la Giubbiana o Giobbia...

lastdream2
00sabato 7 febbraio 2009 15:50
... come preferite.



"...Era una notte buia e tempestosa di fine gennaio.[SM=x124989]
Il vento gelido ululava tra gli alberi, e spifferi ghiacciati penetravano attraverso le fessure della porticina di legno, all'interno della piccola casupola ai confini del villaggio.
Dal bosco vicino si sollevavano gemiti inquietanti.... la strega stava arrivando, per reclamare la sua giovane vittima e con lei la morte..... Quando una madre coraggiosa per salvare la sua bimba da questa malefica megera, preparò un'abbondante piatto di risotto giallo con la luganega. Era talmente buono che ......."


Be insomma [SM=x125018] ... la leggenda più o meno inizia così... come finische? Il seguito della storia

Sta di fatto e, forse non ci abbiamo mai fatto caso, ma moltissime cose che spesso facciamo, (gli scongiuri ad esempio) o manifestazioni alle quali partecipiano risalgono alla notte dei tempi. [SM=g27818]
La nostra quotidianità è costellata di azioni che risalgono a tempi passati.

Giovedì 29 gennaio ad esempio, c'è stata la festa della Giobia o Giubbiana, perchè ho scoperto che ogni zona ha il suo nome.
Si perchè questa antica festività, ha un nome diverso e un'origine diversa a seconda della zona geografica che prendiamo in considerazione.

Qui nel nord Milanese, al centro del mito c'è una strega.
Perchè e a quando risale la nascita di questa tradizione... nessuno lo sa per certo, fatto è che si continua a festeggiare e rappesentare nelle piazze principali.
E perchè no, se è un modo per ricordare le proprie origini [SM=g27811] [SM=x124999] e far festa [SM=g27822] .


Si festeggia in Piemonte e in Lombardia sopratutto in Brianza e nell'Alto Milanese.

Si brucia il fantoccio (la strega), si beve Vin Brulè e si Mangia il risotto giallo con la luganega [SM=x125014] (risotto alla milanese con la salsiccia [SM=x124985] ) un rito d'iniziazione e di buon auspicio per l'anno nuovo appena arrivato. [SM=x124999]


Ma non è una priorità Lombarda.

Anche da me, (Padova e provincia ... casaaaa [SM=x125004])... se brùsa a vècia ... [SM=x125018] cambia l'origine.
Nel Veneto, almeno nella provincia di Padova, ha un'origine contadina.
C'è sempre un falò, ma a differenza dell'Alta Lombardia che brucia una strega, nel Veneto, o meglio nella provincia di Padova, si brucia un pupazzo che rappresenta l'Inverno.
Con il fuoco si vuole spaventare e scacciare il freddo, e tutto cio che rappresenta, quindi un dio malefico e a seconda di come brucia la pira, si può valutare se ci sarà un anno buono o no, per una cultura contadina, se l'anno nuovo porterà un buon raccolto [SM=g27823] o no. [SM=x124994]



Mi domando se anche in altre località di questa bell'Italia c'è questa tradizione e se si, qual'è la sua origine [SM=x125009] [SM=x125009]

Qualcuno ha notizie in merito [SM=x125009]


Eccovi qualche foto della Giobbia di Gallarate, organizzata dalla Pro Loco del comune [SM=g27811]

Il fantoccio della strega




La pentolona, da guinness, per la preparazione del risotto con la salsiccia





un buon bicciere di vin brulè?




e per finire il rogo... fuocooooooooo












L'oracolo ha sentenziato:

... il 2009 sarà un anno eccezionale..... almeno per Gallarate! [SM=g27818]



-Barrett-
00lunedì 9 febbraio 2009 13:54
Bello, bello... mi immagino il Maleficus in fila con un super piatto degno di cotanta pentola ! [SM=g27820]


ha un nome suo, questo "risotto giallo con la luganega" ?

così almeno, se passo da quelle parti, sò cosa ordinare ( e come )!

Byezzzz
MALEFICUS
00lunedì 9 febbraio 2009 19:03
BARRETT!!!! [SM=g27811]

quando passi da queste parti ....... [SM=x124991]

nella profonda INSUBRIA !!!!! [SM=x125002]

chiedi il RISO DELLA GIOBIA..... [SM=x125017]

ma non andare nelle pizzerie ........non sanno neanche cosa sia !!! [SM=x124995]

è un tipico piatto locale ,assomiglia al risotto alla monzese ,ma non è fatto con il midollo !!!!!! [SM=x124998] [SM=g27831]

la vera ricetta è con lo zafferano ,la salsiccia stagionata e il midollo ,invece del burro si usa lo strutto!!!! [SM=x124999] [SM=x125014]


la differenza la senti ......anche dagli esami del sangue!!!!! [SM=x125002]

te lo dice un tecnico assaggggiattooooreeeeeeeee!!!!!!! [SM=x125015]

certo che i CELTI si trattavano bene,gia a quei tempi!!!!! [SM=x1759946]

ciao,ciao
maleficus

popimax
00lunedì 9 febbraio 2009 22:39
MI STAVA VENENDO UN COLPO!!!!

