaso

Rifiuti, arrestati 25 funzionari
Indagato il prefetto di Napoli

Le accuse: traffico illecito di rifiuti, falso, truffa e associazione a delinquere
Il sottosegretario: "Ho un obiettivo preciso: sputtanare i tecnici dell'Ambiente"

NAPOLI - Terremoto al vertice del Commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania. Venticinque persone, tra cui funzionari e dipendenti del commissariato, agli arresti domiciliari. Una ordinanza notificata a una dei vice di Bertolaso. Un avviso di garanzia inviato al prefetto di Napoli. Accuse che vanno dal traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato, fino all'associazione a delinquere. Poi intercettazioni telefoniche, con frasi a dir poco imbarazzanti dello stesso Bertolaso (non coinvolto nell'inchiesta). Sono i risultati clamorosi di una operazione dei carabinieri del Noe denominata "Rompiballe", un termine mutuato dall'espressione utilizzata in una intercettazione telefonica.

"Senti me, allora passiamo con l'operazione rompiballe", diceva il 21 aprile dello scorso anno il responsabile dell'impianto cdr di Santa Maria Capua Vetere Pasquale Moschella a Ernesto Picarone, responsabile ambiente e ingegneria di Fibe e Fisia Italimpianti. I due parlavano della discarica in località Lo Uttaro, in provincia di Caserta. Tra le accuse, infatti, c'è quella di aver consentito in alcune occasioni che le balle di spazzatura, teoricamente rifiuti trattati e resi così idonei allo smaltimento in un termovalorizzatore, venissero aperte, e il contenuto inviato in discarica.

Sono circa 650 le pagine dell'ordinanza di custodia emessa dal gip Rosanna Saraceno, su richiesta del procuratore aggiunto Aldo De Chiara e dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Si tratta degli stessi magistrati che hanno indagato sui presunti illeciti contestati nei mesi scorsi al governatore della Campania Antonio Bassolino e ai vertici dell'Impregilo, tutti già a giudizio. Proprio il "monitoraggio" sulle attività del Commissariato dopo la gestione Bassolino ha portato ai nuovi provvedimenti. Un colpo inferto anche alla "squadra" dell'ex commissario e attuale sottosegretario Guido Bertolaso. I titolari dell'inchiesta hanno escluso le voci su una presunta iscrizione nel registro degli indagati dello stesso sottosegretario, anche se le intercettazioni che lo riguardano, qualche imbarazzo lo suscitano.

"Tu fai tutto quello che può essere utile, che può servire...io ho un obiettivo preciso: sputtanare i tecnici del ministero dell'Ambiente", dice Bertolaso al suo vice Marta Di Gennaro, in una telefonata del 17 maggio del 2007, quando era Commissario per l'emergenza riifiuti. L'intercettazione è nel capitolo dedicato allo scontro sulla discarica di Serre Macchia Soprana e denuncia in pieno i dissapori con il ministero
dell'Ambiente, retto allora da Alfonso Pecoraro Scanio, sul sito da destinare a discarica nel salernitano. Ma in particolare è significativa la data: si tratta del giorno prima di quello in cui partì la lettera in cui Bertolaso annunciava a Prodi le sue dimissioni da commissario. Dimissioni poi rientrate per un mese e mezzo ma confermate nell'ordinanza con cui il 6 luglio del 2007 il governo nominò il prefetto di Napoli Alessandro Pansa commissario.

In una seconda telefonata con la Di Gennaro, due ore dopo, Bertolaso torna nuovamente sulla vicenda di Macchia Soprana, ribadendo quale fosse il suo pensiero sulla discarica che poi alla fine è stata realizzata. "A me di Macchia Soprana non me ne frega un c...e non la faremo mai probabilmente...mentre invece a me mi serve Valle della Masseria sabato prossimo quando chiudiamo Villaricca".

Dai capi d'accusa emerge "un sistema imperniato su una attività di lavorazione dei rifiuti assolutamente fittizia". I rifiuti che uscivano imballati dai cdr presentavano, secondo i magistrati, "identiche caratteristiche fisico-chimiche" rispetto alla spazzatura d'origine. Dall'inchiesta viene fuori inoltre che la frazione umida dei rifiuti non sarebbe stata sottoposta ad alcun trattamento di "stabilizzazione", procedura necessaria a eliminare i cattivi odori e a "igienizzare" la spazzatura. In pratica si sarebbero persi tempo e denaro per produrre "finte" ecoballe, che in realtà sarebbero state solo spazzatura impacchettata.

