Pandora

Il cambiamento climatico

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    00 26/07/2023 13:30
    Stamane ho sentito in radio Mentana commentare un sondaggio fatto recentemente in tema di percezione del cambiamento climatico in atto da parte degli italiani.

    Da quel sondaggio emerge che un terzo degli italiani non lo percepisce, come un pericolo imminente.
    Mentre il 16% non ci crede affatto, tra cui possiamo sicuramente annoverare anche la nostra Femisia 😂.

    In questi giorni il Nord si sta ancora asciugando, dopo le ultime bombe d’acqua, dei veri e propri mini cicloni. Mentre il Sud sta letteralmente andando a fuoco sia per le temperature che per gli incendi 😳.
    Al contempo, il mediterraneo con la temperatura raggiunta dalle sue acque, 28 gradi, è ormai diventato un mare caraibico 🤷‍♂️.

    Nonostante ciò, una larga fetta della popolazione non è preoccupata al riguardo, in quanto pensano generalmente che d’estate è normale, che faccia caldo, nondimeno gli acquazzoni improvvisi estivi ci sono sempre stati.
    Forse molti non ricordano più il clima che dovrebbe avere la fascia temperata, nella quale viviamo ed in particolare quella caratterizzata dal vecchio clima mediterraneo 🤷‍♂️.

    Infine, forse, considerata la fine ultima alla quale è destinato, comunque, il pianeta potrebbe anche non interessare più di tanto a molti.

    Poiché, il pianeta tra 100 milioni di anni sarà come da foto allegata, per effetto dello scioglimento delle calotte artiche e la deriva dei continenti.

    Inoltre, tra un miliardo di anni non potrà più sostenere alcuna forma di vita, essendo ridotto più o meno come Venere.

    Poi, in effetti tra cinque miliardi di anni sarà probabilmente distrutto, quando il sole si trasformerà in una gigante rossa ….

    Perciò, è inutile affannarsi per cercare di salvarlo, godiamocelo finché dura!
    [Modificato da Avatar 26/07/2023 13:31]
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    Femisia
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    00 26/07/2023 13:57
    Già a leggere che uno ha sentito commentare Mentana… 😏

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    Post: 2.869
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    00 26/07/2023 14:18
    Beh, il sondaggio dovrebbe essere pubblico e quindi verificabile 🤷‍♂️.

    Il resto sono solo mie considerazioni oppure Mentana ti conosce 😂🤣😂?

    Mentana chiudeva il suo commento, sostenendo l’ignoranza ambientale ed ecologica di quella parte di popolazione, che aveva risposto in quel modo al sondaggio 😉.
    [Modificato da Avatar 26/07/2023 14:32]
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    Post: 2.869
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    00 26/07/2023 17:22
    Ecco, nel maltempo di ieri, abbiamo avuto anche il chicco di grandine da record europeo, ben 19 cm….😳.
    [Modificato da Avatar 26/07/2023 17:22]
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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 28/07/2023 01:50
    Re:
    Il cambiamento climatico dovuto a cause umane è una truffa smentita da vari scienziati.

    Scopo: controllo, con la scusa dei crediti di carbonio.

    Poi, già quando Schwab dice che “lavora” sul cambiamento climatico dai tempi del Club di Roma, uno, se fosse un uomo, già si dovrebbe toccare le p… 🙈🙈

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    Da quel sondaggio emerge che un terzo degli italiani non lo percepisce, come un pericolo imminente.


    Ma adesso gli stanno talmente scassando le scatole che ci cascheranno come col resto.


    Mentre il 16% non ci crede affatto, tra cui possiamo sicuramente annoverare anche la nostra Femisia 😂.


    Son gli altri che credono alla panzana è diverso. 😅 Questa è solo una delle false emergenze.

    Ma hanno messo il contatore degli anni e delle ore che mancano alla catastrofe, non so in che città… 🙈
    Ci rendiamo conto?


    “ In questi giorni il Nord si sta ancora asciugando, dopo le ultime bombe d’acqua, dei veri e propri mini cicloni. Mentre il Sud sta letteralmente andando a fuoco sia per le temperature che per gli incendi 😳. ”


    Il clima è modificabile dall’uomo.

    Possono far piovere o non piovere. E lo dicono loro. E sui media di regime. Se quello lo dicono, pensa quel che non dicono.


    “Nonostante ciò, una larga fetta della popolazione non è preoccupata al riguardo”


    E meno male.


    “ Infine, forse, considerata la fine ultima alla quale è destinato, comunque, il pianeta potrebbe anche non interessare più di tanto a molti. “


    La fine che il regime ha fatto credere…


    “Poiché, il pianeta tra 100 milioni di anni sarà come da foto allegata, per effetto dello scioglimento delle calotte artiche e la deriva dei continenti.“


    Come se le cose che han detto in passato si fossero verificate.


