io ancora oggi ci "provo"

toppeddu85
00giovedì 7 luglio 2005 13:57
...a dimenticare la mia iniziazione allo spippettamento.
sarò sincero. e dunque ancora una volta mi sputtanerò, ed eliminando ogni forma di gratuità, a tutti la darò. la Verità sulle mie prime inconsapevoli esperienze autoerotiche in cambio dell'immunità. ma come mi sento Elio Vito. chissà lui su cosa si spugnettava. non riesco proprio ad immaginarlo...

fino a 11 anni non c'è stato verso di farmi dormire nella mia stanzetta. da solo. al buio. almeno in quello non sono (nè sono stato) precoce. tentavano in tutti i modi di trascinarmi a casa, ma era perfettamente inutile. frignavo e urlavo a tal punto da svegliare mezzo quartiere.
da più piccolo, qualche anno prima del fatidico undecimo anno, nel quale si è consumato il misfatto, dormendo (o meglio, vegliando) accanto a mio zio allora ventenne, avevo avuto modo di apprezzare intere stagioni di Colpo Grosso. e d'inverno mi chiedevo continuamente perchè quelle signore stessero tutte nude, col freddo che faceva. e non capivo.
il mio background cul-tùrale! era ampio e di prima qualità, ma io non lo sapevo.
è incredibile come allora riuscissi a trovare del tutto insignificante quello che adesso mi provoca una selvaggia eccitazione, in una tempesta* dei sensi che manco ai tempi belli di Perugia. meccanismi temporali puramente antidiluviani*. [SM=g27823]
ecco perchè, nonostante una tale preparazione, o forse proprio per questo, la prima volta che afferrai con decisione il cannolo e scoprii che conteneva ottima crema, fu la stessa eccitazione della scoperta a tirarmi su*.
non un culendario, non la compagna di banco, non uno scudetto perso dalla Juve all'ultima giornata, non una foto di Boldi vestito da soufflè (ah, non è un costume?).
praticavo le mie ingombranti (mi accingo a spiegarvi perchè) manovre* sul lettone dove dormivo con la zia, di solito in pieno giorno. primo pomeriggio. solo su appuntamento. ingresso 6 euro.
mi strusciavo voluttuosamente contro il materasso, senza pensare a niente, se non alle mie stesse sensazioni, più forte, sempre più forte, abbracciando il cuscino, senza toccare il mio pistolino tutto in tiro, strofinandomi senza senso fino a quando non emettevo uno strano liquido viscido e tutto svaniva. era come sognare. per me, poco più che un bambinetto, era bellissimo.
le chiamavo le "magie pisellose", lo consideravo piacevole e insieme innocente.
bè, che vi devo dire, continuo a farlo. anche perchè tanta scelta non ne ho.

titolo del racconto: una giornata da melissa p [SM=g27823]
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