Una indagine basata in particolare su intercettazioni telefoniche, dalle quali si evince che in talune circostanze sono state illecitamente smaltite in discarica proprio le cosiddette ecoballe: l'involucro plastico veniva lacerato, e camion e trattori passavano più volte sul contenuto, al fine di far apparire il tutto come "un mero scarto composto da inerti" e dunque formalmente autorizzato per finire in una discarica. Il tutto avveniva alla luce del sole, sul piazzale degli impianti per la produzione del cdr.

Poi ci sono le analisi false, fatte per "accompagnare" questi rifiuti nei siti di smaltimento. Per gli inquirenti si era instaurata una "consolidata e articolata rete di complicità all'interno della struttura commissariale" da parte di pubblici funzionari e dipendenti che violavano "i precisi compiti di vigilanza sulle attività di lavorazione dei rifiuti affidata alle società Fibe e Fisia", dando direttive che di fatto violavano le ordinanze commissariali. Il tutto "con l'assoluta complicità di dipendenti e collaboratori" di Fibe e Fisia, che determinava una realtà "di mancata lavorazione dei rifiuti, falsa qualificazione degli stessi e illecito smaltimento nelle discariche, con grave pregiudizio per l'ambiente e la salute pubblica".

Al centro dell'inchiesta anche le irregolarità riscontrate nel trasferimento sui treni diretti in Germania dei rifiuti campani. L'elenco degli indagati agli arresti domiciliari comprende, tra gli altri, Marta De Gennaro, responsabile del settore sanitario del Dipartimento della Protezione civile e già vice di Guido Bertolaso quando l'attuale sottosegretario era commissario ai rifiuti i responsabili dei sette impianti di Cdr in Campania, l'ad Roberto Cetera e il direttore tecnico Lorenzo Miracle dell'Ecolog, l'azienda incaricata dei trasporti in Germania e il maresciallo dei carabinieri, Rocco De Frenza, distaccato presso la protezione civile.

L'avviso di garanzia al prefetto Alessandro Pansa si riferisce a una ordinanza del 18 dicembre dello scorso anno, con la quale si stabiliva l'opportunità di regolare le prestazioni che doveva effettuare la Fibe e in cui si sarebbe omesso di indicare che la Fibe era interdetta dal trattare con la pubblica amministrazione.

L'accusa di associazione a delinquere è contestata a 24 dei 25 indagati nell'inchiesta della Procura di Napoli sulle irregolarità nello smaltimento rifiuti. L'unica a cui non è contestato è Giuseppina Mazza, dipendente della Regione Campania addetta l'ufficio ambientale di Caserta.

(27 maggio 2008)



Insomma, un bel casino.
Quindi non basta dare la colpa ai Napoletani incivili.
Qui c'è di più.
Chissà da quanto tempo succedono queste porcherie.
eptadone
00giovedì 29 maggio 2008 02:15
sul Manifesto


Schiaffo per Bertolaso Pd e Pdl lo difendono
Napoli L'inchiesta della procura napoletana non scuote il sottosegretario. Che riceve la solidarietà dei politici