    “ Inoltre, tra un miliardo di anni non potrà più sostenere alcuna forma di vita, essendo ridotto più o meno come Venere.“


    Pronti per i lockdown climatici e i crediti di carbonio? La Cina si avvicina. 🙈🙈



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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 28/07/2023 01:58
    Richard Lindzen, Prof. emerito Mit

    Sulla CO2:
    Se continuate a definire “inquinante” quello che è un componente fondamentale dell’atmosfera che è necessario per la vita, senza il quale morireste, non possiamo discutere più di nulla.

    (…)

    Stanno provando a cambiare lo stile di vita delle persone, stanno provando a rendervi più poveri, stanno provando a ridurvi in schiavitù. Ma non ha niente a che fare con il clima.

    Il clima è sempre cambiato.
    (…)

    L’aumento della C02 causa un leggero riscaldamento, detto ciò: quando parlano della fine del mondo, della catastrofe per l’esistenza, non è scienza. Non conosco scienziati che ci credono.

    twitter.com/Wondercri1982/status/1652682258489262082

    www.nicolaporro.it/vogliono-rendervi-schiavi-il-professore-smonta-le-balle-green/?utm_source=app&utm_medium=link&utm_campaign=...


    Gli attivisti climatici finanziati dai petrolieri!!

    Farsi due domande? [SM=p6430289]


    [Modificato da Femisia 28/07/2023 02:01]

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    Post: 2.869
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    00 28/07/2023 09:05
    La crisi climatica potrebbe essere arrivata a quello che gli esperti chiamano «tipping point», un punto di svolta.

    E i suoi effetti sono diventati improvvisamente molto più evidenti. La giornata di martedì in Italia — con il Nord martoriato dal maltempo che ha ucciso una ragazza di 16 anni e il Sud stretto nella morsa di temperature invivibili e assediato dagli incendi che hanno causato quattro morti — è stata una prova di apocalisse climatica, capace di mostrare con la sintesi della tragedia gli effetti di quei cambiamenti climatici che molti si sono a lungo ostinati a negare. Lo ha notato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il problema non è, ovviamente, il verificarsi di eventi estremi (quelli ci sono sempre stati), ma la frequenza e l’intensità con cui si verificano. Negli anni 70 gli eventi meteorologici estremi in Europa erano 46 all’anno. Nell’ultimo decennio, rileva l’European Severe Storms Laboratory, sono saliti a diecimila all’anno. 

E visto che — a causa del surriscaldamento globale — continuano a raddoppiare ogni 5 anni, si stima che entro il 2030 in Europa ci saranno 40 mila eventi estremi ogni anno. Per «eventi estremi» l’European Severe Weather Database intende tutti quei fenomeni così forti da avere conseguenze gravi su flora, fauna (inclusi gli esseri umani) e sul “normale” svolgimento delle attività quotidiane.

    Fenomeni che includono trombe d’aria di diversa intensità, pioggia intensa (cioè «che cade in quantità tali da causare danni significativi» o tali da bloccare strade, ferrovie, mezzi pubblici,numerosi allagamenti di scantinati, frane e da rendere necessari più interventi dei vigili del fuoco), grandinate di grandi dimensioni (cioè caduta di chicchi di grandine con un diametro di 2 centimetri o oltre, oppure chicchi più piccoli che si accumulano per uno strato di 2 centimetri od oltre), vento di almeno 25 metri al secondo, nevicate in grado di causare importanti interruzioni della vita quotidiana o notevoli danni materiali o economici, valanghe, tempeste di fulmini che provocano danni importanti ad aerei, veicoli, navi o che feriscono o uccidono persone o animali.

    Quarantamila eventi di questo tipo all’anno in tutta Europa possono rendere la nostra vita molto più complicata. O addirittura cambiarla per sempre. E non è solo l’Europa.

    La crisi, come ricorda il New Yorker, è davvero globale: sabato a Fort Good Hope, nei Territori del Nord-Ovest del Canada, pochi chilometri sotto il Circolo Polare Artico, si sono registrati 37 gradi. A Norman Wells, poco più a sud, 37,7. «Si tratta di valori prossimi al record di temperatura elevata in qualsiasi località del Nord; nel fine settimana ha fatto più caldo lì di quanto non sia mai stato nella capitale canadese Ottawa, che si trova a venti gradi di latitudine a sud — nota il New Yorker — . Il Canada non è stato solo: Pechino ha sperimentato per più di una settimana di fila temperature superiori ai 35 gradi in un’ondata di caldo record che ha colpito centinaia di milioni di persone (le autorità hanno aperto rifugi antiaerei, alcuni dei quali risalenti all’invasione giapponese del 1937, come centri di raffreddamento); in Kuwait e in Iraq le temperature hanno raggiunto i 50 gradi; giovedì l’Africa ha registrato la notte più calda di sempre, con una temperatura che in un sito in Algeria non è scesa sotto i 39,6 gradi».

    Questo luglio, secondo gli scienziati, potrebbe essere il mese più caldo mai registrato sulla terra. Scrive ancora il New Yorker: «Queste temperature stanno provocando, proprio come previsto dagli scienziati, una serie di disastri a cascata in tutto il mondo. Ricordiamo uno dei fatti essenziali del nostro secolo: l’aria calda trattiene più vapore acqueo di quella fredda. Nelle zone aride questo porta alla siccità, ma una volta che l’acqua è nell’aria è destinata a scendere.