Per un momento ho pensato che la Lilly stesse bruciando [SM=x125001]

Poi ho capito che, a parte la camicia..... [SM=x125003]


Maleficus, i Celti mangiavano quella roba perchè ai tempi non esisteva il riscaldamento! [SM=g27828]
lastdream2
00martedì 10 febbraio 2009 04:27
.. e già... i quadretti ti hanno indotto in confusione [SM=x125002]

[SM=x125022]
rockmax
00martedì 10 febbraio 2009 15:36
remember
ricordo che una sera eravamo andati a mangiare al
"pozzo del podesta'" ristorante rinomato
(dove tra l'altro si mangiano chianine da paura.... [SM=g27811] [SM=x124987] [SM=x124985] )
che rimane proprio proprio li' in piazza del paese di albavilla (tra COMO ed ERBA)
uscendo dal ristorante assistii a quest'incendio della giubiana.
Al momento sinceramente pensai di aver bevuto troppo e di avere le traveggole.
MALEFICUS
00martedì 10 febbraio 2009 20:02
ROCKMAX !!!! [SM=g27811]

Cosaaaaa..... !!!!!![SM=x124990]

vivi in INSUBRIA e non sai di questa tradizione ????? [SM=x125009]

un pomeriggio ti porto

all'UNIVERSITA' DELL'INSUBRIA

ti faccio fare un corso accellerato ,anzi accelleratissimo [SM=x125002]

di STORIA DELLE TRADIZIONI INSUBRI ...... [SM=x124999]

con specializzazione particolare sui

PIATTI TIPICI !!!!! [SM=x125017] [SM=x125014]

e poi andiamo a mangiare per tutta la notte ....... [SM=x125013] [SM=x125002]

ti garantisco una cena MEMORABILE !!!!!

sia per te che per il tuo fegato !!!!! [SM=x1759938] [SM=x1759927] [SM=x125002]

ciao,ciao
maleficus
-Barrett-
00martedì 10 febbraio 2009 20:56
Maleficus....

e a noi poveri ignoranti non ci indottrini ?

Ma anche nell'Insubria esistono i trigligeridi ? [SM=g27831]

Byezzz
veneto lion
00martedì 10 febbraio 2009 22:32

Anche noi nelle Venezie abbiamo una festa con i falò.
In particolare nella provincia di Treviso, ma anche in alcune località del Veneziano, Bellunese e Friulano, ogni anno la vigilia dell’Epifania, la sera del 5 gennaio, si accendono grandi falò chiamati “Panevin”.
Originariamente il panevin celebrava col fuoco il solstizio d’inverno che, secondo il Calendario Giuliano, cadeva il 25 dicembre; tale evento coincise in seguito col giorno della nascita di Gesù ed infine fu spostato di 12 giorni alla vigilia dell’epifania.
Era un rito propiziatorio e ancora oggi davanti al fuoco si invocano buoni auspici per il futuro.
Se il fumo e le faville vanno verso sud o verso ovest il raccolto del nuovo anno sarà abbondante, se vanno verso nord o est il raccolto sarà scarso.
Spesso sulla sommità del Panevin viene posto un fantoccio, dalle sembianze di una vecchia (la vecia) responsabile di tutti i malanni e le sfortune dell’anno passato.
In questa occasione si mangia un dolce chiamato “pinza” accompagnato da vin brulè e canti.

Un'altra tradizione che purtroppo sta scomparendo, è quella del "bater marzo" che festeggia il capodanno veneto, dal 28 febbraio al 9 marzo.
Ai forestieri può sembrar strano, ma in realtà ad essere strano è il calendario ufficiale, nel quale un mese che porta il nome di Settembre è il numero nove, Ottobre il decimo, Novembre l'undicesimo e Dicembre il dodicesimo. Se si fa cominciar l'anno con Marzo, tutto ritorna a posto come per incanto: Settembre il settimo mese, Ottobre l'ottavo, Novembre il nono, Dicembre il decimo.
In questi giorni si bruciano falò detti "brusa marzo" che simbolicamente significano bruciare l'anno vecchio, ma la festa più divertente la fanno i ragazzi, che muniti di barattoli legati tra di loro corrono per le vie del paese facendo un fracasso infernale.
Lo scopo di questo strano comportamento è di risvegliare la natura dal sonno invernale.

Ciao Veneto Lion
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