ADRIANA POLLICE
Napoli

Ieri pomeriggio ha incontrato nel capoluogo partenopeo il sindaco di Terzigno per discutere della discarica da costruire. Consueto sfoggio di efficienza per Guido Bertolaso, che non si ferma nemmeno quando la procura mette ai domiciliari alcuni dei sui collaboratori negli anni in cui ricopriva il ruolo di commissario straordinario ai rifiuti, incluso il suo braccio destro Marta Di Gennaro. Lo stesso procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore sottolineava: «La popolazione deve sapere che vigiliamo in modo autonomo sulla correttezza dell'azione di tutti gli attori coinvolti. Devono avere fiducia perché molte delle persone indagate non ricoprono più incarichi». I vertici delle imprese coinvolte, dalla Fibe all'Impregilo, però sono al loro posto così come alcuni funzionari che allora, come oggi, partecipano alla gestione della crisi rifiuti.
I pm Noviello e Sirleo, con i risultati della loro nuova inchiesta, riprendono il lavoro dove si era fermato l'altro atto d'accusa ai protagonisti del disastro immondizia. Una situazione che, secondo la procura, è proseguita immutata, continuando a passare sopra normative e leggi, grazie a collusioni e connivenze. Il decreto legge presentato del governo Berlusconi sembra sanare la situazione da qui in avanti ma non fornisce alcun ombrello per quanto fatto fino a ieri. Così i processi diventano due e si prosegue a sperare nella prescrizione. Qualcuno poi si è lasciato insospettire per la tempistica. Un modo per sabotare i piani del governo su Chiaiano secondo la destra, una vendetta postuma dell'ex ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio, tra gli affondatori di Bertolaso prima maniera, e persino una resa dei conti con De Gennaro, in corsa per lo stesso incarico. Un'ipotesi, però, smentita dalla tempistica, visto che gli atti sono stati depositati a gennaio scorso.
La politica, nonostante il nuovo terremoto, prosegue a cavalcare la crisi rifiutandosi di prendere in considerazione qualsiasi elemento che esuli dal teorema emergenza-leggi speciali-discariche-inceneritori. Se il presidente della Repubblica Napolitano esorta tutti a fare la loro parte, Sergio D'Antoni per il Pd dà piena fiducia a Bertolaso: «La persona giusta. Tanto è vero che era stato scelto anche dal centrosinistra» scordandosi di sottolineare che l'altra volta non fu una grande performance la sua. Solo Idv, con Nello Formisano, ribatte che l'azione dei magistrati può far luce sui motivi per cui in Campania «l'emergenza rifiuti abbia potuto protrarsi per ben quindici anni».
Solidarietà anche dalla sindaca Iervolino. In sintonia con la destra Ermete Realacci, ministro ombra Pd dell'Ambiente: «Non sarà la giustizia a risolvere il problema dei rifiuti in Campania, ma mi auguro che agisca per accompagnare la soluzione e non la ostacoli come qualche volta ha fatto con interventi fuori contesto», non indicando però quale sarebbe il contesto a cui dovrebbe attenersi la magistratura.
Un fiume in piena di solidarietà da parte delle forze al governo per Bertolaso e il prefetto di Napoli Alessandro Pansa da parte del sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che prova a giocare la carte del dubbio: «Senza voler formulare nessuna ipotesi di complotto e nessuna illazione, mi limito a osservare che rispetto a una richiesta di misure cautelari formulata a gennaio, l'esecuzione dell'ordinanza avviene pochi giorni dopo il varo del decreto rifiuti che sta sollevando reazioni, anche, nel mondo giudiziario».
Rocco Buttiglione invece si lascia prendere dall'entusiasmo dichiarando, a proposito del neosottosegretario ai rifiuti, «se a suo tempo avessero lasciato fare a Bertolaso, oggi non avremo l'emergenza. L'urgenza dei tempi non lascia spazio a discussioni infinite». Pacato come sempre il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli: «La statura istituzionale di alcuni degli inquisiti lascia aperta la porta al sospetto di essere di fronte ad una azione intimidatoria».
A mettere in fila le carte dei processi e le reazioni politiche, sembra evidente che le responsabilità del disastro rifiuti in Campania coinvolga le forze di governo da entrambi i lati dello schieramento, tutte in fila dietro gli interessi della Impregilo, niente di strano se nessuno mette in dubbio la credibilità di Bertolaso o avanzi anche solo qualche timida domanda sul suo ex braccio destro. Poche storie, è l'emergenza, baby.

zobmie
00giovedì 29 maggio 2008 14:31
Epta,
non ho nessuna intenzione di difendere nessuno.
Sono però convinto (convinzione personalissima desunta da elementi impalpabili ma che ritengo validi) che a Napoli esista un universo molto lontano dalla mia mentalità, dal mio modo di essere e, perchè no, anche dalla mia morale e filosofia di vita.
In questo contesto, pretendere che la collettività del luogo assuma un atteggiamento virtuoso (secondo i nostri canoni) o coraggioso è un'impresa quasi disperata (il coraggio se c'è è solo contro lo stato).
Chiunque intenda far cambiare le cose in meglio (secondo il nostro criterio) troverà sempre ostacoli innumerevoli e difficili.

La vergogna di Napoli (perchè secondo i miei criteri a Napoli c'è da tempo particolare motivo di vergogna, vergogna che forzatamente coinvolge anche me che abito a 800 Km. di distanza) trova poi tantissime animelle dolci o interessate che la denunciano causata da oscuri fattori esterni al contesto della città.
Insomma, sono gli altri, i cattivoni, che l'hanno ridotta e la tengono in questa situazione!
Il vittimismo inoltre ha finora sempre dato buoni frutti perchè qualche boccone caritatevole (anche se immeritato) lo si è sempre guadagnato.
E quindi avanti col chiagne e fotte!