    Negli ultimi giorni abbiamo assistito a devastanti inondazioni e smottamenti in Giappone (Al Jazeera ha riferito che la pioggia ha portato “il Giappone sud-occidentale a fermarsi”), in Cina (dove più di una dozzina di persone sono morte nelle inondazioni stagionali delle montagne, anche in mezzo a un’ondata di caldo), nell’India settentrionale (dove ponti ed edifici sono finiti nei fiumi), in Spagna (le auto sono state travolte lungo le strade più strette) e nella Hudson Valley, dove le strade sono scomparse e si teme che gli edifici storici di West Point abbiano subito danni».
    Sono scenari simili a quelli a cui stiamo assistendo in Italia.

    Quindi, chi sono quelli che non vogliono vedere la realtà evidente sotto i loro occhi 🤔😂?

    Infine, che la Terra diventerà in un lontano futuro come Venere ha ben poco a vedere con il cambiamento climatico, causato dalle attività umane.

    Poiché, ciò sarà determinato dall’approssimarsi della fine della nostra stella, il Sole. Il quale prima aumenterà le sue emissioni nel sistema solare e poi, quando avrà esaurito il suo combustibile, si trasformerà prima in una gigante rossa, distruggendo i pianeti del sistema solare, probabilmente almeno fino a Marte, per poi diventare una nana bianca 🤷‍♂️.

    Quindi, mi sa che per questo tipo di evento più che le chiusure, invece servirebbe un nuovo sistema solare con un pianeta di riserva, adatto ad ospitare la vita 😉.
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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 28/07/2023 18:16
    VERSO LO STATO D'EMERGENZA PER IL CLIMA?

    La macchina propagandistica ci sta riprovando a far scoppiare l'isteria di massa, ma noi dobbiamo fermarli con ogni mezzo.

    1) RICHIESTA DI STATO DI EMERGENZA

    La richiesta di stato di emergenza è stata fatta da Fontana per la Lombardia (1, 2), la causa scatenante sarebbero i danni causati dal maltempo (1, 2, 3) con nubifragi e grandinate. Analizzando il linguaggio che viene usato in questi articoli, troviamo l'espressione "guerra meteorologica" che viene utilizzata per innescare la retorica militaristica che ha caratterizzato la farsa pandemica. Oltre a questi vi sono gli incendi che stanno colpendo il Sud che sono di natura dolosa, visto che per quello ad Amalfi sono stati trovati gli inneschi, in Calabria è stato direttamente filmato il piromane. Nel consiglio dei ministri si proporrà di estendere lo stato di emergenza, oltre alla Lombardia, anche a Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia. Nonostante ci siano prove schiacciante che gli incendi siano dolosi, Musmeci, il ministro della protezione civile che in questa nuova psyop vestirà i panni di Speranza, ha già diffuso la retorica delirante della tropicalizzazione, secondo la quale il cambiamento climatico avrebbe spaccato l'Italia in 2 portandola ad assumere un clima tropicale caratterizzato da forti precipitazioni (1, 2). Sostiene che la messa in sicurezza dei territori è la priorità del nostro Paese, che deve intervenire l'UE e che "non c'è spazio per i negazionisti climatici". Alcuni folli hanno proposto lo psicoreato di negazionismo climatico, una richiesta di censura così forte a cui non è stato dato peso nemmeno durante la farsa pandemica (1, 2).

    2) IL NORMALE SCAMBIATO PER ECCEZIONALE

    Gli acquazzoni estivi, la grandine così come gli incendi e la loro dolosità sono sempre state parte del nostro Paese, e sia la loro presenza è facilmente documentabile, sia la retorica del clima impazzito
    (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9). Notate bene che gli articoli che vi ho messo risalgono fino al 1914, anche la retorica dei chicchi di grandine giganti viene presto smentita, visto che ve ne sono stati anche nel secolo scorso e lo stesso vale anche per i tornado, che sono sempre stati presenti con il più forte nel 1930 (1, 2, 3).
    Se le precipitazioni sono un po' più intense degli anni immediatamente passati è perché siamo sotto l'effetto di El Niño, non esiste alcuna prova che le alluvioni possano essere causate dal cambiamento climatico.

    3) NO, LA FREQUENZA NON È AUMENTATA

    Uno studio italiano che esamina il periodo di ritorno delle precipitazioni estreme dal 1989 al 2019, ha mostrato che tenendo fissi i periodi di ritorno, il tasso di eventi meteorologici estremi dipende dalle conformazioni del territorio e che si è mantenuto stabile.
    Anche se fosse aumentata, non potremmo saperlo: I modelli climatici tendono a sovrastimare sia il tasso di precipitazione sia a individuare un trend di aumento della frequenza delle precipitazioni che non si riscontra nei dati reali. Vi è poi il problema del model spreading, i modelli non sono concordi tra di loro nello stimare il tasso delle precipitazioni estreme e ognuno di esso ha valori molto diversi rispetto alla media dei modelli. I dati stessi sono problematici: i dataset sono composti dividendo le regioni del mondo in griglie e assegnando valori alle precipitazioni in ciascuna cella della griglia. Ciò comporta una perdita di risoluzione spaziale, e più le griglie sono grandi, più i dati sono peggiori. Inoltre, le diverse fonti di dati stesse con cui vengono composte le griglie tendono a non concordare da loro perché sono basate su fonti di rilevazione diverse.

