spettacolo: WOODY ALLEN SUONA "BELLA CIAO" A CANNES

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haihaijade
00sabato 24 giugno 2006 23:21
E 'Bella ciao' suonata da Woody diventa l'inno della Rai
Allen, chiamato in veste di clarinettista jazz come guest star del gala che ieri sera ha aperto la due giorni Rai a Cannes, ha suonato la canzone partigiana




Cannes, 24 giu. (Adnkronos) - Il genio di Woody Allen non poteva fare regalo più gradito alla Rai di centrosinistra. Il regista, chiamato in veste di clarinettista jazz come guest star del gala che ieri sera ha aperto la due giorni Rai a Cannes per la presentazione dei palinsesti autunnali ai pubblicitari, ha infatti concluso la sua esibizione con la New Oleans Jazz Band eseguendo proprio la canzone partigiana e provocando una standing ovation nel Palais du Festival ma anche la perplessità di qualche dirigente di viale Mazzini più vicino al centrodestra.

Ed è stato subito 'tormentone'. Stamattina in molti, a partire dal presidente della Rai Claudio Petruccioli e dal 'redivivo' Michele Santoro (che proprio intonando 'Bella Ciao' concluse nel 2001 le sue apparizioni su Raidue prima del lungo 'esilio'), hanno lodato il gesto di Allen. ''E' stata una graditissima sorpresa - ha detto Petruccioli conversando con i giornalisti - 'Bella ciao' è una canzone eccellente anche nella versione jazz. Vuol dire che il testo, a tanti anni di distanza, è ancora veramente forte...''.

Anche Michele Santoro, il cui intervento sul palco della convention di Cannes è stato probabilmente il più applaudito, non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione. ''Ho visto che la mia intuizione di qualche anno fa era lungimirante - ha ironizzato richiamando alla memoria la sua esecuzione della canzone - Visto che 'Bella ciao' è diventato l'inno della nuova Rai. Ma io considererò conclusa questa brutta fase solo quando rivedrò in tv anche Enzo Biagi, Sabina Guzzanti ed altri autori ingiustamente allontanati'', ha aggiunto il giornalista che tornerà in onda dal 22 settembre nel prime time del giovedì di Raidue con 'Anno zero', in cui miscelerà grandi reportage sulla nuova Italia con il dibattito in studio.

Ma il sottotesto politico ha punteggiato molti altri momenti della kermesse di Cannes, come le battute e i riferimenti a 'Vallettopoli'. Così, quando Max Giusti è salito sul palco con il direttore di Raidue Antonio Marano e gli altri volti della seconda rete, ha detto: ''Voglio denunciare un'ingiustizia. Per lavorare qui a Raidue ho dovuto subire un mobbing assurdo. Ho dovuto servire per anni vin brulè alle feste della Lega nord e bruciare pubblicamente la mia collezione di cd di Franco Califano''.

Poi è stata la volta di Antonio Cornacchione, ambasciatore a Cannes di Fabio Fazio e della trionfante squadra di 'Che tempo che fa', simbolo dell'eccellente stagione di Raitre, che questa primavera ha ottenuto il miglior risultato di tutti i tempi: ''Io sono qui perché c'è bisogno di comici di destra - ha detto Cornacchione - siamo stati perseguitati per anni. Non ci fanno lavorare. Pensate che per questo motivo alcuni comici di destra sono costretti a lavorare in Parlamento...''. Poi una battuta sul ''povero Silvio'' che a Cannes ''non è' potuto venire perché è casa a contare le schede...''.

GRANDE WOODY SEI UN MITO!!! P:X



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