Naturalmente la nostra miopia e quella interessata dei media cerca solo di dirottare le colpe sulla destra o sulla sinistra trascurando il quadro complessivo, il vero responsabile.
Quelli affogano nella cacca e noi stupidamente curiamo solo di fare lo scaricabarile tra governo ed opposizione attuali o precedenti.

E' pacifico che Napoli rappresenta solo la punta di un iceberg e che quindi tante altre realtà sono vicine al collasso.
A Napoli però si dovrebbe giocare la partita decisiva tra il dare l'assoluta preferenza al bene pubblico anzichè agli interessi privati o locali, ai traffici dubbi, alle manovre sporche, alla politica irresponsabile.

Molti,pur in buona fede, non l'hanno capito ed in una situazione di estrema emergenza fanno ancora il grillo parlante e pretendono di giocare questa partita contro consolidate forme di delinqunza, lassismo e corruzione, in punta di fioretto, con salamelecchi vari e rimuginamenti infiniti.
Con ciò favorendo grandemente il pessimo andazzo.
Andazzo che , almeno nel breve-medio periodo, non sembra voler mutare sensibilmente.

Insomma, possibile che in Italia non ci sia un gruppo di persone che possano, con il supporto morale di tutti noi (o quasi), risolvere onestamente il problema?
Se non c'è, chiediamo l'annessione all'Albania o a Gheddafi.
O quanto meno creiamo la Campania stato indipendente extracomunitario.



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eptadone
00venerdì 30 maggio 2008 00:31
:-D
In qualche modo Napoli è comunque già un mondo a parte....

Il fatto è che io la amo moltissimo.

I Napoletani.... malgrado tutto sono affezionata anche a loro....
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eptadone
00lunedì 2 giugno 2008 14:51
Ricevo da un napoletano e posto anche qui


In Campania l'emergenza è stata voluta.
Un segnale l'’ho avuto il 23 febbraio 2008.
30.000 ragazzi e ragazze dei MeetUp sono scesi in piazza Dante a Napoli per far festa e insieme insegnare come ridurre e differenziare i rifiuti, fare la raccolta porta a porta, il compostaggio, il trattamento meccanico biologico.
E pretendere centri di riciclo come quello di Vedelago che trasformano, senza bruciare, gli scarti in sabbie sintetiche per l'edilizia.
Uno Stato serio avrebbe portato quei giovani su un palmo di mano come esempio per Napoli e la Campania.
Uno Stato colluso li ha censurati.
L'evento, raccontato dalle telecamere di BBC, CNN ed altri media stranieri, è stato oscurato da tg e giornali nazionali, tanto che David Willey, corrispondente dall'Italia della BBC commentò: "Aprire i giornali il giorno seguente e non trovare notizie è imbarazzante, ma è chiaro che in Italia manca una stampa libera e indipendente”.
L’'emergenza è un film già scritto. Invece di fare la raccolta porta a porta a Napoli con un piano dettagliato, realizzato e pagato nel 2003, si va avanti con inceneritori e discariche. Nonostante 53 tra arresti e rinvii a giudizio, tra cui Bassolino e amministratori delegati di Fibe e dell’Impregilo.
260 Comuni sono partiti con la raccolta differenziata in Campania, tre mesi fa erano 146. Altri 98 si uniranno a breve. In televisione si parla solo di inceneritori e discariche invece di spiegare come ridurre i rifiuti e differenziarli. L'Unione Europea ha bocciato il piano Berlusconi ed i media ed i politici parlano solo di "dubbi" .
Nessuno parla delle priorità d'intervento secondo l'Europa.
Solo discariche, inceneritori, discariche (CHI CI GUADAGNA?), per scoprire, come ha fatto Walter Ganapini, membro onorario del Comitato Scientifico dell' Agenzia Europea per l'Ambiente, che, dal 2003, esiste una discarica che avrebbe evitato l'emergenza rifiuti.




Vedelago :

http://it.youtube.com/watch?v=VJ7ZWkSPqOM


Ganapini:
http://it.youtube.com/watch?v=syJzVR9uzzU

http://www.beppegrillo.it/2008/05/monnezzopoli2.html


Inoltre :

http://www.astrid-online.it/La-tutela-/Rassegna-s/STELLA_CORRIERE_15_02_08-.pdf
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