    CONCLUSIONI

    La propaganda martellante, continua e assordante è ormai all'ordine del giorno, ed è dalla farsa della siccità che ormai stanno cercando di radicalizzare la popolazione verso il gretinismo. Questa volta però non abbiamo scuse: la controinformazione esiste e funziona da ormai 3 anni, e dobbiamo riuscire a prevenire un nuovo scoppio dell'isteria di massa.

    Fonti: t.me/dereinzigeitalia/804

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    Post: 2.869
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    00 29/07/2023 08:00
    “La morsa del caldo ha fatto una vittima nel Salento: una donna di 59 anni è deceduta per un probabile colpo di calore dopo essere giunta in gravi condizioni nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove, secondo quanto si è appreso finora, non era disponibile il ghiaccio per tentare di abbassare la temperatura corporea alla paziente. Sembra che la donna non rispondesse ai farmaci somministrati dai medici. È accaduto il 24 luglio scorso. La signora si trovava in casa, a Magliano, frazione del Comune di Carmiano, quando ha accusato un malore e si e accasciata, perdendo i sensi, davanti al figlio quattordicenne, il quale ha tentato inutilmente di rianimarla. Dopo l'arrivo dei sanitari del 118 ed è iniziata la corsa verso il Fazzi di Lecce, dove la 59enne è arrivata con la febbre molto alta, superiore ai 40 gradi. 
Nel Pronto soccorso del più grande e attrezzato ospedale salentino i medici avrebbero cercato di tamponare l'aumento della temperatura corporea utilizzando un lenzuolo intriso d'acqua fredda. Ma non c'è stato nulla da fare. La donna è deceduta prima che il marito, lontano per lavoro, potesse vederla viva per l'ultima volta. La mancanza di ghiaccio per uso sanitario nella principale casa della salute salentina ha fatto molto discutere in questi ultimi giorni. Anche perché a risolvere momentaneamente il problema ci ha pensato un'azienda che si occupa della commercializzazione di prodotti ittici che ha donato una fornitura di ghiaccio all'ospedale leccese.”
    (Corriere della sera)

    Femisia,

    Avrei potuto postare un altro articolo che confermava l’ineludibile realtà del cambiamento climatico in corso. Ma ho preferito invece postare quello su riportato, che ci rammenta che di gran caldo si muore anche nella propria casa 😉.
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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 29/07/2023 09:55
    Re:
    Avatar (wOMp230320), 7/29/2023 8:00 AM:

    “La morsa del caldo ha fatto una vittima nel Salento: una donna di 59 anni è deceduta per un probabile colpo di calore dopo essere giunta in gravi condizioni nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove, secondo quanto si è appreso finora, non era disponibile il ghiaccio per tentare di abbassare la temperatura corporea alla paziente. Sembra che la donna non rispondesse ai farmaci somministrati dai medici. È accaduto il 24 luglio scorso. La signora si trovava in casa, a Magliano, frazione del Comune di Carmiano, quando ha accusato un malore e si e accasciata, perdendo i sensi, davanti al figlio quattordicenne, il quale ha tentato inutilmente di rianimarla. Dopo l'arrivo dei sanitari del 118 ed è iniziata la corsa verso il Fazzi di Lecce, dove la 59enne è arrivata con la febbre molto alta, superiore ai 40 gradi. 
Nel Pronto soccorso del più grande e attrezzato ospedale salentino i medici avrebbero cercato di tamponare l'aumento della temperatura corporea utilizzando un lenzuolo intriso d'acqua fredda. Ma non c'è stato nulla da fare. La donna è deceduta prima che il marito, lontano per lavoro, potesse vederla viva per l'ultima volta. La mancanza di ghiaccio per uso sanitario nella principale casa della salute salentina ha fatto molto discutere in questi ultimi giorni. Anche perché a risolvere momentaneamente il problema ci ha pensato un'azienda che si occupa della commercializzazione di prodotti ittici che ha donato una fornitura di ghiaccio all'ospedale leccese.”
    (Corriere della sera)




    non era disponibile il ghiaccio per tentare di abbassare la temperatura corporea alla paziente.


    Un ospedale senza ghiaccio non è male, comunque. 🙈🙈


    febbre molto alta, superiore ai 40 gradi


    Avrà avuto altro? 🤔 Vaccinata? 🤔😏

    Fortuna che era il più attrezzato ospedale. 🙈


    Femisia,

    Avrei potuto postare un altro articolo che confermava l’ineludibile realtà del cambiamento climatico in corso. Ma ho preferito invece postare quello su riportato, che ci rammenta che di gran caldo si muore anche nella propria casa 😉.



    Anche fosse morta di caldo, ciò non implica che ci sia la catastrofe di cui parlano, "emergenza" utile al Great Reset.

    Di articoli che confermano la farsa ce ne sono a iosa perché è quello che devono pompare. Solo che il canale Der Einzige di cui ho postato l'articolo fa pezzi di rilevanza scientifica, con fonti. Se si apre il link, ci sono tutte le fonti di quello che scrive. I numerini nel testo sono le fonti.

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    Post: 2.869
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    00 29/07/2023 11:59
    Mah, forse ti è sfuggito che è stata l’European Severe Storms Laboratory a rilevare che nell’ultimo decennio sono saliti a diecimila all’anno gli eventi meteorologici estremi in Europa, anziché una settantina l’anno come era negli anni settanta 🤷‍♂️.

    Peraltro, i diversamente giovani, come me 😂, si ricordano bene come erano le estati in passato con il clima mediterraneo caldo, ma non afoso, in cui le temperature estreme, superiori ai 40 gradi, erano un’eccezione e non duravano mai per settimane o più, l’acqua del mare era frizzantina e non un brodo caldo.

    Le stagioni erano ben definite e non si passava dal caldo al freddo improvvisamente come ora, al mare si andava massimo fino a fine settembre, perché l’aria poi rinfrescava, non come adesso, che si possono fare i bagni a mare fino a Natale ed oltre.

    Nondimeno, ci sono i dati statistici delle temperature medie rilevate da quando si fanno le misurazioni, che dimostrano tale tendenza e riportano l’aumento medio della temperatura in Europa di almeno 1 grado centigrado, altresì il trend dimostra che nei prossimi decenni saliranno ancora.

    Perciò, si deve fare il possibile per contenere tale aumento, consapevoli, comunque, che l’aumento delle stesse sarà ineludibile…
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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 29/07/2023 12:30
    Re:
    Avatar (wOMp230320), 7/29/2023 11:59 AM:

    Mah, forse ti è sfuggito che è stata l’European Severe Storms Laboratory a rilevare che nell’ultimo decennio sono saliti a diecimila all’anno gli eventi meteorologici estremi in Europa, anziché una settantina l’anno come era negli anni settanta 🤷‍♂️.

    Peraltro, i diversamente giovani, come me 😂, si ricordano bene come erano le estati in passato con il clima mediterraneo caldo, ma non afoso, in cui le temperature estreme, superiori ai 40 gradi, erano un’eccezione e non duravano mai per settimane o più, l’acqua del mare era frizzantina e non un brodo caldo.

    Le stagioni erano ben definite e non si passava dal caldo al freddo improvvisamente come ora, al mare si andava massimo fino a fine settembre, perché l’aria poi rinfrescava, non come adesso, che si possono fare i bagni a mare fino a Natale ed oltre.

    Nondimeno, ci sono i dati statistici delle temperature medie rilevate da quando si fanno le misurazioni, che dimostrano tale tendenza e riportano l’aumento medio della temperatura in Europa di almeno 1 grado centigrado, altresì il trend dimostra che nei prossimi decenni saliranno ancora.

    Perciò, si deve fare il possibile per contenere tale aumento, consapevoli, comunque, che l’aumento delle stesse sarà ineludibile…



    Bisogna vedere chi c'è dietro certi dati.

    C’è chi ha parlato di dati falsati.

    Der Einzige, che posta articoli sempre con fonti, dice altro.

    In ogni caso, il cima è anche modificabile dall’uomo. Possono far piovere o no, per esempio.




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    Femisia
    Post: 2.577
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    00 29/07/2023 12:47

    “Questo nuovo dato è stato integrato da quelli provenienti da altre aree del Mediterraneo (...) per far emergere lo scenario complessivo e confermare che il periodo romano è stato il periodo più caldo dell’intero bacino negli ultimi 2000 anni: le temperature superficiali del mare erano circa 2°C in più rispetto ai valori medi della fine del XX secolo d.C. (...) mentre, successivamente a questa fase, lo studio mostra una graduale tendenza verso condizioni climatiche più fredde in tutta l’area, coincidenti con la caduta del Grande Impero”.
    [Modificato da Femisia 29/07/2023 12:48]

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    Post: 2.869
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    00 29/07/2023 13:25
    A proposito di pioggia artificiale:

    Dall'antico Egitto ai nativi americani le civiltà hanno provato a conquistare il favore del cielo con la danza.  
    Ma oggi a Dubai preferiscono i droni. Su su fino alle nuvole, per far arrivare la pioggia.
    L’esperimento è stato appena ripetuto, l’acqua è arrivata (anche troppa) in uno dei Paesi tra i  più siccitosi al mondo, con temperature che in questi giorni hanno sfiorato i 50 gradi.

    Si chiama cloud seeding, inseminazione delle nubi. La Cina nel 2017 ci ha investito 168 milioni di dollari, sfruttando la pratica anche per combattere l’inquinamento.

    L’invenzione risale all'America degli anni Quaranta. Ancora molto usata  in Russia  e in Australia. Sandro Fuzzi del Cnr (istituto di scienze dell'atmosfera e del clima di Bologna) chiarisce: "La tecnica consiste nell’inseminare le nuvole con sali particolari, il più usato è lo ioduro d’argento E si può fare anche con il ghiaccio secco. Supponendo che la nuvola sia quella giusta, che ci sia la temperatura giusta, possiamo stimolare una precipitazione.
    In Italia questi studi risalgono agli  anni Sessanta ma non si è mai giunti a un risultato concreto. Questa è la ragione per cui dico che c’è senz’altro un aspetto commerciale. Perché manca la riprova. Ho fatto l’inseminazione di quella nube e ha piovuto.
    Chi mi dice che non avrebbe piovuto lo stesso?".

    A Dubai ci credono.
    "Hanno fame di acqua. Ed è capitato che qualche volta abbia piovuto, altre volte no".

    Perché la definisce tecnica commerciale?
    "Perché ci sono compagnie specializzate su questa attività. Con aerei inseminano le nubi. C’è una valenza statistica ma non c’è mai stata una conferma scientifica definitiva che questa tecnica possa funzionare.
    Le nuvole sono sistemi estremamente complessi. Ma occorrono temperatura e turbolenza giuste. Allora può capitare che questa inseminazione abbia successo. Però questi parametri non si possono controllare, al massimo si possono misurare. Noi non possiamo dire alla nube come deve essere fatta".

    E arriveremo a poter stabilire: tra un'ora farò piovere?
    "No, questo non lo può dire nessuno. Io posso sostenere che su questo territorio cercherò di fare in modo che possa piovere. Ma non posso decidere quando".

    Ma con il cloud seeding si può ottenere anche il contrario?
    "Sì, ci hanno provato nella pianura padana, Veneto, Friuli, Emilia Romagna. D'estate, proprio in questa stagione, come abbiamo visto sono frequenti le grandinate che possono portare danni alle colture. Così si è cercato per tanti anni di inseminare le nubi, non più con aerei ma con cannoni dal suolo, per fare in modo che precipitasse acqua e non grandine".

    Il risultato?
"Non si sa bene quanto efficace sia la tecnica. Tanto che sono ormai rari quelli che la applicano. Negli anni Sessanta e Settanta quando c’era qualche grosso novolone si sentivano cannonate da tutte le parti. Sono stati fatti anche grossi esperimenti, sulle Alpi. I russi ci hanno  lavorato molto".

    Ma queste pratiche possono fare male all’ambiente?
    "Sono talmente ridotte nello spazio che non credo".

    E i sali sono dannosi, visto che poi ricadono a terra?
    "No, perché sono concentrazioni talmente basse...".

    🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️…..
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    Femisia
    Post: 2.577
    Sesso: Femminile
    00 31/07/2023 13:03
    Malcolm Roberts:

    Come ingegnere con una formazione sui gas atmosferici, e come manager d'azienda, sono stato responsabile della vita di centinaia di persone grazie alla mia conoscenza dei gas atmosferici. Ascolto gli scienziati, contro-interrogo gli scienziati, e dibatto di scienza. Non ho mai trovato nessuno che avesse argomentazioni scientifiche logiche basate su prove scientifiche empiriche capace di dimostrare che abbiamo qualcosa di cui preoccuparci. E per quanto riguarda i fondamenti di tutto ciò: quando si brucia un combustibile contenente idrocarburi si bruciano molecole contenenti carbonio e idrogeno. Con l'ossigeno, queste molecole formano CO₂ - anidride carbonica - e H₂O, vapore acqueo. Tutto qui! L'anidride carbonica è essenziale per la vita.


    VIDEO:https://t.me/FronteSovranista/4469
    [Modificato da Femisia 31/07/2023 16:59]

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    Post: 2.869
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    00 31/07/2023 13:24
    Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”.

    Questo celebre aforisma di Paracelso, medico e scienziato del XVI secolo, esprime un’importante verità, che spesso si tende a dimenticare🤷‍♂️.

    Quando i livelli di CO2 sono molto elevati si può avere sopore e senso di stordimento, profonda astenia, mal di testa, estremità molto calde.

    Livelli di CO2 elevatissimi possono portare, oltre che ad uno stato di incoscienza (narcosi), a depressione del centro respiratorio cerebrale fino all'arresto del respiro.

    Effetto della concentrazione di CO2 sull’organismo umano:

    * 350-400 ppm - livello in ambiente esterno
    * do 1000 ppm - livello di CO2 interno consigliato
    * 1200-1500 ppm - livello massimo raccomandato di CO2 nell’abitacolo
    * 1000-2000 ppm - segni di affaticamento e concentrazione ridotta impostati
    * 2000-5000 ppm - potenziali mal di testa
    * 5000 ppm - massima concentrazione sicura senza rischi per la salute
    * 5000 ppm - nausea e battito accelerato
    * 15000 ppm - problemi respiratori
    * 40000 ppm - potenziale perdita di coscienza.

    Poi, vedi Tu 🍀.
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    00 31/07/2023 16:36
    “I cambiamenti climatici avranno impatti diretti e indiretti sul turismo in Italia.

    Non vuol dire che non si possa fare nulla per mitigarne gli effetti.
    Si dovrà agire su più fronti, ma occorre invertire la rotta già nei prossimi anni. Perché non ci sono solo alluvioni, nubifragi e altri eventi meteorologici estremi, che possono spazzare via uno stabilimento balneare o danneggiare una struttura ricettiva in ogni periodo dell’anno e ovunque. Ci sono effetti indiretti, come l’innalzamento del livello del mare e fenomeni che remano contro il turismo, come gli incendi o l’erosione costiera. Ma c’è, soprattutto, la possibile perdita di attrattiva del clima mediterraneo, che ogni anno richiama decine di milioni di turisti. In questi giorni in Sardegna si sono toccati i 48°: se dovesse diventare la normalità per diverse regioni o se le temperature aumentassero ulteriormente, l’Italia potrebbe essere considerata una meta ‘troppo calda’ per l’estate e, allo stesso tempo, dal clima instabile. Le parole del ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach (“queste destinazioni non avranno futuro a lungo termine”) mettono ‘il dito nella piaga’ senza pietà, dato che la Germania ne trarrebbe indubbi vantaggi, ma non raccontano nulla di nuovo. “Se si guardano i dati della Conferenza nazionale italiana sul clima del 2007 c’erano già stime sui potenziali impatti del cambiamento climatico sul turismo” spiega a ilfattoquotidiano.it Francesco Bosello, professore di Economia dell’ambiente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e senior scientist del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).

    Secondo alcuni studi, riportati nel report del Cmcc sull’Analisi del rischio legato ai cambiamenti climatici e citati anche nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) “per il venir meno del ‘comfort climatico’ – spiega Bosello – gli arrivi internazionali potrebbero ridursi del 15% con un aumento della temperatura media globale di 2°C rispetto ai livelli pre-industriali (oggi siamo già a circa 1,1°) e del 21,6-22%, con un incremento che va dai 3,5°C ai 4°C”. Anche tenendo conto dei turisti italiani, l’impatto netto sulla domanda risulterà comunque, nei due scenari climatici, in una contrazione che va dal 6,6% e all’8,9% “con perdite dirette per il settore – spiega Bosello – stimate rispettivamente in 17 e 52 miliardi di euro”.

    Le aree del Nord Italia subiranno un aumento di temperatura e si registreranno meno precipitazioni ma più intense. A preoccupare maggiormente sono i grandi centri urbani (città d’arte comprese) che già soffrono il fenomeno delle isole di calore dovute a diversi fattori, molti dei quali causati dalle attività dell’uomo. Come spiegato da Paola Mercogliano, climatologa del Cmcc che ha partecipato alla stesura del Pnacc, “con 1,5° in più, la durata delle ondate di calore aumenterà entro il 2050 del 100%, ma si arriverebbe al 261% con un aumento di 2 gradi”. Se a Milano nel 2020 ci sono stati 10 giorni di ondate di calore, un aumento medio di 1,8 gradi (ma d’estate si arriverebbe a 2,7°) farebbe salire, nel 2040, i giorni di caldo infernale a 19. A Roma si passerebbe dai 10 attuali a 18. Non potendo prevedere con largo anticipo quando ci sarà l’ondata di calore e per quanti giorni, per visitare queste città, che possono contare su diverse attrattive storiche e culturali, i turisti potrebbero scegliere periodi meno caldi (e più brevi). “Le regioni del Sud sono ancora più esposte – spiega Bosello – dato che le temperature sono già più alte. Anche a parità di incremento si arriverà a livelli maggiori. E lo sono ancora di più se hanno puntato quasi esclusivamente su mete balneari e intrattenimento”. Una vulnerabilità simile a quella delle località sciistiche per il Nord.

    E ad oggi l’effetto più lampante del cambiamento climatico sul settore riguarda proprio il turismo invernale. Per il normale svolgimento di una stagione occorre che vi sia una copertura nevosa di almeno 30 centimetri per almeno 100 giorni. Come spiegato a FQ Millennium da Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente, “la Linea di affidabilità della neve (Lan), l’altitudine che garantisce spessore e durata sufficienti, oggi è tra i 1500 e i 1600 metri, ma entro il 2050 sarà impossibile per impianti sotto i duemila metri”. Secondo l’Ocse, con un altro grado in più, nessuna delle stazioni sciistiche del Friuli-Venezia Giulia avrebbe una copertura sufficiente. Lo stesso accadrebbe al 33%, 32% e 26% delle stazioni di Lombardia, Trentino e Piemonte. Con un aumento di 4 °C e Lan a 2100 metri, sopra quel limite resterebbe operativo solo il 18% delle stazioni oggi attive. “Senza precipitazioni nevose, né garanzie sulla copertura stagionale – aggiunge Bosello – non si potrà più praticare il turismo invernale nelle forme che conosciamo. Cambieranno tipologia di turisti, domanda e indotto. Si potrà puntare su enogastronomia, escursioni, sport, ma l’indotto garantito dalla stagione sciistica non è facilmente rimpiazzabile. Di solito, chi va in inverno in montagna, va per sciare e per vedere la neve”. Già oggi l’Italia ha il 90% delle piste innevate artificialmente con un costo che, stima Legambiente nel report ‘Neve diversa’, è passato dai 2 euro a metro cubo del 2021-2022, ai 3-7 euro nella stagione 2022-2023. “Un conto è se devo innevare un po’, diverso è se devo innevare tutta la stagione – commenta Bosello – perché si scii su una striscia bianca, in mezzo al verde. Anche il paesaggio ha un suo valore”.

    Ci sono poi, una serie di effetti indiretti del cambiamento climatico, tra l’altro aggravati dalle attività dell’uomo. Basti pensare alla siccità, al riscaldamento dei mari con l’esplosione demografica di alghe e meduse, che mal si conciliano con il turismo e, soprattutto, alla pressione antropica sulle coste, già minacciate da eventi estremi e innalzamento del livello del mare, dovuto all’espansione termica, ancor prima che allo scioglimento dei ghiacciai. Entro il 2050 si stima che l’erosione avrà cancellato in media altri 17 metri di spiaggia, che vanno aggiunti ai chilometri che il mare ha già sottratto solo tra Calabria, Sicilia, Sardegna e Puglia. E poi ci sono le situazioni particolari di Venezia e del Delta del Po, soggette al fenomeno della subsidenza. Ci stiamo preparando a un altro turismo o si naviga a vista? “Il quadro è molto frammentato, ci sono amministrazioni grandi e piccole che si danno da fare, altre sono più latitanti – aggiunge Bosello – mentre il dibattito politico è ancora molto arretrato.
    Dovremmo ricordare che la tradizionale adattabilità del settore, di fronte a emergenze e stagioni negative, non è infinita”.”
    (Il fattoquotidiano)
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    Femisia
    Post: 2.577
    Sesso: Femminile
    00 31/07/2023 16:54
    Sintesi del topic

    Avatar: "Occhio al riscaldamento climaticoooo!" 😱😱😰😰

    Io: "Occhio alla stronzata climaticaaaa!" 😱😱😰😰

    Fine
    [Modificato da Femisia 31/07/2023 16:54]

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    Post: 2.869
    Sesso: Maschile
    00 31/07/2023 16:56
    😂🤣😂😂….
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    Femisia
    Post: 2.577
    Sesso: Femminile
    00 31/07/2023 17:01
    Re:
    Femisia (JLUL221203), 7/31/2023 1:03 PM:

    Malcolm Roberts:

    Come ingegnere con una formazione sui gas atmosferici, e come manager d'azienda, sono stato responsabile della vita di centinaia di persone grazie alla mia conoscenza dei gas atmosferici. Ascolto gli scienziati, contro-interrogo gli scienziati, e dibatto di scienza. Non ho mai trovato nessuno che avesse argomentazioni scientifiche logiche basate su prove scientifiche empiriche capace di dimostrare che abbiamo qualcosa di cui preoccuparci. E per quanto riguarda i fondamenti di tutto ciò: quando si brucia un combustibile contenente idrocarburi si bruciano molecole contenenti carbonio e idrogeno. Con l'ossigeno, queste molecole formano CO₂ - anidride carbonica - e H₂O, vapore acqueo. Tutto qui! L'anidride carbonica è essenziale per la vita.


    VIDEO:https://t.me/FronteSovranista/4469



    Nel video che si trova al link indicato, Malcom Roberts dice anche che gli esseri umani non sono in grado di influenzare il livello di anidride carbonica nell'atmosfera, dice che è completamente sotto il controllo della natura.

    Succo: CI STANNO FOTTENDO.

    Come col Covid, i rincari e tutto il resto.



    Avatar (wOMp230320), 7/31/2023 1:24 PM:

    Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”.

    Questo celebre aforisma di Paracelso, medico e scienziato del XVI secolo, esprime un’importante verità, che spesso si tende a dimenticare🤷‍♂️.

    Quando i livelli di CO2 sono molto elevati si può avere sopore e senso di stordimento, profonda astenia, mal di testa, estremità molto calde.

    Livelli di CO2 elevatissimi possono portare, oltre che ad uno stato di incoscienza (narcosi), a depressione del centro respiratorio cerebrale fino all'arresto del respiro.

    Effetto della concentrazione di CO2 sull’organismo umano:

    * 350-400 ppm - livello in ambiente esterno
    * do 1000 ppm - livello di CO2 interno consigliato
    * 1200-1500 ppm - livello massimo raccomandato di CO2 nell’abitacolo
    * 1000-2000 ppm - segni di affaticamento e concentrazione ridotta impostati
    * 2000-5000 ppm - potenziali mal di testa
    * 5000 ppm - massima concentrazione sicura senza rischi per la salute
    * 5000 ppm - nausea e battito accelerato
    * 15000 ppm - problemi respiratori
    * 40000 ppm - potenziale perdita di coscienza.

    Poi, vedi Tu 🍀.



    La fonte è enectiva?

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